Si deve rilevare, concordemente a quanto sostenuto dall’ARAN, non è possibile applicare, alle procedure di selezione interna del personale, la normativa che regola la validità delle graduatorie riferite a procedure concorsuali pubbliche indette per l’accesso all’esterno. Quindi allo stato at- tuale il passaggio alla categoria superiore non può avvenire mediante procedure di selezione interamente riservate al personale dipendente. Ai sensi del combinato disposto degli art. 24 e 62 del richiamato Dlgs 150/2009, anche le progressioni fra le aree devono avvenire tramite concorso pubblico.
OGGETTO: Concorsi riservati al personale dipendente.
Con una nota, un Comune, nel rappresentare di aver rispettato il patto di stabilità interno per l'anno 2009, ha chiesto di conoscere se possa procedere allo scorrimento di una graduatoria di una selezione verticale riservata al personale dipendente per il passaggio alla cat. C, per la quale era stata prevista la validità per tre anni, e se sia possibile bandire un concorso riservato ai dipendenti interni per n. 1 passaggio alla cat. D, nel rispetto delle prescrizioni di cui al Dlgs 150/2009. Ciò al fine di bilanciare la copertura dall'esterno di n. 2 posti.
Relativamente alla validità delle graduatorie, si deve rilevare, che, concordemente a quanto sostenuto dall'ARAN, non è possibile applicare, alle procedure di selezione interna del personale, la normativa che regola la validità delle graduatorie riferite a procedure concorsuali pubbliche indette per l'accesso dall'esterno.
Ciò posto, si fa presente, comunque, che allo stato attuale il passaggio alla categoria superiore non può più avvenire mediante procedure di selezione interamente riservate al personale dipendente. Infatti, ai sensi del combinato disposto degli art. 24 e 62 del richiamato Dlgs 150/2009, anche le progressioni fra le aree devono avvenire tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno, una riserva dei posti comunque non superiore al 50% di quelli messi a concorso.