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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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1 Giugno 2011
Territorio e autonomie locali

Diritto di accesso dei consiglieri. E’ fatto salvo il diritto del consigliere di accedere ai registri di protocollo finalizzato all'individuazione degli atti che potrebbero interessare per l'espletamento del proprio mandato. il consigliere deve contemperare il diritto di accesso con l’esigenza di non intralciare lo svolgimento dell’attività amministrativa ed il regolare funzionamento degli uffici comunali, comportando ad essi il minor aggravio possibile, sia dal punto di vista organizzativo che economico. L'ente locale, nell'ambito della propria autonomia, potrebbe dotarsi di ancor più specifica normativa regolamentare, mediante la quale disciplinare le modalità di esercizio del diritto in termini tali da renderle compatibili con il regolare svolgimento dell'attività degli uffici.

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31 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

legittimazione, da parte del neo eletto sindaco a porre in essere gli atti di propria competenza a far tempo dalla data di proclamazione degli eletti, pur in presenza di una condanna con sentenza non definitiva, per il reato di cui all’art. 317 c.p., condanna per la quale l’art. 59, comma 1, del decreto legislativo n. 267/2000, prevede la sospensione di diritto dalla carica ricoperta.

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30 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Non è ammissibile nominare due assessori oltre il numero massimo stabilito, pur non corrispondendo loro la prescritta indennità, considerato che la determinazione numerica degli assessori rientra nella materia “organi di governo” dei comuni rimessa, ai sensi dell’art. 117, comma 2, lett. p) della Costituzione, alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. La legge statale, invero, per il profilo considerato riconosce a comuni e province, quale unico spazio di autonomia, la possibilità di individuare nello statuto una misura “fissa” ovvero “flessibile” di assessori, purchè, in entrambi i casi, entro il limite massimo prescritto, che non può mai essere superato.

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27 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Le commissioni consiliari, una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dall’apposito regolamento comunale con l’inderogabile limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione.
La Corte Costituzionale nella sentenza n. 44/1997 ha precisato che il sindaco “… viene computato ad ogni fine tra i componenti del consiglio stesso…”, con diritto di voto, e pertanto va ricompreso nel computo per la determinazione dei rappresentanti consiliari nelle commissioni nel rispetto, ovviamente, del criterio proporzionale recato dal citato art. 38, comma 6 del d.lgs.vo n. 267/2000.

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26 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

A seguito della privatizzazione del rapporto di lavoro del personale dipendente da una pubblica amministrazione e, comunque a far data dalla sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro del quadriennio 1998/2001, secondo quanto disposto dall’art. 69, comma 1, del Dlgs 165/2001 sono disapplicate le norme generali e speciali del pubblico impiego, vigenti alla data del 13.1.1994 e non abrogate. Non risulta pertanto applicabile la disciplina recata dal citato art. 10 che prevede la proroga per altri sei mesi del periodo di prova. La norma, pertanto, non ammette eccezioni anche nel caso di esito negativo della prova.

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26 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Si conferma il parere reso con la richiamata ministeriale circa la possibilità di considerare cessazione la vacanza su posto già coperto con contratto a tempo determinato art. 110, comma 1 D.Lgs n. 267/2000. Le disposizioni in materia di incarichi a contratto contenute nei commi 1 e 2 dell’art. 110, si configurano come normativa speciale che deroga alla disciplina generale dell’accesso ad una pubblica amministrazione, caratterizzandosi come peculiare forma assunzionale dove prevale l’elemento fiduciario nel rapporto.

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25 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Per i consiglieri comunali vale il principio di gratuità del diritto di prendere visione e di estrarre copia di atti e documenti, che trova fondamento nell’esercizio del munus agli stessi affidato, ove sia valutato che la richiesta di rilascio di copie comporti in concreto particolare aggravio per gli uffici, l’ente potrà, di volta in volta, trovare una soluzione organizzativa, anche in chiave informatica, utile ad ovviare a tale inconveniente. Il Consiglio di Stato, V, con la sent. n. 6742/2007 ha condiviso l’avviso di questo Ministero in merito alla possibile riproduzione di documenti su CD-rom, in quelle fattispecie in cui il consigliere chieda l’estrazione di copie di atti la cui fotoriproduzione comporti costi elevati.

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19 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

La cessazione anticipata del Consiglio comunale, a seguito di scioglimento dello stesso, non priva i consiglieri (inclusi quelli dimissionari dalla carica di consigliere e le cui dimissioni hanno provocato lo scioglimento del Consiglio) della qualità di componenti della Commissione elettorale comunale, ancorché sia venuta meno la qualità di consiglieri comunali.

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17 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

PER GLI AMMINISTRATORI CHE SIANO STATI DICHIARATI, CON SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO, RESPONSABILI VERSO L'ENTE, PER FATTI COMPIUTI ALLORCHE' ERANO AMMINISTRATORI DELL'ENTE MEDESIMO, LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA' PREVISTA DALL'ART. 63, COMMA 1, N. 5 DEL T.U. 267/2000 VERRA' MENO SOLO QUANDO IL RELATIVO DEBITO NEI CONFRONTI DEL COMUNE SIA STATO COMPLETAMENTE ESTINTO, OVVERO A SEGUITO DI PRESCRIZIONE QUINQUENNALE.

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17 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

L'ENTE PUO', NELLA PROPRIA AUTONOMIA ORGANIZZATIVA, PREVEDERE LA CONCESSIONE DI UN ACCESSO GRATUITO AD UN PARCHEGGIO PER I PROPRI AMMINISTRATORI, CON LE MODALITA' DA FISSARE IN UN APPOSITO REGOLAMENTO.

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16 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Ai fini del calcolo dell’indennità spettante agli amministratori locali, devono trovare applicazione le disposizioni dell' art. 5, comma 7 del decreto legge n. 78/2010, essendo espressamente individuati i destinatari di tale norma, mentre l'art. 6, comma 3, dello stesso decreto sembra avere un più ampio ambito di applicazione e comunque destinato a soggetti giuridici diversi da quelli espressamente individuati dal segnalato art. 5, comma 7.

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16 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Si rappresenta che l’amministratore in questione ha diritto ai permessi specificatamente previsti per l’espletamento di ogni singola carica ricoperta, a meno che non si verifichi una coincidenza nell’ambito della stessa giornata tra le convocazioni dei distinti organi rappresentativi.

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16 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Per la partecipazione alle sedute delle commissioni consiliari di cui non è componente, il presidente del consiglio comunale potrà avvalersi dei permessi non retribuiti previsti dal comma 6 dell'art. 20 della L.R. Sicilia 23.12.2000, n. 30, sino ad un massimo di 24 ore lavorative mensili.

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13 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Con le nuove disposizioni normative è stata cancellata la possibilità di incrementare, con delibera di giunta e di consiglio, le indennità di funzione degli amministratori locali e con il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 è stato disposto, all’art. 5, comma 7, che, con decreto del Ministro dell'Interno vengano rideterminati in diminuzione, ai sensi dell'articolo 82, comma 8, del TUOEL, gli importi delle indennità degli amministratori locali già determinate ai sensi dello stesso articolo 82, comma 8.
Eventuali incrementi dei compensi spettanti agli amministratori potranno essere parametrati agli importi stabiliti dall’emanando decreto.

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13 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Le disposizioni dell'art. 5, comma 7 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 30 luglio 2010, n. 122, dovranno trovare applicazione a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto interministeriale concernente il nuovo regolamento per la determinazione della misura delle indennità e dei gettoni di presenza da corrispondere agli amministratori degli enti locali.

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13 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Il tenore letterale dell'art. 5, comma 7, del D.L. 78/2010, appare indicativo di una precisa volontà del legislatore nel senso di escludere qualsiasi forma retributiva per gli amministratori di comunità montane, unioni e altre forme associative (ivi compresi i consorzi degli enti locali).

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13 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

Non è dato rinvenire nell’ordinamento vigente norme che prevedano la possibilità di rimborsare agli amministratori locali le spese legali sostenute per giudizi instaurati in relazione a fatti asseritamente posti in essere nell’esercizio delle proprie funzioni - In passato parte della giurisprudenza ha ritenuto di poter estendere in via analogica agli amministratori i rimborsi previsti per i dipendenti degli enti locali - Secondo orientamenti ermeneutici più recenti è stato negato il richiamo all'analogia nella materia - gli amministratori pubblici non sono dipendenti dell'ente ma sono eletti dai cittadini, ai quali rispondono (e quindi non all'ente) del loro operato (cfr. Cass. Civ., sez. I, n. 12645/2010) -

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12 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

L’articolo 4 del decreto legislativo n. 81 del 28 febbraio 2000 ha previsto espressamente che l’utilizzo nelle attività socialmente utili o di pubblica utilità, non determina l’instaurazione di un tipico rapporto di lavoro, interpretazione recepita dalla costante giurisprudenza. La Corte di Cassazione, s.u. civ., con sentenza del 22 febbraio 2005, n. 3508 ha ritenuto che il rapporto intercorrente tra un lavoratore di pubblica utilità e la P.A. non ha natura di lavoro subordinato. Tra l’Ente ed il lavoratore viene a sussistere unicamente un rapporto c.d. di “utilizzazione”, evidenziato nella fattispecie dall’art. 1 del Disciplinare regionale, laddove viene espressamente previsto che “ ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. 468/2000, l’utilizzazione dei soggetti individuati all’art. 3 della L.R. 4/2001, non determina in alcun caso l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento e dalle liste di mobilità”. Nel caso di specie non si ravvisa la sussistenza della prospettata causa di ineleggibilità dettata dall’art 60, comma 1, n. 7 del decreto legislativo n. 267/2000.

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12 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

NON BASTA LA PURA E SEMPLICE CONSTATAZIONE DELL'ESISTENZA DI UN PROCEDIMENTO CIVILE O AMM.VO NEL QUALE RISULTINO COINVOLTI, ATTIVAMENTE O PASSIVAMENTE, L'ELETTO O L'ENTE, MA OCCORRE UNA CONCRETA CONTRAPPOSIZIONE DI PARTI, OVVERO UNA REALE SITUAZIONE DI CONFLITTO PER IL VERIFICARSI DELLA INCOMPATIBILITA' L'ART 69 TUOEL, ATTRIBUISCE AL CONSIGLIO COMUNALE L'ESAME DELLE CAUSE OSTATIVE ALL'ESPLETAMENTO DEL MANDATO.

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12 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

La constatazione che la somma versata annualmente alla Società sportiva dal comune non appare corrispettiva di un rapporto sinallagmatico di natura onerosa per i servizi resi, che non sia previsto neanche un rimborso delle spese sostenute dal presidente della polisportiva e che la stessa non sia una vera e propria impresa, porta ad escludere un appalto di servizio.
Pertanto, salvo ulteriori elementi concernenti la natura dell’ente e l’articolazione del rapporto con il comune di cui questo Ministero non dispone, non sembrano sussistere, nella fattispecie rappresentata, le cause ostative previste dall’art. 63 del decreto legislativo n. 267/2000.