Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
Ai sensi del 2 comma dell’art. 22, si precisa che ai fini della corresponsione della indenntà di turnazione è necessario che le prestazioni lavorative nell’arco del mese siano distribuite in modo da far risultare una ripartizione “equilibrata e avvicendata” dei turni antimeridiano, pomeridiano e se previsto notturno. Per quanto attiene ai periodi di assenza nel mese da parte del lavoratore turnista, per malattia o altra causa si precisa che detti periodi non incidono sul diritto alla corresponsione della indennità di turno.
Per gli enti di minori dimensioni non sottoposti al patto di stabilità interno, la normativa in materia assunzionale è tuttora quella contenuta nel comma 562 dell’art. 1 della legge 296/2006, come modificato dall’art. 14, comma 10, della legge 122/2010. Ai sensi di detto comma gli enti possono procedere ad assunzioni di personale nel limite delle cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno. Non trova applicazione agli enti di minori dimensioni il secondo periodo dell’art. 14., comma 9 del D.L. 78/2010, convertito dalla legge 122/2010, che stabilisce il 20% della spesa corrispondente alle cessazioni avvenute nell’anno precedente, come ritenuto dalla Corte dei Conti – sez. controllo Toscana, parere n. 220 del 15.12.2010, destinatari della disposizione sono solo gli enti sottoposti al patto di stabilità interno. C’è quindi la necessità per gli enti di procedere ad una modifica del proprio regolamento per definire i limiti percentuali entro i quali ricorrere a tale tipologia di contratti nella misura dell’8%, come sopra definita.
A SEGUITO DELL'EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE INELEGGIBILITA' DELLE FIGURE DIRIGENZIALI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI, SONO LIBERAMENTE ELEGIBILI I DIRIGENTI "DI SECONDO LIVELLO", CIOE' I DIRETTORI SANITARI O AMMINISTRATIVI DEI DISTRETTI E PRESIDI OSPEDALIERI PUBBLICI.
L’art. 15 del CCNL 14.9.2000 prevede una particolare e dettagliata disciplina del diritto allo studio. Il comma 2 dispone che i permessi straordinari retribuiti, nella misura massima di 150 ore annue di cui al comma 1 del medesimo articolo, sono concessi per partecipare a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, scuole istruzione primaria ecc. Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con nota del 20.5.2009 n. 9/207/RET/R, stabilisce che “la ratio della norma vada nel senso di garantire il diritto allo studio e quindi le 150 ore debbano essere concesse anche agli studenti delle università telematiche”.
LE SPESE LEGALI POSSONO ESSERE RIMBORSATE SOLO QUANDO VI SIA UNA SENTENZA DEFINITIVA CHE ABBIA ESCLUSO LA RESPONSABILITA' DEL DIPENDENTE O DELL'AMM.RE- ESCLUSIONE DI EVENTUALE CONFLITTO DI INTERESSE - NESSO DICASUALITA' NECESSARIA TRA ADEMPIMENTO DEL MANDATO E LA PERDITA PECUNIARIA. - FORMULA ASSOLUTIVA PIU' AMPIA POSSIBILE.
VERIFICA DA PARTE DEL COMUNE SULLA TIPOLOGIA DEL RAPPORTO CRETOSI, QUINDI SU PRESUNTA INCOMPATIBILITA' IN CAPO AD UN CONSIGLIERE SUBENTRANTE "PRESIDENTE DI UNA SPA A CAPITALE INTERAMENTE PUBBLICON NELLA QUALE IL COMUNE HA UNA PARTECIPAZIONE DEL 3,04%.
TUTTI GLI EMOLUMENTI SONO DECUTTATI DEL 105 RISPETTO AGLI IMPORTI ALLLA DATA DEL 30 APRILE 2010- SINO AL 31 DICEMBRE 2012 GLI EMOLUMENTI NON POSSONO SUPERARE GLI IMPORTI RISULTANTI AL 30 APRILE 2010, COME RIDOTTI PRECEDENTEMENTE.
Con l’entrata in vigore del d.l. 31/05/10, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 30/07/10, n. 122, chi è eletto o nominato in organi appartenenti a diversi livelli di governo non può comunque ricevere più di un emolumento, comunque denominato, a sua scelta.
VEDERE NOTE PER RISPOSTA IN DATA 18 MARZO 2011
Quindi la spesa per la gestione della Residenza Protetta deve considerarsi compresa nella spesa di personale. Qualora quest’ultima non superi il 40% della spesa corrente, l’ente potrà procedere ad assunzioni, nei limiti del corrispondente ammontare dell’anno 2004 e delle cessazioni intervenute nell’anno precedente.
L’art. 42, comma 5 riconosce il diritto ai genitori, ovvero ai fratelli o sorelle di un soggetto portatore di handicappi cui all’art. 33, commi 2 e 3, della legge 104/1992 di usufruire del congedo previsto dal comma 2 dell’art. 4 legge 53/2000 entro sessanta giorni dalla richiesta. Il richiedente in base al comma 5 ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione. Codesto ente non può negare ai propri dipendenti di poter usufruire del predetto congedo.
Gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che esercitano nel contempo le funzioni di ente ospedaliero, anche quando entrano a far parte del sistema sanitario pubblico, non assumono la qualità di enti pubblici, poiché tale classificazione non interferisce sulla natura degli enti cui l’attività medesima fa capo, i quali mantengono piena autonomia organizzativa e finanziaria (Corte di Cassazione – Sez. riunite – sent. n. 2019 del 15 marzo 1985). Pertanto, considerata la natura privata dell’ente, il Comune è tenuto a rimborsare gli oneri per i permessi retribuiti usufruiti dall’amministratore.
La disciplina inerente il rimborso delle spese legali sostenute dal personale dirigente in un procedimento di responsabilità civile o penale è contenuta nell’art. 12 del C.C.N.L. 12.2.2002. Sul punto si è espressa anche la Corte dei Conti Sardegna con parere n. 2/2006. Si è del parere che, ai fini del rimborso delle spese legali, dovrà essere l’Amministrazione stessa a valutare autonomamente tutti i profili della fattispecie in esame sopra descritti.
Agli amministratori…….di forme associative di enti locali aventi per oggetto la gestione dei servizi e funzioni pubbliche non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni, e indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti -
L’Amministrazione potrà procedere alla sostituzione del dipendente di cat. C solo nel caso in cui l’incidenza delle spese di personale sia pari o inferiore al 35% delle spese correnti. L’esperimento delle procedure di mobilità costituisce, ai sensi dell’art. 34 bis D.L. 165/2001 un obbligo per l’amministrazione e solo a seguito dell’esito negativo delle stesse, potrà procedere allo scorrimento della graduatoria del concorso appena espletato.
Fusione di Comuni. In assenza di una specifica disciplina transitoria prevista dalla legge regionale istitutiva di un nuovo comune, attraverso l’istituto della fusione di comuni preesistenti, deve essere individuato un commissario prefettizio ex art. 19 R.D. n. 383/1934 per la amministrazione provvisoria del nuovo ente.
: L’amministrazione può procedere alla definitiva stabilizzazione del personale esecutivo, tenuto conto che l’iter seguito risulta conforme alle lineee dettate in materia di stabilizzazione del personale con contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
L’art. 5, comma 7, prevede che con decreto del Ministro dell’Interno, da adottarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge stesso, ai sensi dell'articolo 82, comma 8, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, gli importi delle indennità già determinate ai sensi del citato articolo 82, comma 8, sono diminuiti, per un periodo non inferiore a tre anni, di una percentuale variabile al variare delle dimensioni demografiche dell’ente. Sono esclusi dall'applicazione della presente disposizione i comuni con meno di 1.000 abitanti.
A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2011 LE INDENNITA', I COMPENSI, I GETTONI ECC.CCC...CORRISPOSTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SONO AUTOMATICAMENTE RIDOTTE DEL 10% RISPETTO AGLI IMPORTI RISULTANTI ALLA DATA DEL 30 APRILE 2010. SINO AL 31 DICEMBRE 2013 GLI EMOLUMENTI NON POSSONO SUPERRARE GLI IMPORTI RISULTANTI ALLA DATA DEL 30 APRILE 2010.
L’art. 5, comma 7, del D.L. n. 78, stabilisce che “Agli amministratori…….di forme associative di enti locali aventi per oggetto la gestione dei servizi e funzioni pubbliche non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni, e indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti”.Considerato che l’art. 31 del decreto legislativo n. 267/2000, disciplinante i consorzi degli enti locali, è compreso nel Capo V del titolo II del medesimo decreto, dedicato alle forme associative, si ritiene che il divieto riguardi in generale anche i componenti degli organi dei consorzi fra enti locali.
La norma recata dal comma 7 del d.1. n. 78 interviene in termini generali su tutto il panorama degli amministratori locali, attraverso una duplice direttrice: da un lato, prevedendo che attraverso apposito Decreto interministeriale siano fissate le entità retributive degli amministratori di province e comuni, con riduzioni percentuali rispetto ai valori attualmente vigenti; dall'altro escludendo che gli amministratori degli altri enti locali possano essere a qualsiasi titolo remunerati.
Pertanto, dalla data di entrata in vigore della più volte citata norma, gli amministratori interessati non hanno diritto al percepimento di alcun compenso per le predette cariche.