Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
Possibilità o meno, accoglimento richiesta - avanzata da dipendenti provinciali - recupero ore non lavorate, per fruizione permessi brevi (sensi suddetta disciplina) scomputandole da giorni ferie non ancora godute - Non fruibilità ferie ad ore stante la non rapportabilità delle stesse ad ore - Legittimità recupero citati permessi secondo le modalità indicate all’art. 3, CCNL 6.7.1995.
LA FRUIZIONE DEI PERMESSI PREVISTI DALL'ART 79 TUOEL NON PUO' ESSERE SOTTOPOSTO A VALUTAZIONI DISCREZIONALI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE.
IL RIMBORSO DEGLI ONERI PER I PERMESSI RETRIBUITI AD ASSESSORE COMUNALE, LAVORATORE DIPENDENTE FIAT SPA, CHE HA PARTECIPATO ALL'ASSEMBLEA GENERALE DEL CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DEL LAZIO MERIDIONALE, SONO A CARICO DEL COMUNE.
L’art. 38, co. 2 del T.U.E.L. n. 267/2000 demanda alla fonte regolamentare, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, il funzionamento dei consigli. E’ possibile fissare, in base al regolamento, eventuali maggioranze qualificate per l’adozione di determinati atti sui quali l’ente ritenga debba convergere un più ampio numeri di consensi.
Computabilità o meno, spese sostenute suddette assunzioni, per determinazione spesa complessiva personale fine rispetto limite previsto art. 1, comma 562, L. 296/2006 - Esclusione citate spese da detta determinazione (come chiarito con circolare Ministero Interno, F.L. n. 5/2007).
Possibilità o meno, utilizzazione graduatoria concorso (istruttore direttivo vigilanza) approvata dicembre 2002, stante ulteriore proroga al 31.12.2009 termine validità graduatorie medesime (disposta art. 5, D.L. n. 207/2008 convertito L. n. 14 del 27 febbraio 2009) - Applicazione disciplina assunzionale, per citato ente, contenuta art. 1, comma 562, L. n. 296/2006.
NEL RAPPORTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA, SUSSISTONO GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO DI LAVORO AUTONOMO DI NATURA PRIOVATISTICA. PERTANTO L'AMM.RE HA DIRITTO A PERCEPIRE L'INDENNITA' NELLA MISURA INTERA.
In merito alla possibilità incrementare il gettone di presenza ai consiglieri provinciali, pur essendo la somma corrisposta agli stessi inferiore in un mese al limite posto dall'art. 82, comma 2, del TUOEL, va rilevato che l'art. 61, comma 10, secondo periodo, e l'art. 76, comma 3, della legge 6 agosto 2008, n. 133, di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, hanno fatto venir meno la possibilità per gli enti locali di incrementare la misura delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza prevista dal DM 119/2000, ed hanno sospeso fino al 2011 il potere del Governo di adeguare la suddetta misura alla variazione del costo della vita.
I CONSIGLIERI DIMISSIONARI DI UN COMUNE RIMANGONO NELL'INCARICO IN SENO AL CONSIGLIO DELL'UNIONE DEI COMUNI SINO AL RINNOVO DEI NUOVI ORGANI DELL'ENTE SCIOLTO.
NON SONO ELEGIBILI A SINDACO E A CONSIGLIERE PROVINCIALE I SINDACI E CONSIGLIERI PROVINCIALI IN CARICA IN ALTRO COMUNE O IN ALTRA PROVINCIA. QUALORA UN CONSIGL. PROV.LE INDIPENDEMENTE DAL RICOPRIRE ANCHE LA CARICA DI DI SINDACO IN UN COMUNE, ASSUMA POI LA CARICA DI ASSESSORE PROVINCIALE, IN FORZA DELL'ART 64 CESSA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE ALL'ATTO DELL'ACCETTAZIONE DELLA NOMINA.
il diniego opposto dal sindaco alla richiesta di convocazione (avanzata da un quinto dei consiglieri ai sensi dell’ articolo 39, comma 2) allo scopo di inserire all’ordine del giorno dell’organo assembleare l’istituzione di una commissione consiliare di garanzia per la trasparenza di un concorso pubblico appare fondato allorquando, stante il principio di separatezza tra “politica” e “gestione”, le attribuzioni della commissione implicherebbero un indebito coinvolgimento dell’organo politico in attività di tipo gestionale demandate all’apparato burocratico del comune.
il regime introdotto in materia di circoscrizioni di decentramento comunale dall’art. 2, comma 29 della legge n. 244/2007 ha valenza generale non derogabile dall’autonomia statutaria.
Le modalità di trasmissione degli elenchi delle deliberazioni di Giunta municipale ai Capigruppo consiliari ex art. 125 T.U.O.E.L. sono quelle disposte dallo statuto e dal regolamento comunale.
La quota da versare a titolo di accantonamento per il trattamento di fine rapporto deve parametrarsi all'indennità effettivamente percepita dall'amministratore e non a quela tabellare indicata dal DM n.119/200. Inoltre, si rappresenta che il Presidente del Consorzio avendo ripreso a svolgere l'attività presso uno dei due datori di lavoro, non si trova pù in regime di aspettativa perchè fruisce di un part-time al 50%; pertanto, venendo meno la condizione di aspettativa del lavoratore dipendente,viene meno l'obbligo, previsto dal comma 1 dell'art.86 TUOEL, da parte del consorzio, di provvedere al versamento degli oneri assistenziali, previdenziali ed assicurativi ai rispettivi istituti, per entrambi i rapporti di lavoro in questione.
IL D.P.G.R. MOLISE 246/2008 PREVEDE CHE AI COMMISSARI E' ATTRIBUITA L'INDENNITA' PREVISTA PER I PRESIDENTI DELLE SINGOLE COMUNITA' MONTANE. NELLA PERCEZIONE DELLE DUE INDENNITA' L'AMMINISTRATORE DOVRA' OPTARE PER IL 50% DI CIASCUNA O PER UNA SOLA INDENNITA'.
D.P.G.R. MOLISE 246/2008 - STABILISCE CHE AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLE COMUN. MONTANE SPETTA L'INDENNITA' PREVISTA PER I PRESIDENTI DELLE SINGOLE COMUNITA' MONTANE. L'AMMINISTRATORE DOVRA' OPTARE PER IL 50% DI CISCUNA INDENNITA' O PER UNA SOLTANTO.
NON SUSSISTE CAUSA DI INCOMPATIBILITA' PER UN CONSIGLIERE NELC AO IN CUI IL COMUNE, NEL GIUDIZIO, NON E' PARTE PROCESSUALE.
SULL'ART. 84 TU INCIDE L'ART 77 BIS CO.13 CHE FA ESPRESSO RIFERIMENTO SOLO AI CONSIGLIERI COMUNALI E PROV.LI - IL RIMBORSO E' CALCOLATO SULLA BASE DEL 5° DELLA BENZINA PER OGNI KM. SONO ESCLUSI DAL RIMBORSO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E GLI ASSESSORI PROVINCIALI.
L'ART 77 BIS CO.13 DELLA LEGGE DI CONVERSIONE 6/8/2008 N. 133 FA ESPRESSO RIFERIMENTO SOLO AI CONSIGLIERI COMUNALI E
PROVINCIALI CHE ESERCITANO IL LORO MANDATO IN COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 5.000 AB.SOGGETTI AL PATTO DI STABILITA' VADA APPLICATO IL RIMBORSO SPESA BENZIAN PARI AL QUINTO DEL COSTO BENZINA PER OGNI KM. DAL DATO LETTERALE SONO ESCLUSI DAL RIMBORSO IL SINDACO E GLI ORGANI ESECUTIVI COMUNALI.
IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI SINDACO DEVE OPTARE PER UNA SOLA DELLE DUE INDENNITA' , OVVERO PER LAPERCEZIONE DEL 50% SE OPTA PER QUELLA DI PRESIDENTE DEL CONSORZIO, PREVISTA PER UN COMUNE AVENTE POPOLAZIONE PARI ALLA POPOLAZIONE DEL CONSORZIO TRA ENTI LOCALI.