Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
Le disposizioni recate dall'art.32 del d.lgs. n.267/00, modificato dalla L. n.56/14 che accentua l'autonomia delle Unioni e dall’art.6, c.4, del TUOEL, appaiono applicabili in sede di prima approvazione dello statuto delle unioni.
La durata dell'incarico del revisore non può eccedere il periodo di proroga. Solo dopo la nomina del Commissario liquidatore la norma regionale prevede che lo stesso si possa avvalere del revisore anche per le operazioni specifiche della liquidazione.
La richiesta di accedere al protocollo informatico dell'ente rappresenta una condizione preliminare per l'esercizio consapevole del diritto di accesso, in modo che questo si svolga mediante una selezione degli oggetti degli atti di cui si chiede l'esibizione.
Al consigliere va riconosciuto il diritto ad accedere da remoto al protocollo informatico e al sistema contabile dell’Ente. L’accesso è consentito ai soli dati di sintesi, ricavabili dalla consultazione del protocollo, non potendo essere esteso alla documentazione, la cui acquisizione è soggetta alle regole in materia di accesso.
Quando lo statuto non dispone diversamente, le funzioni vicarie di presidente del consiglio sono esercitate dal consigliere anziano, pertanto la previsione della figura del Vice Presidente del Consiglio compete allo statuto dell’ente.
L’onere, del diritto di sepoltura per i cadaveri delle persone morte nel territorio del comune, qualunque ne fosse in vita la residenza, dovrebbe ricadere sul Comune ove avvenga il decesso, indipendentemente dalla residenza posseduta in vita dal defunto.
E’ opportuno che gli enti locali, nell’ambito della propria autonomia normativa, approvino una disciplina idonea ad individuare la figura del capogruppo consiliare in caso di mancato accordo in ordine alla designazione in questione.
La partecipazione a società di capitali destinate a soddisfare fini pubblici corrisponde, nel sistema della legge, ad una scelta fondamentale deferita all'organo di vertice, qual è il consiglio.
Se l'organo di revisione è in composizione collegiale fino alla conclusione delle operazioni ordinarie dell'unione in liquidazione può continuare la revisione anche nei comuni membri.
L’esercizio del diritto di costituire il gruppo misto non dovrebbe essere subordinato alla presenza di un numero minimo di componenti.
L’effettiva impossibilità di assicurare nella composizione della giunta comunale la presenza dei due generi nella misura stabilita dalla legge deve essere “adeguatamente provata”.
Nell'ambito dell'autonomia statutaria dell'ente locale, è ammissibile la disciplina di deleghe interorganiche, purché il contenuto delle stesse sia coerente con la funzione istituzionale dell'organo cui si riferisce.
Il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie e di compiti di collaborazione circoscritti, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici.
Si ritiene la mozione “istituto a contenuto non specificato”, trattandosi di un potere a tutela della minoranza per situazioni non predefinibili, a differenza di altri strumenti più a valenza di mera conoscenza (quali l'interrogazione o la interpellanza), essendo strumento di “introduzione ad un dibattito” che si conclude con un voto che è ragione ed effetto proprio della mozione.
E' riconosciuta al consigliere la possibilità di avere accesso diretto al sistema informatico interno, anche contabile, dell’ente mediante credenziali di servizio, proprio al fine di evitare che le proprie richieste di accesso si trasformino in un aggravio dell’ordinaria attività amministrativa dell’ente locale.
Al fine di evitare accessi indiscriminato ai documenti protocollati, l’accesso è consentito ai soli dati di sintesi, ricavabili dalla consultazione del protocollo, non potendo essere esteso alla documentazione, la cui acquisizione è soggetta alle regole in materia di accesso.
Il consigliere comunale ha il diritto di soddisfare le esigenze conoscitive connesse all’espletamento del suo mandato anche attraverso la modalità informatica, con accesso da remoto (cfr.T.A.R. Campania, Salerno, sez.II, 4 aprile 2019, n.545; T.A.R. Sardegna, 4 aprile 2019, n.317). Il TAR per la Basilicata, con sentenza n. 599/2019, al fine di evitare ogni accesso indiscriminato alla totalità dei documenti protocollati”, ha manifestato “l’avviso che l’accesso da remoto vada consentito in relazione ai soli dati di sintesi ricavabili dalla consultazione telematica del protocollo, non potendo essere esteso al contenuto della documentazione, la cui acquisizione rimane soggetta alle ordinarie regole in materia di accesso (tra le quali la necessità di richiesta specifica)”.
Nomina consiglieri politici da parte del sindaco. L’ordinamento degli enti locali non prevede la figura del “consigliere politico”; i consiglieri, gli assessori ed il sindaco, quali organi di governo degli enti locali, sono figure tipiche individuate dalla legge. Nel sistema posto dal legislatore costituzionale, art.117, lettera p), lo Stato ha legislazione esclusiva in materia di “… organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Provincie e Città metropolitane”, mentre all’ente locale è riconosciuta un’autonomia statutaria, normativa, organizzativa ed amministrativa nel rispetto, però, dei principi fissati dal decreto legislativo n.267/00.
Il consigliere comunale ha il diritto di soddisfare le esigenze conoscitive connesse all’espletamento del suo mandato anche attraverso la modalità informatica, con accesso da remoto (cfr. T.A.R. Campania, Salerno, sez. II, 4 aprile 2019, n.545; T.A.R. Sardegna, 4 aprile 2019, n.317). Il TAR per la Basilicata, con sentenza n.599/2019, al fine di evitare ogni accesso indiscriminato alla totalità dei documenti protocollati”, ha manifestato “l’avviso che l’accesso da remoto vada consentito in relazione ai soli dati di sintesi ricavabili dalla consultazione telematica del protocollo, non potendo essere esteso al contenuto della documentazione, la cui acquisizione rimane soggetta alle ordinarie regole in materia di accesso (tra le quali la necessità di richiesta specifica)”.
Non si ritiene esclusa la facoltà di proporre emendamenti alle linee programmatiche presentate dal Sindaco, in quanto si assegna al consiglio la competenza alla definizione, all’adeguamento e alla verifica periodica del programma di governo.
Diritto dei consiglieri di visionare gli atti relativi agli argomenti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale. Riguardo alla concreta possibilità di esercitare il diritto nell’ambito anche nei giorni di chiusura prefestiva e festiva degli Uffici, apparirebbe opportuna da parte dell’Ente la ricerca di soluzioni alternative che consentirebbero l’accesso dei consiglieri agli Uffici anche in tali giornate (seppur per un tempo limitato).
In alternativa, si ricorda che la vigente legislazione è ormai orientata al conseguimento da parte delle pubbliche amministrazioni della più ampia diffusione delle applicazioni informatiche sia nei rapporti con l'utenza e sia nelle proprie comunicazioni interne.
Il consigliere comunale che non rivesta lo status di consigliere di una Unione di comuni può presentare le interrogazioni riferite ad attività che il comune ha trasferito all’unione al Sindaco, qualora le richieste abbiano ad oggetto questioni che riguardino il territorio del Comune amministrato, competendo al medesimo Sindaco l’onere di reperire le relative notizie tramite l’Unione e poi riferire in merito al consigliere interessato.