Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
L'articolo 57 ter, del Decreto Legge n.124 del 2019, attribuisce la facoltà di scelta del presidente del collegio dei revisori esclusivamente all'organo consiliare dell'ente locale anche nella situazione di dimissioni del presidente in carica e di consensuale scambio dei ruoli con altro componente.
L'assessore non vice sindaco e gli altri soggetti dell'amministrazione comunale o di organismi od enti a cui partecipino gli enti locali con propri rappresentanti non possono indossare la fascia tricolore in luogo del sindaco per presenziare ad eventi in altri comuni, anche se delegati dallo stesso sindaco.
La materia dei gruppi consiliari è disciplinata da apposite norme statutarie e regolamentari. In alcuni ordinamenti locali è previsto che i nuovi gruppi possano essere costituiti solo se corrispondenti a gruppi presenti nel Parlamento ovvero nel consiglio regionale.
Anche nel caso di documentazione complessa e voluminosa, il diritto d'accesso ex art.43, c.2, del d.lgs. n.267/2000 non può essere negato, ben potendo essere soddisfatto mediante rilascio di supporti informatici o per posta elettronica o con altra modalità informatica.
Gli enti pubblici istituiti con apposite leggi regionali, anche se non hanno la denominazione di Unioni di comuni, laddove presentino i caratteri di autonomia normativa, organizzativa, contabile e di bilancio, sono enti locali cui si applica, in materia di nomina dei revisori degli enti locali, la normativa di cui all'articolo 16, comma 25, del Decreto Legge n.138 del 2011.
La qualificazione di gruppo misto è data dal fatto che questo comprende tutti i consiglieri che non si riconoscano in altro gruppo consiliare o che ne siano stati espulsi senza trovare ulteriore collocazione e che non necessariamente siano qualificabili come minoranza od opposizione rispetto alla maggioranza consiliare.
Si ritiene che il divieto da parte dei singoli consiglieri comunali di esporre in aula bandiere ritraenti i simboli di partito o dei gruppi consiliari debba operare anche per le sedute tenute da "remoto".
Commissioni consiliari. La reiterata indisponibilità di un gruppo consiliare a designare il proprio rappresentante presso la prima commissione giustifica, per il principio della continuità amministrativa, il riespandersi della competenza piena del consiglio comunale.
La materia delle commissioni consiliari è disciplinata dalla normativa dell'ente. Se questa conferisce il potere di designazione dei rappresentanti delle opposizioni presso una commissione consiliare "alla minoranza" e non ai singoli gruppi di minoranza, la designazione dovrebbe promanare dalla minoranza tout court, fermo restando il rispetto della rappresentanza proporzionale dei gruppi presenti in consiglio nell'ambito della commissione.
Ai sensi dell'art.57 statuto speciale Regione Sardegna, fino a quando non sia diversamente disposto con leggi regionali, si applicano le leggi statali. Si applica alla Regione Sardegna l'art.38, c.6, del d.lgs. n.267/00 in materia di commissioni consiliari.
Il revisore non può svolgere la funzione di componente dell'OIV nel medesimo ente locale per evitare l'insorgenza di eventuali posizioni che possano porsi in conflitto con l'esercizio imparziale delle funzioni pubbliche affidate.
Il C.d.S. con sentenza n.4600/2003 ha rilevato che "la nozione di minoranza ... va definita con esclusivo riferimento alle liste collegate ad un candidato sindaco non eletto"; ammettendo però implicitamente la possibilità di "decifrare in senso dinamico e propriamente politico la nozione di minoranza".
Diritto d'accesso dei consiglieri. Il Consiglio di Stato-sez.V, con sent. n.12/2019, ha chiarito che "la finalizzazione dell'accesso ai documenti in relazione all'espletamento del mandato costituisce il presupposto legittimante ma anche il limite dello stesso configurandosi come funzionale allo svolgimento dei compiti di consigliere".
In virtù della L.R. Sardegna n.25/1988, in quanto normativa speciale adottata nell'esercizio delle potestà in materia di polizia locale e rurale attribuite dallo statuto regionale, la nomina del Capitano della Compagnia Barracellare è di competenza del consiglio comunale e non della giunta.
Rapporto tra statuto e regolamento - Un'eventuale modifica statutaria deputata a legittimare ex post una norma regolamentare illegittima non sarebbe idonea a sanare il vizio originario della stessa. Ciò in ossequio al principio tempus regit actum.
Art.39, c.5, d.lgs. n.267/2000. L'intervento sostitutivo prefettizio è attivabile non solo per inerzia del presidente dell'assemblea, ma anche quando il predetto organo abbia riscontrato negativamente la richiesta con atto formale, salvo che il diniego stesso sia motivatamente fondato.
Essendo la materia riferita alle commissioni consiliari interamente demandata allo statuto ed al regolamento dell'ente, compete al consiglio comunale, nell'ambito della sua autonomia, fornire l'interpretazione delle disposizioni normative di cui lo stesso si è dotato.
Il Consiglio di Stato, nel parere n.771/2018, ha ritenuto fondato un ricorso avverso una modifica regolamentare che non avrebbe consentito la partecipazione alle commissioni di almeno un rappresentante per ciascun gruppo presente in consiglio, violando così il criterio proporzionale.
Norme in materia di presentazione degli emendamenti. Soltanto il consiglio comunale, nella sua autonomia, è abilitato a fornire un'interpretazione delle disposizioni statutarie e regolamentari di cui lo stesso si è dotato.
Commissioni consiliari - Le forze politiche presenti in consiglio devono essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse ne sia riprodotto il peso numerico e di voto.