Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
La composizione numerica della giunta deve essere conformata all'art.2, c.185, L.191/2009, come integrato dall'art.1, c.1-bis, L.42/2010, ancorché non abbia modificato espressamente l'art.47 T.U.O.E.L.. Nei comuni con oltre 10.000 abitanti possono essere nominati fino a cinque assessori.
Nelle more dell'elezione del vice presidente, in caso di assenza o impedimento temporaneo del presidente del consiglio, il consigliere anziano, se non previsto dallo statuto, non può convocare il consiglio, spettando tale adempimento al sindaco.
La verbalizzazione delle riunioni degli organi collegiali, in quanto attività propria del segretario comunale, dovrebbe essere resa in forma scritta al fine di segnalare anche fatti e circostanze che non emergano dalla registrazione vocale.
La valutazione circa la sussistenza delle cause di decadenza del consigliere è di esclusiva competenza del consiglio comunale ex art.43, c.1, del d.lgs. n.267/2000. Resta ferma la potestà del singolo consigliere comunale di esercitare il diritto d'iniziativa.
Nel caso di trasmissione telematica delle istanze (ivi compresa la richiesta di convocazione del consiglio ai sensi del comma 2 dell'art.39 del d.lgs. n.267/2000) i consiglieri devono attenersi alle prescrizioni del codice dell'amministrazione digitale.
Sebbene non sia possibile per il lavoratore a tempo determinato essere collocato in aspettativa non retribuita, questi, secondo il più recente orientamento della giurisprudenza contabile, non potrà percepire l’indennità di funzione in misura piena.
Per gli assessori dei comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti, legittimati a richiedere l’aspettativa non retribuita per l’espletamento del mandato, l’obbligo del versamento dei contributi previdenziali, assistenziali ed assicurativi è a carico dell’ente datore di lavoro, al quale non compete alcun rimborso da parte del comune.
In caso di impedimento temporaneo il sindaco, sebbene assente, continua a percepire l’indennità di carica, mentre al vicesindaco è dovuta l’indennità calcolata ai sensi dell’articolo 4 del decreto ministeriale n. 119/2000, svolgendo egli, in tale ipotesi, una ordinaria attività di supplenza e non una reggenza.
La votazione nella seduta consiliare per la scelta del Presidente del collegio tra i soggetti interessati, deve avvenire previa valutazione del possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni di legge e regolamentari vigenti
Il revisore sorteggiato in un ente di fascia 2 o 3 può essere nominato e può proseguire l'incarico in corso, anche a seguito del successivo eventuale declassamento per errore nell'indicazione dei dati relativi agli incarichi dichiarati.
È ammissibile l'utilizzo di postazioni informatiche dai locali del comune per l'accesso ai dati di sintesi, da parte dei consiglieri comunali, mentre è demandata all'ente la valutazione dell'opportunità di consentire l'accesso da remoto.
Lo statuto non può essere abilitato a richiedere requisiti ulteriori per la nomina degli assessori esterni che non siano stati indicati dalla legge nazionale. La norma, tuttavia, non può essere disapplicata se non previo ritiro (modifica dello statuto).
Qualora previsto dal regolamento, nell'eventualità della mancata designazione da parte dei capigruppo, è legittima l'elezione dei componenti delle commissioni da parte del consiglio anche nel caso di sostituzione di uno o più commissari.
L’amministratore locale lavoratore dipendente in smart working ha diritto di fruire dei permessi di cui all’art. 79, D.Lgs. n. 267/2000 ma gli enti dovrebbero dotarsi di una regolamentazione volta ad evitare che la loro fruizione comporti un ingiustificato aumento dei costi a carico della pubblica amministrazione, in considerazione delle peculiari caratteristiche del lavoro agile.
La valutazione dei presupposti ai fini dell'autorizzazione all'incarico di revisore ad un dipendente pubblico è rimessa all'ente locale - datore di lavoro.
I gruppi consiliari non sono configurabili quali organi dei partiti non sussistendo su quest'ultimi una potestà direttamente vincolante sia per un membro del gruppo di riferimento, sia per gli organi assembleari dell'ente. Pertanto, salve specifiche norme statutarie o regolamentari contrarie, un nuovo gruppo può anche riferirsi ad una forza politica che abbia partecipato all'ultima elezione amministrativa.
L'esercizio della potestà certificativa del segretario comunale, attestando l'impedimento temporaneo alla firma del sindaco/presidente, consente l'efficacia del verbale, il quale potrà essere soggetto ad approvazione del consiglio comunale dopo l'apposizione della firma da parte dello stesso sindaco.
Richiesta convocazione da parte di un quinto dei consiglieri in seduta straordinaria. Il legislatore, nel prevedere l'istituto della richiesta del consiglio da parte delle minoranze, non ha operato alcun distinguo tra sedute ordinarie o straordinarie.
L’inconferibilità di cui all’articolo 7, secondo comma, lettera b) del decreto legislativo n. 39/2013 opera solo nel caso in cui vi sia la provenienza da una carica politica e pertanto non sussiste nell’ipotesi in cui si intenda conferire un incarico dirigenziale a un dirigente già nominato sub commissario nel corso della precedente gestione commissariale.
Il revisore non può accettare l'incarico se al momento dell'estrazione a sorte non è più residente nella regione; il cambio di residenza va comunicato tempestivamente ai fini dell'iscrizione nell'elenco dei revisori degli enti locali con riferimento alla nuova regione.