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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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5 Maggio 2010
Territorio e autonomie locali

Non equiparazione dipendenti citata società quelli amministrazione pubblica, stante regolamentazione medesima da norme di natura strettamente civilistica - Non corretta, stato attuale della normativa, previsione passaggio diretto (previsto art. 30 D. Lgs. n. 165/2001)predetto personale ad amministrazione locale,in quanto comportante elusione forme reclutamento prescritte da Costituzione per accesso a pubblica amministrazione per mancato espletamento procedura concorsuale.

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3 Maggio 2010
Territorio e autonomie locali

Impossibilità, con citato rapporto, incardinamento soggetto esterno in struttura organizzativa ente e conseguente attribuzione poteri rappresentanza medesimo -
Utilizzazione detto professionista sensi art. 14, CCNL 22.1.2004 (mediante stipula apposita convenzione con ente appartenenza) Stante non configurazione quale rapporto lavoro tempo parziale (espressa previsione contenuta comma 1, suddetto art. 14) - Corretta attribuzione responsabilità di posizione organizzativa in ente utilizzazione (sensi successivo comma 4)e connessi poteri firma.

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3 Maggio 2010
Territorio e autonomie locali

LE ATTESTAZIONI DI PRESENZA ALLE ADUNANZE CONSILIARI DEVONO ESSERE RLASCIATE DAL DIRIGENTE AI SENSI DELL'ART 107, COMMA TERZO, LETT. h) DEL TUOEL O DAL SEGRETARIO COMUNALE; MA COMUNQUE RISULTA UGUALMENTE VALIDA SE RILASCIATA DAL SINDACO, QUALE RAPPRESENTANTE LEGALE DELL'ENTE.

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3 Maggio 2010
Territorio e autonomie locali

lo Statuto di una Istituzione di assistenza e beneficenza assegna al consiglio comunale il potere di nomina di alcuni componenti del Consiglio di amministrazione della stessa. La ratio del potere di nomina così attribuito consiste nel garantire che i membri dell'organo della Fondazione siano dotati di specifiche capacità professionali senza che possano riscontrarsi collegamenti con l’indirizzo politico-amministrativo dell'Ente locale.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Le ipotesi previste dagli articoli 64 e 65 del Testo unico in tema di incompatibilità si applicano solo nei casi ivi testualmente menzionati. Infatti, pur rilevando che nel caso in questione è riscontrabile la eadem ratio che ha indotto il legislatore a prevedere l’incompatibilità tra le cariche di consigliere rivestite in due comuni diversi, ha ritenuto che il ricorso all’analogia non sia consentito dal principio interpretativo generale per cui le norme che restringono eccezionalmente diritti di status sono di stretta interpretazione.
Pertanto, alla luce di quanto sopra non ricorre alcuna ipotesi di incompatibilità per la fattispecie menzionata.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha espresso l’avviso che l’intervenuta abrogazione del comma 6 dell'art. 82 T.U.O.E.L. determina come inevitabile conseguenza la non cumulabilità dell’indennità di funzione e dei gettoni di presenza, nell’ipotesi in cui un amministratore locale ricopra due incarichi presso enti diversi, ritenendo la citata abrogazione come indicativa di una precisa volontà del legislatore volta ad escludere tale cumulo. L’ipotesi contraria avrebbe l’effetto di rendere la soppressione del comma 6 priva di efficacia concreta, vanificando l’intento del legislatore.
Anche la Corte dei Conti ha ribadito che l’abrogazione del citato comma 6 ha comportato l’estensione del principio di omnicomprensività anche ai casi prima derogati, non ritenendo praticabile, anche in ossequio alle misure di riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica previste proprio nel corpo del Testo Unico, il cumulo tra l’indennità ed il gettone di presenza.
Si ritiene quindi che dalla data di entrata in vigore della Legge Finanziaria 2008 non è più cumulabile l’indennità di funzione con i gettoni di presenza anche per mandati elettivi svolti presso enti diversi, potendo, viceversa, l’interessato optare per uno dei due emolumenti.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

E' NECESSARIO ACCERTARE SE ESISTE UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO CON LA DITTA IN CUI IL CONSIGLIERE PROVINCIALE DETIENE PARTE DEL CAPITALE SOCIALE E SE ABBIA POTERI DI AMMINISTRAZIONE E DI GESTIONE AL FINE DEL VERSAMENTO DEGLI ONERI PER PERMESSI DA PARTE DELL'ENTE.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Il sistema delle indennità degli amministratori degli enti locali è stato dapprima inciso con l'entrata in vigore della legge n. 266/2005 trovando poi una decisiva conferma negli arti. 61, comma 10, secondo periodo, e 76, comma 3, della legge 6 agosto 2008, n. 133, di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112.
Tali disposizioni prevedono la sospensione fino al 2011 della possibilità di incremento delle indennità prevista nel comma 10 dell'art. 82 T.U.E.L. e la modifica del comma 11 del medesimo art. 82, con l’eliminazione della possibilità degli organi degli Enti locali di incrementare le indennità di funzione spettanti ai Sindaci, ai Presidenti di Provincia, agli Assessori comunali e provinciali ed ai Presidenti delle Assemblee.
La suddetta linea interpretativa è stata recentemente avvalorata dal parere reso dalla sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti in data 3 aprile 2009, n. 7, nel quale si evidenzia che le predette indennità sono ora immodificabili da parte degli organi degli enti locali.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

SPETTA AL CONSIGLIO COMUNALE CONTESTARE AL PRIMO CITTADINO LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA' SOPRAVVENUTA AI SENSI DELL'ART 69 TUOEL E , IN ALTERNATIVA DA QUALSIASI CITTADINO AI SENSI DELL'ART. 70 TUOEL.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

L’art. 29 dello statuto dell’ente comunitario rinvia alla legge statale in materia di ineleggibilità ed incompatibilità, mentre l’articolo 60, comma 1, n. 7, del decreto legislativo n. 267/2000, stabilisce che non sono eleggibili, tra l’altro, alla carica di sindaco i dipendenti del comune. La formulazione della norma pone l’accento sul dato formale della dipendenza, subordinando l’ineleggibilità al fatto che intercorra con il comune un rapporto di lavoro.
Anche la Corte di Cassazione ha ritenuto che, in tema di elettorato attivo, per la predetta condizione di ineleggibilità occorre far riferimento non all’aspetto funzionale ma a quello genetico del rapporto di servizio che, nella fattispecie in esame intercorre con la comunità montana.
Ne consegue che, nel caso di specie, va escluso il delinearsi, ai sensi dell’art. 60, comma 1, n. 7, del T.U.E.L., della causa di ineleggibilità ivi prevista.
Né è ravvisabile l’altra causa di ineleggibilità invocata (art. 60, comma 1, n. 11 del citato testo unico), in quanto la comunità montana non può considerarsi “istituto, consorzio o azienda dipendente dal comune”.

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30 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

L'ATTIVITA' DEI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE, PUR A VANTAGGIO DEL COMUNE, NON DETERMINA L'INSTAURAZIONE DI UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO CON L'ENTE - L'ASSOLVIMENTO DEL SERVIZIO CIVILE PRESSO L'ENTE NON COSTITUISCE IPOTESI PRECLUSIVA ALL'ASSUNZIONE DELLA CARICA ELETTIVA.

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28 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

HANNO DIRITTO ALLA CORRESPONSIONE DEL GETTONE DI PRESENZA SOLO GLI AMMINISTRATORI LOCALI INDICATI NELL'ART. 82 TUOEL- DELIBERA CORTE DEI CONTI TOSCANA N. 362/2009/PAR - GLI AMMINISTRATORI NON PERCEPISCONO ALCUN COMPENSO PER LA PARTECIPAZIONE AD ORGANI E COMMISSIONI COMUNQUE DENOMINATE SE TALE PARTECIPAZIONE E' CONNESSA ALL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI PUBBLICHE - CONSEGUENTE TASSATIVITA' DEI CASI IN CUI SI MATURA IL DIRITTO A PERCEPIRE IL GETTONE DI PRESENZA -

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27 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

L'ART 86 TUOEL ATTRIBUISCE ALL'ENTE LOCALE L'ONERE DI EFFETTUARE I VERSAMENTI DEGLI ONERI PREVIDENZIALI, ASSISTENZIALI E ASSICURATIVI , PER QUNTO CONCERNE LE ALTRE FORME DI CONTRIBUZIONE SONO DI COMPETENZA DELL'ISTITUTO PREVIDENZIALE COMPETENTE.

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21 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

E' NECESSARIO CONOSCERE L'ASPETTO NORMATIVO RELATIVO AI CONSORZI TRE ENTI LOCALI LA DOTRINA PIU' AUTOREVOLE IN PROPOSITO E LA GIURISPRUDENZA PER LA VERIFICA DELLA NATURA DEL CONSORZIO AI FINI DEL RIMBORSO DEGLI ONERI PER I PERMESSI RETRIBUITI AGLI AMM.RI

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20 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

GLI AMM.RI LOCALI NON PERCEPISCONO ALCUN COMPENSO PER LA PARTECIPAZIONE AD ORGANI O COMMISSIONI SE TALE PARTECIPAZIONE E' CONNESSA ALL'ESERCIZIO DELLE PROPRIE FUNZIONI PUBBLICHE.

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16 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Calcolo numero assessori. L’articolo 1, comma 2, legge 42/2010 ha inciso sull’articolo 2, commi da 183 a 187, della legge 191/2009 (finanziaria 2010) modificano il numero di consiglieri ed assessori degli enti locali. La riduzione del 20% del numero dei consiglieri comunali e provinciali si applica a decorrere dal2011. Il numero massimo di assessori è determinato in misura pari ad un quarto del numero dei consiglieri del comune e della provincia.

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15 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

NON E' NECESSARIO CHE IL GRUPPO CONSILIARE SIA COSTITUITO DI PIU' UNITA' PU0' ESSERE COMPOSTO ANCHE DI UNA SOLA PERSONAE ALLA STESSA COMPETE DI CONSEGUENZA ANCHE LA CARICA DI CAPOGRUPPO CONSILIARE, AL QUALE SPETTANO LE PREROGATIVE DI CUI ALLA'RT. 79 COMMA 4 TUOEL.

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15 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

L'AMMINISTRAZIONE LOCALE E' TENUTA AL VERSAMENTO PER I SUOI AMMINISTRATORI , LIMITATAMENTE AL PERIODO IN CUI E' SVOLTO IL MANDATO, DEGLI ONERI ASSIST.-ASSICUR- PREVIDENZIALI ANCHE SE NON SIA STATA PRESENTATA UNA ISTANZA DALL'INTERESSATO ED ANCHE SE L'AMMINISTRATORE NON ESERCITI PIU' IL PROPRIO MANDATO.

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13 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

L’art. 60, comma 1, n. 1 del T.U.O.E.L., prevede che non sono eleggibili alla carica di consigliere comunale i dipendenti civili dello Stato che svolgono le funzioni di direttore generale o equiparate o superiori.
Poiché la carica ricoperta dall’interessato, che prevede per il suo conferimento il possesso della qualifica funzionale di dirigente di II fascia, non può essere equiparata a quella di direttore generale, nella fattispecie non ricorre la causa di ineleggibilità di cui al citato art. 60 del decreto legislativo n. 267/2000.

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9 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

IN UN PROCEDIMENTO PENALE CONCLUSOSI CON L'ASSOLUZIONE , PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE, NON ESCLUDE CHE LE IRREGOLARITA' RISCONTRATE ALLA CONDOTTA DELL'AMM.RE, PER QUANTO INIDONEE AD INTEGRARE LA FATISPECIE DELITTUOSA, DETERMINANO L'INSORGERE DI QUEL CONFLITTO DI INTERESSI CHE COSTITUISCE L'ELEMENTO OSTATIVO AL RIMBORSO.
A CIO' SI AGGIUNGE CHE NON RISULTA IL COINVOLGIMENTO INIZIALE DELL'ENTE NELLA SCELTA DEL DIFENSORE, CHE DEVE ESSERE PREVENTIVAMENTE E CONCORDEMENTE SCELTO TRA LE PARTI.