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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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Parere
2 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, per suddetto ente, assumere attingendo graduatorie concorsuali ancora valide - Non utilizzazione citata normativa, concernente sospensione deroghe previste comma 121, art. 3, L. n. 244/2007 (ad eccezione enti con numero massimo dipendenti tempo pieno non superiore a 10, senza esclusione da computo quelli tempo parziale facenti parte, comunque, della pianta organica) ma applicazione normativa contenuta comma 562, art. 1, L. n. 296/2006 - Necessità subordinare utilizzo graduatorie già esistenti ed in corso validità a sussistenza condizioni previste art. 92, comma 4, D. Lgs. n. 267/2000.

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2 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

La gestione commissariale deve considerarsi conclusa con la proclamazione del sindaco neo-eletto che, sino da quel momento, assume tutti i poteri e le funzioni inerenti alla carica, compresi i poteri deliberativi sugli atti di competenza della giunta.
Pertanto, non sarà possibile estendere ai componenti della commissione straordinaria il diritto a percepire gli emolumenti oltre tale data.

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2 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Applicazione comma 2bis, art. 4, CCNL del 14.9.2000, Prevedente conferimento, in enti privi figure dirigenziali, suddetta titolarità anche a personale tempo parziale non inferiore a 50% quello tempo pieno - Corresponsione retribuzione di posizione misura ridotta (base principio riproporzionamento trattamento economico espressamente previsto citato comma 2) e retribuzione risultato anche misura superiore 50 % (previo accertamento raggiungimento obiettivi programmatici preventivamente definiti) senza eccedere misura massima consentita da normativa contrattuale, in ipotesi di due rapporti lavoro part-time.

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1 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 38, comma 3, del T.U.O.E.L. n. 267/2000, i comuni fissano con norme regolamentari le modalità per fornire ai consigli servizi, attrezzature e risorse finanziarie e che con il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale è disciplinata la gestione di tutte le risorse attribuite per il suo funzionamento e per quello dei gruppi consiliari. Pertanto in tale fonte dovrebbe essere prevista e disciplinata la possibilità per i consiglieri comunali di utilizzare la sala per le riunioni anche fuori dell’orario d’ufficio.

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1 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Qualora in base alle disposizioni statutarie sia fatto obbligo di istituire le commissioni consiliari, l’eventuale decadenza dei singoli consiglieri, ai quali segue la surroga con altri neo consiglieri, non comporta la decadenza della Commissione, bensì la sostituzione dei componenti con altrettanti consiglieri appartenenti alle stesse liste, e dunque ai medesimi gruppi, in ossequio al richiamato principio di proporzionalità, di modo che non venga di fatto alterata la configurazione “politica” dell’organo di derivazione.

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1 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Disapplicazione art. 27 da art. 5, CCNL 11.4.2008 - Legittimità avviamento procedimento disciplinare confronti suddetto dipendente e contestuale disposizione sospensione cautelare da servizio, in presenza presupposti previsti da art. 5, comma 2, citato CCNL 11.4.2008 - Possibilità considerare suindicati reati rientranti in ipotesi prevista art. 3, commi 7 e 8, suddetto CCNL 11.4.2008 (disapplicativo del menzionato art. 25, CCNL 6.7.1995).

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1 Aprile 2010
Territorio e autonomie locali

Le modalità di voto - votazione segreta e voto limitato - per l’elezione di due rappresentanti del consiglio comunale devono trovare apposita disciplina nel regolamento sul funzionamento del consiglio comunale

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31 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

SULL'ART. 84 INCIDE L'ART 77BIS C.13 DELLA LEGGE 112/2008 COME CONVERTITO DALLA LEGGE 133/2008.
IL RIMBORSO PER LE TRASFERTE DEI CONSIGLIERI E' CALCOLATO SULLA BASE DI 1/5 DEL COSTO DELLA BENZINA PER OGNI CHILOMETRO.
SONO ESCLUSI DALLA SUA APPLICAZIONE IL SINDACO E I COMPONENTI DEGLI ORGANIESECUTIVI,TUTTAVIA L'ENTE NELL'ESERCIZIO DELLA PROPRIA POTESTA' DI AUTORGANIZZAZIONE PUO' STABILIRE LE MODALITA' DEL RIMBORSO SPESE VIAGGIO SOSTENUTE DAL SINDACO.

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31 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

I COMPONENTI DEI COPIGRUPPI CONSILIARI NON HANNO DIRITTO AL GETTONE DI PRESENZA, PERCHE' TALI FIGURE DI AMMINISTRATORI NON SONO RICOMPRESI NELLA NORMA.

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30 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

LA VERIFICA DELLE CAUSE OSTATIVE ALL'ESPLETAMENTO DEL MANDATO E' COMPIUTA CON LA PROCEDURA CONSILIARE PREVISTA DALL'ART. 69 TUOEL., CHE GARANTISCE IL CONTRADDITTORIO TRA ORGANO E AMMINISTRATORE, ASSICURANDO A QUEST'ULTIMO L'ESERCIZIO DEL DIRITTO ALLA DIFESA E LA POSSIBILITA' DI RIMUOVERE ENTRO UN CONGRUO TERMINE LA CAUSA DI INCMPATIBILITA' CONTESTATA.

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30 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

NON E' CONSENTITA L'EROGAZIONE DELL'INDENNITA' NELLA MISURA INTERA NEL PERIODO IN CUI IL SINDACO SI E' POSTO IN CONGEDO SPECIALE PROVVISORIO A SOSTEGNO DELLA MATERNITA' E PATERNITA' IN QUANTO NON ASSIMILABILE ALLA ASPETTATIVA NON RETRIBUITA.

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25 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

NEL CASO DI SEDUTA DESERTA NON E' DOVUTO IL GETTONE DI PRESENZA - SI POSSONO FRUIRE I PERMESSI DI CUI ALL'ART.79 DOCUMENTANDO L'ASSENZA DAL POSTO DI LAVORO CON LA SOLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

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23 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

Ad un assessore che abbia svolto, in qualità di vice sindaco, le effettive funzioni sindacali per un determinato periodo dovuto alla vacanza del titolare, spetta, per il periodo di concreto esercizio dei pieni poteri sostitutivi, un’indennità di importo pari a quella goduta dal sindaco, in considerazione che tale compenso si correla essenzialmente alla funzione svolta dal percipiente e non alla qualifica da questi rivestita. Ne consegue che l’eventuale reggenza da parte del vice sindaco può dar titolo a percepire l’indennità di fine mandato del sindaco, secondo i parametri sopraindicati.

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23 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

La fattispecie ricade pienamente nella previsione dell’art. 78, comma 2, del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, che dispone per i pubblici amministratori il dovere di astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado.
L’obbligo di astensione preso in considerazione dal legislatore, finalizzato a salvaguardare il buon andamento e l’imparzialità dell’attività dell’ente locale, ricorre ogni qualvolta vi sia una correlazione immediata e diretta tra la situazione personale del titolare della carica pubblica e l’oggetto specifico della deliberazione (intesa come attività volitiva a rilevanza esterna).
Il Consiglio di Stato ha rappresentato come la regola dell’astensione dell’amministratore deve trovare applicazione in tutti i casi in cui egli, per ragioni di ordine obiettivo, non si trovi in posizioni di assoluta serenità rispetto alla decisione da adottare, ribadendo successivamente che “…la regola che vuole l’astensione dei soggetti interessati è di carattere generale e tende ad evitare che, partecipando gli stessi alla discussione e all’approvazione del provvedimento, essi possano condizionare nel complesso la formazione della volontà dell’assemblea, concorrendo a determinare un assetto complessivo dello stesso provvedimento non coerente con la volontà che sarebbe scaturita senza la loro presenza…” (cfr. C.d.S., Sez. IV, sent. 21 giugno 2007, n. 3385, cit.).

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23 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

FINCHE' MANCA UNA SITUAZIONE DI CERTEZZA GIUDIZIALMENTE RAGGIUNTA IN ORDINE AD UN RAPPORTO PATRIMONIALE OGGETTO DI CONTROVERSIA, PERMANE LA SITUAZIONE DI INCOMPATIBILITA'. QUANDO TALE SITUAZIONE DI INCERTEZZA VIENE MENO IN FAVORE DEL PRIVATO E QUESTI PERSEGUE IL PROPRIO DIRITTO, ACCERTATO GIUDIZIALMENTE IN MODO DEFINITIVO, AVVIANDO UN CONTENZIOSO CIVILE CONSEGUENZIALE, L'INCOMPATIBILITA' NON SUSSISTE.

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22 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

Un argomento esulante dalle competenze dell’organo consiliare (così come elencate nell’art. 42 del decreto lgs. n. 267/2000) non può essere oggetto di attività deliberativa da parte del consiglio.

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22 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

sussistenza o meno, per citato dipendente, diritto fruizione predette ferie - Corretta gestione (da parte ente) istituto ferie in applicazione norme contrattuali stabilenti precisi limiti temporali per godimento medesime (art. 18, comma 12, CCNL 6.7.1995) e la non monetizzazione delle stesse (comma 9), nonché Dei 4 giorni relativi festività soppresse (comma 6) - Titolo(per dipendente) godimento ferie pregresse, ed assimilati giorni festività soppresse - anche frazionate mediante collocamento d’ufficio - stante diritto indisponibile costituzionalmente garantito ed irrinunciabile.

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18 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

Legittimità o meno, suddetta attribuzione a tutto personale in servizio - Applicazione art. 5, comma 2, CCNL del 31.3.1999, stante sottoscrizione CCDI 2006/2009 in vigenza disciplina contenuta medesimo (selezione personale basata esclusivamente su indicatori meritocratici e solo nel limite risorse disponibili espressamente assegnate per tale finalità) - Applicazione nuova disciplina prevista D. Lgs 150/2009, nel rispetto art. 31 medesimo decreto legislativo.

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16 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

Sussistenza o meno, obbligo corrispondere - dirigenti transitati da Regione a Provincia - intere somme, all’uopo trasferite dalla stessa per copertura oneri relativi retribuzione di risultato, o contenimento citata indennità entro limite massimo previsto tutti altri dirigenti - Corretta ripartizione medesimi intere somme all’uopo trasferite da Regione - Vigenza principio onnicomprensività trattamento economico (stabilito art. 24, comma 3, D. Lgs n. 165/2001, ribadito art. 20 nuovo CCNL dirigenti comparto regioni e autonomie locali del 22.2.2010) - Remunerazione attività svolta per progetti cofinanziati Fondo Sociale Europeo, ambito retribuzione posizione e risultato, cui somme, risultanti da applicazione detto principio e riferite anche compensi per incarichi non connessi direttamente a posizione attribuita, integrano risorse destinate a finanziamento della medesima (comma 4) da utilizzare per incremento retribuzione risultato dirigenti (comma 5).

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12 Marzo 2010
Territorio e autonomie locali

In considerazione di alcune recenti pronunce giurisprudenziali intervenute sulla materia, questa Direzione ha ritenuto necessario acquisire l’orientamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha espresso l’avviso che l’intervenuta abrogazione del comma 6 dell'art. 82 TUOEL determina come inevitabile conseguenza la non cumulabilità dell’indennità di funzione e dei gettoni di presenza, nell’ipotesi in cui un amministratore locale ricopra due incarichi presso enti diversi, ritenendo la citata abrogazione come indicativa di una precisa volontà del legislatore volta ad escludere tale cumulo. L’ipotesi contraria avrebbe l’effetto di rendere la soppressione del comma 6 priva di efficacia concreta, vanificando l’intento del legislatore.