Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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18 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

L’art. 3 comma 61 della legge 350/2003 ha esteso a tutte le amministrazioni pubbliche e quindi anche agli enti locali la possibilità di attingere a graduatorie tuttora valide di altre amministrazioni, previo accordo tra le stesse e nel rispetto dei limiti assunzionali vigenti. Nella fattispecie in esame non sembra che ricorrano le richiamate condizioni fissate dal citato art. 91.

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16 Aprile 2013
Finanza locale

La disciplina dell'attività di revisione di  una comunità montana soppressa in stato di liquidazione è sottoposta alle particolari disposizioni previste dalle leggi regionali, che potrebbero configurarsi come derogatorie delle disposizioni dell'ordinamento degli enti locali

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12 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

contratti di sponsorizzazione. La normativa di riferimento è costituita dall’art. 43, comma 1, della legge del 27 dicembre 1997, n. 449. La competenza è del consiglio comunale

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12 Aprile 2013
Finanza locale

Il quadro ordinamentale delle autonomie locali non prevede ipotesi di sostituzione della figura del revisore, né tanto meno contempla la possibilità di nomina di un commissario ad acta per il compimento di singoli atti che rientrano nelle funzioni del revisore stesso

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12 Aprile 2013
Finanza locale

La rieleggibilità dei revisori, prevista dal citato articolo 235 del decreto legislativo n.267 del 2000, in vigenza delle nuove modalità di scelta, è riferita alla possibilità per un revisore, comunque scelto mediante estrazione dall'elenco, di espletare presso lo stesso ente il secondo incarico

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11 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

poteri vice sindaco. Cfr pareri del Consiglio di Stato il n. 94/96 del 21/2/1996 e n.501, del 14.6.2001. Nel primo dei suddetti pareri il Consiglio di Stato ha ritenuto che nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, in cui vige la regola della incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere, il vicesindaco non può far parte del consiglio, con diritto di voto.

Ciò in quanto non pare concepibile che le cennate funzioni “vengano esercitate di volta in volta dal sindaco o da chi ne fa occasionalmente le veci, in pratica da un delegato. Nel nostro ordinamento, infatti, non è ammessa delega o sostituzione nelle funzioni di componente delle assemblee elettive”.

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9 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

La disciplina di riferimento per determinare la residenza di un minore è l’art. 45 del codice civile, per il quale “il minore ha il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o del tutore”.
Per quanto riguarda l’attribuzione degli oneri connessi alla degenza di un soggetto presso strutture residenziali, la legge n. 328/2000 stabilisce, all’art. 6, il principio che essi siano imputabili all’ente presso il quale, prima del ricovero, il soggetto abbia la propria residenza.

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9 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

gli istituti di partecipazione popolare rientrano, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del dlgs. n. 267/2000, nell’ambito del contenuto obbligatorio dello statuto dei comuni e delle province.
Generalmente essi vengono declinati dai vari ordinamenti locali nella forma di proposte di iniziativa popolare, interrogazioni e petizioni popolari, iniziativa referendaria etc..

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9 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

A SEGUITO MODIFICA TITOLO V DELLA COSTITUZIONE, SPETTA ALLE REGIONI DISCIPLINARE LE CAUSE DI INCOMPATIBILITA' ALLE CARICHE ELETTIVE REGIONALI. NEL LAZIO IL CUMULO FRA LE CARICHE DI SINDACO E DI ASSESSORE REGIONALE E' INTERDETTO DALLE DISPOSIZIONI ART. 4 LEGGE 154/81 E ART. 42 STATUTO REGIONALE.

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9 Aprile 2013
Finanza locale

Risulta valida la nomina di un revisore sorteggiato dall'elenco dell'anno precedente anche se non iscritto nell'anno corrente

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4 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

L’ente in primo luogo deve disporre la modifica del profilo professionale del dipendente
al fine di adibirlo all’espletamento di altre mansioni adeguate alle proprie capacità. Si dovrà inoltre provvedere al collocamento obbligatorio di un centralinista non vedente in base all’art. 3 comma 2 della legge 113/1985. Il Dipartimento della Funzione Pubblica nel parere 17466 del 30.4.2012, ha infatti ritenuto che l’utilizzo di apparecchiatura telefonica automatica non obbliga le amministrazioni ad assumere centralinisti non vedenti.

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4 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

La giurisprudenza in materia è concorde, nel sostenere la necessità che l’ente, al fine di stabilire se il dipendente abbia agito nell’interesse del comune e non in conflitto di interesse, compia delle valutazioni nel merito delle singole fattispecie. Uno dei reati ascritto al dipendente configura in sé un’ipotesi di conflitto di interessi. Spetterà al comune valutare autonomamente l’opportunità del rimborso delle spese legali tenendo conto anche della condotta professionale e comportamentale avuta del dipendente.

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3 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

IL TENTATIVO DI CONCUSSIONE IN QUANTO REATO AUTONOMO,NON PUO' ESSERE ASSIMILATO AL CORRISPOENDENTE DELITTO CONSUMATO - RILEVA SOLO AI FINI DELLA DECADENZA NON GIA' ALLA SOSPENSIONE DALLA CARICA ELETTIVA. L'INTERDIZIONE TEMPORANEA O DEFINITIVA DAI PUBBLICI UFFICI, MNON E' IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA MA SEGUE LE VICENDE DELLA SENTENZA CHE COMMINA LA PENA PRINCIPALE, SE CI FOSSE APPELLO, L'INTERDIZIONE NON OPERA.

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3 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

IL REATO DI TENTATA CONCUSSIONE O MEGLIO IL TENTATIVO, IN QUANTO REATO AUTONOMO NON PUO' ESSERE ASSIMILATO AL CORRISPONDENTE DELITTO CONSUMATO, SOLO CAUSA DI SOSPENSIONE DELL'ELETTO, TALE TIPO DI ILLECITO PENALE RILEVA SOLO AI FINI DELLA DECADENZA DELL'ELETTO NON GIA' IN RELAZIONE ALLA SUA SOSPENSIONE CAUTELARE DALLA CARICA ELETTIVA.

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21 Marzo 2013
Territorio e autonomie locali

l’art. 9 del codice dell’Amministrazione Digitale di cui al dlgs n. 82 del 2005, come modificato dal dlgs. n. 235 del 2010, recante “partecipazione democratica elettronica”, ha stabilito che le pubbliche amministrazioni favoriscano ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini al processo democratico. Le scelte in ordine alla declinazione concreta del principio della partecipazione democratica elettronica, come ad esempio l’attivazione dell’indirizzo di posta elettronica per i singoli consiglieri ovvero per ciascun gruppo consiliare al fine di agevolare la comunicazione con i cittadini, e la compatibilità di tali scelte con le esigenze di ottimizzazione e contenimento dei costi rientrano nella autonomia decisionale del comune interessato.

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21 Marzo 2013
Finanza locale

L'organo di revisione unionale è monocratico se l'unione gestisce in forma associata tutte le funzioni fondamentali solo per alcuni comuni.

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14 Marzo 2013
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 16 comma 31 della legge 148/2011, i comuni con popolazione compresa tra i 1001 e 5000 abitanti sono tenuti dall’anno in corso ad osservare la disciplina sul patto di stabilità interno, e pertanto, sono assoggettati alla normativa relativa alle spese di personale e ai vincoli assunzioni dettata dal citato art. 1 commi 577, 557 bis e 557 ter, come affermato dalla Corte dei Conti sez. autonomie con deliberazione 6/2012 (da ultimo Corte dei Conti, sez. Veneto, n. 21/2013.

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4 Marzo 2013
Territorio e autonomie locali

Richiesta di accesso agli atti, relativi al rilascio di un permesso di costruire e alle connesse comunicazioni, effettuata da un consigliere comunale. I permessi per costruire non sono soggetti a particolare riservatezza potendo essere conosciuti da qualsiasi cittadino. A maggior ragione, il consigliere comunale, essendo portatore di un interesse pubblico, non sindacabile dagli uffici comunali, non può essere escluso dall’accesso e conseguentemente ha diritto ad ottenere copia degli atti in parola, fatto salvo il loro utilizzo per finalità esclusivamente istituzionali.

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4 Marzo 2013
Finanza locale

Le dimissioni di un componente del collegio dei revisori non comportano la cessazione dell'organo collegiale, ma solo la necessità di procedere alla sostituzione del componente dimissionario

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1 Marzo 2013
Territorio e autonomie locali

Da quanto sopra si ritiene che la circostanza per la quale il candidato aspirante alla mobilità ha conseguito una idoneità alla cat. D1 nella selezione verticale indetta da proprio comune non rileva ai fini del possesso del requisito richiesto nel bando di mobilità emanato da codesto Ente, relativo al possesso della categoria giuridica D1. Ciò risulta confermato dall’inquadramento alla 6 qualifica funzionale, riportato nella deliberazione di concessione del nulla osta, che corrisponda, come è noto, al possesso della categoria C e non a quella D.