Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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13 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Il divieto di cumulo non può essere desunto dal comma 2 dell’art. 83, poiché tale disposizione tende ad eliminare la possibilità di percepire compensi per la partecipazione degli amministratori locali, connessa all’esercizio delle proprie funzioni pubbliche, ad organi e commissioni esterne all’ente di appartenenza, non potendosi riferire ad ipotesi di cumulo per soggetti che ricoprono funzioni pubbliche elettive presso enti diversi.
Dalla data di entrata in vigore della Legge Finanziaria 2008 non è più cumulabile l’indennità di funzione con i gettoni di presenza anche per mandati elettivi svolti presso enti diversi, potendo, viceversa, l’interessato optare per uno dei due emolumenti.
La corresponsione dei gettoni di presenza è subordinata esclusivamente all’effettiva partecipazione del consigliere alle sedute di consiglio e commissioni.

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12 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Il commissario straordinario risulta investito di tutti i poteri di rappresentanza normalmente spettanti al sindaco, ivi compreso quello di componente di diritto di organi di enti quali le comunità montane, le unioni di comuni e quindi, analogicamente, gli enti consortili (cfr., in tal senso, T.A.R. Marche, 21 febbraio 2001, n. 725).
Atteso, pertanto, che non risulta prevista equivalente prorogatio per il sindaco – né per gli assessori comunali – in quanto il citato art. 141, comma 5, fa esclusivo riferimento “ai consiglieri cessati dalla carica per effetto dello scioglimento”, si ritiene di poter affermare che, nel caso di specie, la rappresentanza in seno all’Assemblea Generale ed al Consiglio direttivo del Consorzio debba essere esercitata dal commissario straordinario.
Invece, in forza del già richiamato art. 141, comma 5, i consiglieri comunali cessati dalla carica per effetto dello scioglimento, possono continuare ad esercitare, in regime di prorogatio, gli incarichi esterni loro attribuiti fino alla nomina dei nuovi consiglieri eletti al termine della gestione provvisoria dell’ente locale

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10 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, accoglimento richiesta - avanzata suddetto dipendente (già percettore indennità di disagio) - rimborso spese di trasferta necessarie per raggiungimento luogo lavoro (distante 6 Km da propria abitazione) - Applicazione citata norma contrattuale.

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10 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, accoglimento istanza avanzata da suddetto segretario, fine ottenimento (ora per allora) citata indennità (prevista art. 10, C.C.N.L. del 31.3.1999) per pregresso periodo, luce revoca posizione organizzativa operata - seguito dichiarazione, da parte Procura Corte dei Conti, illegittimità inquadramento qualifica superiore - da commissario straordinario e successiva istituzione posizione organizzativa (sensi art. 8, C.C.N.L. del 31.3.1999) ed attribuzione relativo incarico a detto segretario.

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10 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, accoglimento istanza - da amministrazione comunale - richiesta corresponsione suddetta indennità, stante contenzioso in atto - Normativa applicabile.

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10 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, disporre rimborso spese legali, atteso non coinvolgimento dell’amministrazione in scelta del legale (nomina non concordata, come invece prescritto da art. 12, c.c.n.l. dirigenza, del 12.2.2002) - Preclusione o meno, (citato rimborso) da suddetta formula assolutoria o necessario verificare totale insussistenza responsabilità (luce disposizione art. 39, L. R. Sicilia n. 145, del 29.12.1980) - Esclusione o meno, suddetto rimborso, in assenza conflitto di interessi emersa in successiva valutazione.

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9 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

SI AL RECUPERO DEI GETTONI DI PRESENZA NON PERCEPITI DAI PARTECIPANTI ALLE COMMISSIONI ELETTORALI NEGLI ANNI PRECEDENTI -
ALLA LUCE DELLA NORMATIVA ORA VIGENTE (LEGGE FINANZIARIA 2008) LA PARTECIPAZIONE A TALI COMMISSIONI NON E' PIU' REMUNERATA CON I GETTONI DI PRESENZA.

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9 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, accoglimento richiesta rimborso spese legali, atteso rapporto lavoro tra suddetto ed ente - ad inizio procedimento (1999) con contratto collaborazione esterna, al momento definizione procedimento penale (2003) con contratto a termine (sensi art. 110, comma 2, D. Lgs. n. 267/2000).

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8 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Possibilità o meno, procedere copertura (prevista per anno 2007, seguito cessazione 2006, e slittata a 2008) mediante assunzione vincitore concorso - Possibilità o meno, attivazione mobilità - copertura posto dirigente ufficio tecnico (cessazione 2008), già coperto per 6 mesi mediante comando da altro comune - di dipendente proveniente da altro ente – Corretto metodo calcolo per parametro previsto punto b), fine applicazione deroga cui art 3, comma 121, L. n. 244/2007.

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2 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

Nell’impossibilità di poter fare ricorso alle figure titolate, a presiedere in via suppletiva l’organo assembleare, in base alle previsioni regolamentari, si ritiene ammissibile l’imputazione delle cennate funzioni presidenziali al consigliere anziano.

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30 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

E' POSSIBILE CHE L'AMMINISTRATORE POSSA RINUNCIARE AL PROPRIO COMPENSO, INDENNITàA' O GETTONE DI PRESENZA, COME PURE RIDURNE L'IMPORTO O DEVOLVERLO AD ENTI RICONOSCIUTI

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28 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

La modifica del regolamento del consiglio comunale può avvenire presentando una apposita proposta deliberativa da approvarsi a maggioranza assoluta dei componenti del consiglio, ricomprendendo in tale novero il sindaco.

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12 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

Tenuto conto che, nel caso di specie la gestione commissariale è terminata prima dell’entrata in vigore della legge 27 dicembre 2006, n. 296, normativa con la quale viene previsto all’art.1, comma 719, che l’indennità di fine mandato spetta nel caso in cui il mandato elettivo abbia avuto una durata superiore a trenta mesi e tenuto conto altresì che detta normativa, sulla base dei principi generali dell’ordinamento, non dispone che per l’avvenire, ai componenti la commissione straordinaria potrà essere corrisposta l’indennità richiesta anche se la gestione commissariale ha avuto una durata inferiore ai trenta mesi.
Sul punto, si richiamano inoltre le considerazioni espresse in proposito con le circolari n. 5/2000 e n. 4 del 28 giugno 2006, con le quali questo Ministero ribadisce quanto definito in merito dal Consiglio di Stato, all’uopo interpellato, con il parere espresso nell’adunanza della Sezione Prima del 19 ottobre 2005, con il quale viene riconfermato che l’emolumento de quo va commisurato all’indennità effettivamente corrisposta, per ciascun anno di mandato, proporzionalmente ridotto per periodi inferiori all’anno, come nella fattispecie effettuato

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12 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

Rimborsabilità delle spese di giudizio, conclusosi con sentenza di assoluzione, per fatti connessi alla carica ricoperta - La Corte di Cassazione Sez.I Civ. ha escluso la possibilità di rimborso agli amministratori degli enti locali - Le spese legali non devono essere rimborsate: perchè i presunti reati non sarebbero stati commessi in esecuzione dell’incarico conferito - per mancanza di assoluzione con formula piena - per l'assenza di nesso di causalità diretta con l'esecuzione del mandato.

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11 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

Concessione del titolo di Città – Potestà della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Ricorre la potestà della regione a Statuto Speciale che abbia legiferato in materia di propria competenza. Nella fattispecie, ai sensi dell’art. 5 della Legge Costituzionale n. 2/1993, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è stata riconosciuta la potestà legislativa primaria in materia di “ordinamento e circoscrizione di comuni” ed essa ha legiferato anche sul titolo di città.

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7 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

Quesito posto dall’ente interessato al fine di conoscere se sia ipotizzabile una unione di comuni di vaste dimensioni per sostenere ed incentivare forme di sviluppo del territorio, e se, in caso di affermativo, il principio della garanzia delle minoranze – TUEL 267/2000 – sia comunque applicabile, e come si concilia con i limiti posti dall’art. 37 dello stesso TU sulle composizioni dei consigli.
Relativamente al primo punto prospettato considerato che l’art. 32 del TUEL 267/2000, definisce le unioni dei comuni come “enti locali costituiti da due e più comuni, di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza” e che, pertanto, non c’è più alcun limite territoriale, in termini di popolazione, per i comuni che intendono associarsi, non sembra possano ravvisarsi ostacoli alla costituzione di una unione in tal senso semprechè essa sia destinataria della “plurifunzionalità” e risponda alle disposizioni introdotte dalla legge 244/07 (finanziaria 2008).
Per ciò che riguarda invece l’applicazione pratica del principio della garanzia delle minoranze, si desume, dalla lettura combinata dell’art. 32 comma 5 del TUEL 2000 e dal comma 3 dello stesso articolo - che impone la garanzia della rappresentanza delle minoranze - che va comunque salvaguardato il diritto di rappresentanza delle minoranze.

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7 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

Il consigliere può essere inaricato di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici.

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6 Agosto 2008
Territorio e autonomie locali

Organo esecutivo comunità montana – Parere. Ai fini della continuità delle funzioni del presidente della comunità montana, è necessaria la riconferma espressa da parte del consiglio della comunità montana, poiché, a seguito delle elezioni nel comune di cui egli è espressione, lo stesso ha comunque perso la qualità di consigliere: e ciò anche se sia stato nuovamente designato dall’ente quale suo rappresentante.

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31 Luglio 2008
Territorio e autonomie locali

Ipotesi di incompatibilità, ai sensi dell’art. 63, comma 1, n. 4), del T.U.O.EE.LL., nei confronti del presidente dimissionario di una Comunità Montana sottoposto per vari mesi a misura restrittiva della libertà personale per aver commesso presumibilmente il reato di concussione di cui all’art. 317 c.p. poi riacquistata nelle more dello svolgimento del processo penale - Le norme in materia di ineleggibilità ed incompatibilità, per costante giurisprudenza, sono da interpretare in modo restrittivo e non sono suscettibili di interpretazione analogica -L’art. 63 del T.U.O.EE.LL. non menziona la carica di presidente della comunità montana - l’art. 63, comma 1, n. 4), del T.U.O.EE.LL. (lite pendente) si riferisce solo a procedimenti civili od amministrativi. - La costituzione parte civile dell'ente non costituisce causa di incompatibilità, atteso che l’azione civile così fatta valere è accessoria al processo penale che era e resta fuori dall’ambito di applicazione della normativa in esame, che concerne solo liti civili ed amministrative.

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31 Luglio 2008
Territorio e autonomie locali

Difficile configurabilità della causa di incandidabilità, in quanto il comportamento da cui è scaturita la condanna non appare riconducibile nella categoria residuale di cui alla lettera c) dell’art. 58 Tuoel. Il rinvio operato da tale ultima disposizione appare, infatti, riferito alle condanne con pena superiore ai sei mesi di reclusione per reati commessi contro la pubblica amministrazione previsti nel Capo I del Titolo II, del libro secondo del codice penale. La condanna dell’amministratore de quo è connessa, viceversa, al compimento di reati esclusivamente “militari” poiché costituiti da un fatto che, nei suoi elementi materiali costitutivi non è, in tutto o in parte, preveduto come reato nella legge penale comune (Art. 37 del Codice Penale Militare/Libro Primo/Titolo III), e, pertanto, non assimilabile a reati contro la pubblica amministrazione previsti dal codice penale comune. Per quanto riguarda l’ipotesi di incompatibilità di cui all’art. 63, comma 1, n. 4 del citato Testo Unico, in quanto l’amministratore interessato risulta essere rinviato a giudizio in un procedimento penale in cui la parte offesa è proprio il comune di ....., si conviene che l’eventuale costituzione di parte civile nel processo penale non costituisce causa di incompatibilità atteso che l’azione civile così fatta valere è accessoria al processo penale che era e resta fuori dall’ambito di applicazione della normativa in esame, che concerne solo liti civili ed amministrative.