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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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Parere
18 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

La fattispecie in questione non è espressamente disciplinata da norme di rango legislativo.
A tal proposito, assume particolare rilievo l’art. 17 D.Lgs. 18 agosto 2000 n.67, il quale stabilisce che l’organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni sono disciplinate dallo statuto comunale e da apposito regolamento. Avvalendosi, pertanto, della potestà normativa di cui al citato articolo, è consentito ad un comune prevedere lo scioglimento “automatico” dei consigli circoscrizionali, nell’ipotesi di scioglimento anticipato del consiglio comunale, al fine di garantirne il rinnovo contestualmente con le elezioni comunali.
Si deve aggiungere che in base ad un orientamento giurisprudenziale (TAR Umbria 20 maggio 1999 n.386), se i consigli circoscrizionali seguono la sorte del consiglio comunale quanto alla cessazione anticipata del mandato, questi possono proseguire interinalmente l’esercizio delle loro funzioni, ove non versino in situazioni di illegalità, autodissoluzione e simili.
D’altronde per il consiglio comunale, l’art.53 TUOEL espressamente prevede che resti in carica sino alle elezioni del nuovo organo, nel caso in cui concluda anzitempo il suo mandato per un fatto sopravvenuto che non comporti l’applicazione della sanzione dello scioglimento e del commissariamento (ipotesi patologiche legate, appunto, alla violazione di legge, all’autodissoluzione).

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18 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

In relazione alla durata in carica del consiglio della comunità montana, dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 267/2000, si ritiene applicabile l’art.51 del testo unico cit., anche in difformità da eventuali preesistenti disposizioni legislative delle singole regioni.
Infatti, in virtù del combinato disposto degli artt. 28 comma 7 e 32 comma 5, i principi previsti per l’ordinamento dei comuni sono estesi alle comunità montane. Secondo un orientamento giurisprudenziale, dovendosi considerare norma di principio l’art. 51 che fissa in cinque anni la durata del consiglio comunale, essa si ritiene applicabile anche agli enti montani. Va da ultimo precisato che, avendo la Corte Costituzionale (sent. 24 giugno 2005 n. 244) inquadrato la disciplina delle comunità montane nella competenza legislativa delle regioni ex art. 117 comma 4 Cost., nonostante la loro qualificazione di enti locali nell’ambito del TUOEL, resta ferma la prerogativa delle regioni di ridisciplinare in futuro la materia.

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16 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

Nell’ipotesi di spese legali sostenute da componenti della commissione edilizia comunale, si ritengono rimborsabili quelle affrontate dagli amministratori, se gli atti o fatti dedotti in giudizio sono stati posti in essere nell’espletamento del mandato e a condizione che il procedimento si sia concluso con una sentenza di assoluzione con formula piena, passata in giudicato.
Ulteriore condizione è l’assenza di un conflitto di interessi tra l’attività dell’amministrazione e la condotta dell’amministratore, da valutarsi ex post a conclusione del procedimento (Corte di Cassazione sez.I sent.5914/2002).
Da ultimo, in base a consolidata giurisprudenza, non si ritiene ammissibile la refusione delle spese legali a tecnici estranei alla amministrazione comunale, non assimilabili, nei confronti dell’ente, né ai dipendenti né agli amministratori locali.

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14 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

- Legittimità delle modalità seguite da un Comune per l’elezione dei propri rappresentanti presso l’Unione di Comuni

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12 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

Gettoni di presenza
- Compensi ai componenti di commissioni comunali.

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12 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

L’art. 43 del D. Lgs. 267/2000 riconosce ai consiglieri comunali e provinciali il “diritto di ottenere dagli uffici…tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato”.
Il diritto di accesso del consigliere trova il suo fondamento nella funzione di controllo politico-amministrativo sull’ente nell’interesse della collettività. Pertanto, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, l’espletamento del mandato, di cui sono investiti, abilita i consiglieri a conoscere tutte le attività svolte dall’Amministrazione comunale, eventuali limiti, infatti, comprimerebbero la loro possibilità di intervento, incidendo negativamente sull’integrale attuazione del mandato.
D’altra parte, nelle pronunce giurisprudenziali è rappresentata anche l’altra importante esigenza di evitare che l’adempimento del diritto d’accesso risulti eccessivamente gravoso per l’ente locale, intralciando il regolare svolgimento dell’attività amministrativa (richieste generiche o che comportano costi ingiustificati per l’ente).
Spetterà, quindi, all’ente, attraverso un’apposita normativa regolamentare, introdurre misure idonee a garantire il diritto d’accesso ai documenti amministrativi nel fondamentale rispetto dell’attività degli uffici.

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8 Maggio 2006
Territorio e autonomie locali

Mozione sfiducia ex art. 52 d.lgs. 18/8/2000, n. 267.

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21 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

L’art. 79 D.lgs 267/2000 al comma 3 definisce puntualmente i permessi di cui ciascun amministratore può usufruire, graduandoli secondo la tipologia della carica rivestita presso l’ente.
Il carattere tassativo della elencazione degli enti che possono fruire dei permessi lavorativi, per chi riveste pubbliche funzioni, è stato confermato dal Consiglio di Stato, sez. IV, nella decisione 992/1993. Premesso ciò, si esclude che i permessi siano estensibili alle istituzioni, organismi strumentali dell’ente locale per l’esercizio di servizi sociali (art. 114, comma 2, D. Lgs.267/2000).

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19 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

Estensione dei poteri del vicesindaco nell’esercizio delle funzioni vicarie

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11 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

Espulsione di un consigliere da parte del Presidente del Consiglio comunale.

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11 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 62 del D. Lgs. n. 267/2000 “Fermo restando quanto previsto dall’art. 7 del D. P. R. 30 marzo 1957, n. 361, e dall’articolo 5 del D. Lgs. 20 dicembre 1993, n, 533, l’accettazione della candidatura a deputato o senatore comporta, in ogni caso, per i sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti e per i presidenti delle province la decadenza dalle cariche elettive ricoperte”.

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11 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

L’art.63 comma1 n.2 TUOEL prevede due distinte ipotesi di incompatibilità, a tutela dell’imparzialità e trasparenza degli amministratori degli enti locali con cariche elettive, in caso di partecipazione dell’eletto in società o imprese, “come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento”. Si ha, infatti, incompatibilità sia quando la partecipazione si realizza “ in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti nell’interesse del comune o della provincia” sia quando essa si attui in “società ed imprese volte al profitto dei privati, sovvenzionate” volontariamente da detti enti locali.
Come precisato dalla giurisprudenza, il conflitto di interessi non attiene solo all’eventualità che l’amministratore persegua interessi privati, difformi da quelli dell’ente locale ma comprende anche l’ipotesi che egli possa perseguire scopi contrastanti o diversi da quelli dell’istituzione cui appartiene per realizzare fini, anche pubblici, di altra istituzione cui egli partecipi (Cass.Civile sent.18513/2003).
Nel caso prospettato in cui i sindaci di diversi comuni sono anche componenti del consiglio di amministrazione di un consorzio di bacino obbligatorio, si ritiene ravvisabile la causa di incompatibilità di cui all’art. 63 comma1 TUOEL. In assenza di diversa ed ulteriore disposizione di legge, l’unica deroga, in materia di consorzi al regime dell’ incompatibilità, è rappresentata dall’art. 31 del citato testo unico. Tale disposizione, invero, disponendo che l’assemblea consortile è composta dai rappresentanti degli enti associati e nulla prevedendo circa la composizione del consiglio di amministrazione, lascia operanti tutte le incompatibilità di cui al testo unico degli enti locali.

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7 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

Il caso in esame può essere inquadrato nell’ambito dell’art. 106 c.p.c., avendo un comune chiesto ed ottenuto, con autorizzazione del giudice, la chiamata in causa del terzo interessato a subentrare per surroga.
Si configura, così, un’ipotesi di litisconsorzio successivo, con arricchimento di parti in corso di causa, nonché facoltativo, in quanto ad istanza di parte.
Il terzo, a seguito della chiamata in causa da parte del comune, è diventato “parte” nel pendente giudizio civile, rappresentandosi, nei suoi confronti, la causa di incompatibilità di cui all’art. 63, n. 4 TUOEL.
Nell’ipotesi, pertanto, in cui il soggetto terzo chiamato in causa dal comune debba subentrare ad un consigliere dimissionario, si ritiene che l’ente dovrà procedere alla surroga di quest’ultimo, con il primo dei non eletti che segue nella medesima lista e, ove non sussistano cause di ineleggibilità, avviare la procedura di cui all’art. 69, D.Lgs 267/2000 nei riguardi del consigliere subentrato, per la contestazione di incompatibilità in cui versa.

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6 Aprile 2006
Territorio e autonomie locali

- Affissione all’albo pretorio di un manifesto raccolta firma per n. 2 referendum di cui all’art. 75 della Costituzione.

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31 Marzo 2006
Territorio e autonomie locali

- Esecuzione di provvedimenti di decadenza dall’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

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31 Marzo 2006
Territorio e autonomie locali

Il consigliere straniero aggiunto previsto dallo statuto comunale abbia diritto a percepire un gettone di presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio

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31 Marzo 2006
Territorio e autonomie locali

Modifica statutaria con la quale si conferisce alla Giunta comunale “il potere in ordine alle modalità di esercizio della rappresentanza legale, ivi compreso il potere di nomina del legale”.

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22 Marzo 2006
Territorio e autonomie locali

- Quale deve essere considerato il giorno iniziale per il computo del termine di cui all’art.134 del T.U.O.E.L. n. 267/2000.

Parere
22 Marzo 2006
Territorio e autonomie locali

L'indizione di un referendum consultivo in ambito comunale è consentita a condizione che riguardi una materia nella quale l'ente locale, che indice il referendum, sia dotato di competenza esclusiva, vale a dire sia competente ad adottare una deliberazione che per produrre il suo effetto e per raggiungere il suo scopo non abbisogni dell'ulteriore approvazione di altre autorità né del concorso di altri enti.

Parere
21 Marzo 2006
Territorio e autonomie locali

Sussistenza o meno dell’obbligo da parte del Presidente del consiglio( o del Sindaco nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti) di convocare il consiglio comunale, su iniziativa di un quinto dei consiglieri.