Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
L'ente deve farsi carico dell'obbligo di salvaguardare la funzionalità della rappresentanza elettiva attraverso la necessaria dovuta adozione della delibera di surroga. In mancanza, il comune dovrà essere invitato, entro un ristrettissimo arco temporale, a ricostituire il plenum assembleare.
Diritto d'informazione dei consiglieri comunali. Il TAR Campania, con sentenza n.6129/2018, ha osservato come tra il momento della ricezione dell'avviso di convocazione e quello della seduta consiliare debba intercorrere un ragionevole lasso temporale "... affinché il mandato consiliare possa essere effettivamente svolto in modo serio, completo e consapevole".
La causa ostativa di cui all’articolo 10 lett. d) del D.Lgs.235/12 non sussiste se il sindaco è stato condannato per reati commessi nella qualità di direttore di cantiere, non rivestendo in tal caso la qualità né di pubblico ufficiale, né di incaricato di pubblico servizio.
L'eventuale adeguamento del compenso secondo i termini inizialmente deliberati non ha effetto retroattivo e decorre dalla data di esecutività della deliberazione.
L'eventuale adeguamento non ha effetto retroattivo e decorre dalla data di esecutività della deliberazione di rideterminazione del compenso.
Nell'arco temporale di venti giorni decorrenti dalla presentazione della richiesta di convocazione del consiglio ai sensi dell'art.39, comma 2, del d.lgs 267/2000 devono svolgersi tanto la convocazione che la materiale seduta consiliare finalizzata alla discussione degli argomenti proposti dal quinto dei consiglieri.
Nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti non opera l'automatica cessazione dalla carica di consigliere all'atto dell'accettazione dell'incarico assessorile, né vi è alcuna norma che sancisca l'obbligo di dimettersi dalla carica di consigliere.
In caso di estrazione avvenuta in vigenza del nuovo sistema di scelta del Presidente prima delle rettifiche informatiche apportate allo stesso, l'estrazione è valida.
Ai fini dell'individuazione del Presidente del collegio, l'ente locale deve verificare, al momento della delibera di nomina, che il Presidente scelto, su base regionale, sia ancora presente nell'elenco dei revisori vigente a tale data.
La formulazione letterale della disciplina del D.Lgs. n. 235/2012 esclude la possibilità di estendere la sua applicazione a pronunce diverse da quelle che infliggono una condanna, sia pure non definitiva.
A fronte di una situazione che determini la paralisi della giunta comunale, potrebbero ritenersi sussistenti i presupposti per l'attivazione dei poteri sostitutivi previsti dall'art.136 del d.lgs. n.267/00.
Il rispetto del principio di parità tra uomo e donna non può determinare un'interruzione dell'esercizio delle funzioni politico-amministrative.
L'art.38, c.5, del d.lgs. n.267/00, che limita l'attività del consiglio comunale all'adozione di atti urgenti e improrogabili, non sembra applicabile per analogia alle giunte ed ai sindaci.
Appartiene ai poteri “sovrani” dell’assemblea decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell’ordine del giorno non debba essere discusso (questione pregiudiziale), ovvero se ne debba rinviare la discussione (questione sospensiva).
Dal 25 dicembre 2019 (D.L . n.124/2019, art.57 ter), anche in caso di sostituzione del presidente di un collegio già in carica, il consiglio dell'ente locale può procedere con il nuovo sistema di scelta del presidente del collegio.
Procedure di revisione ordinaria e di liquidazione. Nomina del revisore estratto o permanenza nella carica dell'attuale revisore ai sensi della legge regionale.
L'effettiva impossibilità di assicurare nella composizione della giunta comunale la presenza dei due generi nella misura stabilita dalla legge deve essere "adeguatamente provata".
Espulsione di un consigliere da un gruppo consiliare. La materia dei "gruppi consiliari" è interamente demandata allo statuto ed al regolamento sul funzionamento del consiglio.
In assenza di specifica previsione regolamentare gli astenuti concorrono alla formazione del "quorum strutturale" mentre sono esclusi dal calcolo del quorum funzionale; le deliberazioni sono approvate con una maggioranza di voti favorevoli.
Qualora la minoranza non abbia indicato i propri rappresentanti nell'ambito della commissione permanente, la stessa non può considerarsi validamente insediata. L'argomento della ricostituzione delle commissioni comunali può essere iscritto all'ordine del giorno delle sedute consiliari fino alla sua positiva trattazione.