Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
MASSIMA: deliberazione n. 10 del 31 marzo-29 aprile 2010, emanata dalla Corte dei Conti, Sez Autonomie per una corretta applicazione disposizioni emanate dal D.Lgs 150/2009 in materia di progressione di carriera. La progressione fra aree avviene tramite concorso pubblico, possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, con titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti non superiore al 50% di quelli messi a concorso.
:Rimborso spese legali sostenute da un responsabile dell’ufficio tecnico, ex art. 28 CCNL del 14.9.2000, in un giudizio innanzi alla Corte dei Conti, in relazione ad un incidente occorso a terzi, concluso con assoluzione piena. Per i giudizi di responsabilità contabile fare riferimento al comma 2 bis dell’art. 3 del D.L. n. 543 del 1996, introdotto dalla legge di conversione n. 639 del 1996 e interpretato dall’art. 10 bis della legge n. 248/2005. La citata normativa subordina il rimborso al definitivo proscioglimento.
l’ente competente a sostenere gli oneri derivanti dal ricovero di persone in stato di disagio e dei figli minori ospitati in struttura residenziale o affidati a famiglie è quello nel quale gli interessati o, nel caso di minori, i genitori esercenti la patria potestà o il tutore hanno la residenza al momento in cui la prestazione assistenziale ha avuto inizio, a nulla rilevando i successivi cambiamenti di residenza dei genitori
E’ consentito l’inoltro dell’avviso di convocazione del consiglio comunale utilizzando esclusivamente gli strumenti informatici purchè la normativa regolamentare dell’ente abbia recepito quanto indicato dal d.lgs.vo n. 85/2005 relativo all’utilizzo dei sistemi informatici.
I PERMESSI TROVANO LEGITTIMAZIONE NEL CASO IN CUI L'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI CONNESSE ALLA CARICA ELETTIVA COINCIDA TEMPORALMENTE CON L'IMPEGNO LAVORATIVO. NON QUNDO COINDA CON IL GIORNO DI RIPOSO DELL'AMM.RE-
IN CONSIDERAZIONE CHE DAGLI ELEMENTI FORNITI SI EVINCE CHE LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE DEI COMUNI SOCI E' INFERIORE AL 20% DEL CAPITALE, COME PREVISTO CON L'INNOVAZIONE LEGISLATIVA AVVENUTA CON IL DECRETO LEGGE 30 GIUGNO 2005, N. 115, SI RITIENE CHE NON SI CONFIGURI PER L'AMMINISTRATORE IN QUESTIONE L'IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' PREVISTA DALL'ART. 63, COMMA 1, N. 1 DEL T.U.O.E.L..
L'EVENTUALE PROVVEDIMENTO DISSOLUTORIO E' SUBORDINATO SEMPRE ALLA PREVIA DIFFIDA AL CONSIGLIO COMUNALE DA PARTRE DEL PREFETTO. ESAURITA LA FASE DLLA DIFFIDA OCCORRE ATENDERE L'ESITO DELL'INTERVENTO SOSTITUTIVO. GLI ESTREMI PER L'ADOZIONE DELLA MISURA DI RIGORE SI CONFIGURERANNO SOLO QUANDO VERRANO ADOTTATI I PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI DA PARTE DEL COMMISARIO AD ACTA.
La legge regionale della Liguria di riordino delle comunità montane n. 24 del 4 luglio 2008 ha introdotto, con l’art. 23, disposizioni in materia di controllo sugli organi delle comunità montane.
Di conseguenza si ritiene che, in presenza di una puntuale normativa regionale, il citato art. 141 non sia applicabile alle comunità montane della Regione Liguria.
Detto ente non può procedere al convenzionamento del servizio con altro ente ostando il parere Corte dei Conti Veneto, sez. controllo n. 6/2010 ritenendo detto convenzionamento rientrante nel divieto di cui all’art. 76, comma 4 legge 133/2008. Pertanto anche il conferimento di incarichi professionali ex art. 2230 c.c. può considerarsi elusivo del predetto divieto, tenuto conto che detto ente non ha rispettato il patto di stabilità per l’anno 2009.
IL DIES A QUO AI FINI DEL CALCOLO DEL TERMINE DECORSO IL QUALE LE DIMISSIONI DEL SINDACO DIVENTANO EFFICACI ED IRREVOCABILI, AI SENSI DELL'ART 53 TUOEL, SIA DA RAVVISARSI NEL GIORNO IN CUI LA NOTA DEL SINDACO E' STATA ACQUISITA AL PROTOCOLLO DELL'ENTE.
Lo scrivente Ministero ha ritenuto, con circolare FL n. 5/2007 dell’ 8.3.2007, che le spese sostenute per assunzioni stagionali effettuate ai sensi dell’art. 203, in quanto finanziate da uno specifico fondo, non concorrevano ai fini della determinazione della spesa complessiva per il personale. Tale orientamento confermato dalla Corte dei Conti, sez. regionale controllo per il Piemonte, con delibera n. 37 del 19.5.2010.
MANCANDO LA COINCIDENZA TERRITORIALE TRA IL TERRITORIO DELL'AZIENDA OSPEDALIERA PRESSO LA QUALE IL DIRETTORE SANITARIO ESERCITA LE FUNZIONI E IL COLLEGIO ELETTORALE DOVE HA PRESENTATO LA PROPRIA CNDIDATURA, RISULTA ESCLUSA LA CAUSA DI INELEGGIBILITA'.
Nella fattispecie, dopo i due mandati consecutivi ricoperti dall’ex sindaco è stato eletto alla carica sindacale un altro amministratore, ed anche se l’incarico ha avuto la durata di un solo anno, si è interrotta la sequenzialità dei mandati elettivi consecutivi, come precisato dal Consiglio di Stato con il parere n. 1137/2005, allegato alla circolare n. 6/2005-UCO del 13 luglio 2005, con la quale questa Direzione ha fornito indicazioni sulla portata applicativa del citato art. 51 del T.U.O.E.L..
Pertanto, si ritiene non sussistente l’ipotesi ostativa di cui sopra.
GLI ONERI PER I PERMESSI RETRIBUITI DEI LAVORATORI DIPRNDENTI DA PRIVATI O DA ENTI PUBBLICI ECONOMICI SONO A CARICO DELL'ENTE PRESSO IL QUALE L'AMMINISTRATORE ESERCITA LE FUNZIONI PUBBLICHE -- AI SENSI DEL COMMA 1 DELL'ART. 86 TUOEL, L'AMMINISTRAZIONE LOCALE HA L'ONERE DI RIMBORSARE AL DATORE DI LAVORO LA QUOTA ANNUALE DI ACCANTONAMENTO PER L'INDENNITA' DI FINE RAPPORTO (TFR) SOLO PER GLI AMM.RI CHE SI SIANO POSTI IN ASPETTATVA NON RETRIBUITA.
L'Ente attesta di essere datore privato -Con l’espressione “lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici” il legislatore ha voluto escludere i lavoratori dipendenti dallo Stato e da altri Enti Pubblici non economici. Qual'è la natura giuridica di E.N.E.L. Distribuzione S.p.A.? - Si chiede il parere dell'Amministrazione vigilante ai fini applicativi del disposto dell'art. 80 TUOEL -
L'art. 60, comma 1, n. 10 del decreto legislativo n. 267/2000 prevede che non sono eleggibili a consigliere circoscrizionale i legali rappresentanti ed i dirigenti delle società per azioni con capitale superiore al 50 per cento rispettivamente del comune o della provincia.
Pertanto, essendo la partecipazione del comune al capitale della S.p.A. superiore al 50%, ricorre l’ipotesi di ineleggibilità di cui al citato art. 60, comma 1, n. 10 del decreto legislativo n. 267/2000.
Il decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, concernente “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.
Il citato decreto prevede, tra l’altro, l’abolizione di qualsiasi forma di emolumento per gli amministratori di comunità montane e di unioni di comuni.Pertanto, l'assessore di una Unione di Comuni non ha diritto al percepimento di alcun compenso per la predetta carica.
A DECORRERE DALL'1/01/2007 NEI COMUNI NON CAPOLUOGO DI PROVINCIA E' VENUTO MENO IL DIRITTO DEI PRESIDENTI DEI CONSIGLI CIRCOSCRIZIONALI DI PERCEPIRE L'INDENNITA' DI FUNZIONE
Il sistema delle indennità degli amministratori degli enti locali è stato modificato dall'art. 5, comma 7, ultimo periodo del D.L. n. 78 del 31/05/10, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122 - “Agli amministratori di comunità montane e di unioni di comuni e comunque di forme associative di enti locali, aventi per oggetto la gestione di servizi e funzioni pubbliche, non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni, indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti” - Il divieto riguarda in generale anche i componenti degli organi dei consorzi fra EE.LL. (art. 31 TUOEL) ed anche l'ente in esame, svolgendo esso funzioni pubbliche in base alla legge regionale istitutiva (art. 18 della L.R. 17/2/2005, n. 6 )-
In assenza di previsioni regolamentari dettagliate l’uso e la riproduzione dello stemma comunale da parte del singolo consigliere ovvero dei gruppi consiliari dovrebbe essere limitato all’esercizio del munus istituzionale di cui lo stesso è investito. Si ritiene opportuno che sulla carta intestata sia prevista, insieme allo stemma comunale, la contemporanea presenza del nominativo del consigliere e del simbolo del gruppo cui appartiene con la specifica indicazione “gruppo consiliare”.