Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
NELLE PROVINCE I CUI ORGANI ELETTIVI TERMINANO IL MANDATO NEL CORSO DEL 2014, LA PERMANENZA IN CARICA DEI PRESIDENTI, CHE ASSUMONO LE FUNZIONI CONSILIARI E DELLE GIUNTE, A TITOLO GRATUITO, PER ESPLETARE L'ATTIVITA' ORDINARIA DELL'AMM.NE E GLI ATTI URGRNTIED INDIFFERIBILI. DA CIO' SI RENDE POSSIBILE LA SOSTITUZIONE DEGLIA SSESSORI NEL CASO IN CUI SI DIMETTONO DALL'INCARICO.
Numero di assessori. Le disposizioni statutarie, allorché incompatibili con intervenute modifiche normative, non trovano applicazione anche in relazione a quanto disposto dall’art. 1, comma 3 del T.U.E.L. n. 267/00, secondo cui “l’entrata in vigore di nuove leggi che enunciano espressamente i principi che costituiscono limite inderogabile per l’autonomia normativa dei comuni e delle province abroga le norme statutarie con essi incompatibili..”. La circostanza che gli assessori nominati non percepiscano indennità, mantenendo dunque invariata la spesa complessiva, non legittima l’Amministrazione a derogare il limite numerico di assessori nominabili, così come stabilito dall’art. 1, comma 135, lett. a) della legge n. 56 del 7 aprile 2014, che ha modificato l’articolo 16, comma 17 del d.l. n. 138/2011, convertito in legge n. 148/2011.
L'IPOTIZZATA SITUAZIONE DI INCOMPATIBILITA' SUSSISTE OGNI QUAL VOLTA L'INTERESSATO SIA DIPENDENTE DI UNA SOCIETA' SOTTOPOSTA AD UN REGIME LEGALE DI CARATTERE PUBBLICISTICO OVVERO DI UNA SOCIETA' PARTECIPATA ASCRIVIBILE AL NOVERO DELLE SOCIETA' "IN HOUSE".
PRESIDENTE ED AMM.RE DI UNA SOCIETA' A PARTECIPAZIONE PUBBLICA E CHE ESRCITI ATTIVITA' LIBERO-PROFESSIONALI CORRELATE A OPERE E LAVORI DELLA RICOSTRUZIONE POST-SISMA : L'IPOTIZZATA INCOMPATIBILITA' SUSSISTE OGNI QUAL VOLTA L'INTERESSATO SIA DIPENDENTE DI UNA SOCIETA' SOTTOPOSTAAD UN PECULIARE REGIME LEGALE DI CARATTERE PUBBLICISTICO OVVERO DI UNA SOCIETA' PARTECIPATA ASCRIVIBILE AL NOVERO DELLE SOCIETA' in house .
UN COMMISSARIO STRAORDINARIO NOMINATO PRESSO UN CONSORZIO PERCEPISCE L'INDENNITA' PREVISTA PER UN COMMISSARIO STRAORDINARIO ASSEGNATO PRESSO UN COMUNE AVENTE POPOLAZIONE PARI ALLA SOMMA DEGLI ABITANTI DEI COMUNI FACENTI PARTE DEL CONSORZIO.
GLI ARTT. 64 E 65 TUOEL SI APPLICANO AI SOLI CASI TESTUALMENTE MENZIONATI TRA I QUALI NON RISULTA INCOMPATIBILITA' TRA LA POSIZIONE DI CONSIGLIERE COMUNALE E QUELLA DI ASSESSORE IN ENTI LOCALI DIVERSI.
Statuto e regolamento. Quorum. Appare opportuna la revisione delle disposizioni statuarie e regolamentari che disciplinano i quorum e le maggioranze necessarie per il funzionamento del consiglio, al fine del loro corretto adeguamento alle disposizioni di legge che hanno innovato in merito alla riduzione del numero dei componenti del consiglio comunale.
Assessore esterno. Il comma 3 dell’ articolo 47 del dlgs n. 267/2000 stabilisce che nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti gli assessori sono nominati dal sindaco anche al di fuori dei componenti del consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.
NON SUSSISTE INCOMPATIBILITA' PER UN CONSIGLIERE, ASSESSORE DI UN COMUNE CON POPOLAZIONE INFERIORE A 15.000 ABITANTI AD ESSERE NOMINATO ASSESSORE ESTERNO IN ALTRO COMUNE DI PARI POPOLAZIONE.
Nel caso di specie l’adozione di una simile previsione regolamentare risulterebbe necessaria e complementare, all’analoga previsione adottata da codesto comune in sede di regolamentazione del trasporto scolastico, al fine di assicurare senza soluzione di continuità, la vigilanza degli alunni dalla discesa dallo scuolabus spettante all’accompagnatore, e l’ingresso nel giardino della scuola, spettante al soggetto individuato nel predetto regolamento scolastico, anche con profilo di ausiliario.
La funzione della conferenza dei capigruppo, come delineata dallo statuto, non può essere snaturata ad opera della fonte regolamentare a cui lo statuto abbia demandato la disciplina concernente il funzionamento e le specifiche attribuzioni.
ALL'ASSESSORE CHE SOSTITUISCE IL SINDACO SPETTA L'INDENNITA' DI FUNZIONE PARI A QUELLA DEL SINDACO SOLO PER IL PERIODO IN CUI ESERCITA LE FUNZIONI VICARIE, NONCHE' I PERMESSI RELATIVI ALL'ART. 79. RIDETERMINAZIONE DEGLI ONERI CONNESSI IN MATERIA DI STATUS, DA PARTE DELL'ENTE EX ART 136 L.56/2014
ALL'ASSESSORE CHE SARA' INCARICATO DI SOSTITUIRE IL SINDACO, SPETTERA' PER IL SOLO PERIODO IN CUI ESERCITERA' LE FUNZIONI VICARIE L'INDENNITA' PARI A QUELLA SPETTANTE AL SINDACO. NONCHE' I PERMESSI RELATIVI DI CUI ART. 79 - PER LE SPESE DOVRA' FARNE RICHIESTA ALLA AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA CORREDATA DA VALIDA DOCUMENTAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE.
SI CONDIVIDONO LE RECENTI ARGOMENTAZIONI FORMULATE DALLE SEZIONI REGIONALI DI CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI DELLA BASILICATA E DELLA LOMBARDIA IN MERITO ALL'AMBITO APPLICATIVCO DELL'ART. 86, COMMA 2, DEL TUOEL ALLA LUCE ANCHE DEI GENERALI PRINCIPI DI BUON ANDAMENTO E DI CONTENIMENTO DELLA SPESA PUBBLICA - RIMANE NELLA COMPETENZA DEI DIRIGENTI ED AMMINISTRATORI LOCALI, PER LA PARTE DI RISPETTIVA COMPETENZA, L'APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI OPERATIVE AI CASI CONCRETI, CON L'EVENTUALE AUSILIO DEL SEGRETARIO COMUNALE O MEDIANTE LA CONSULENZA DEGLI ISTITUTI PREVIDENZIALI COMPETENTI -
IL NEO ELETTO SINDACO AL MOMENTO DELLA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA, RICOPRIVA LA MEDESIMA CARICA PRESSO ALTRO COMUNE. --SEMBRANO RAVVISABILI I PRESUPPOSTI DI SITUAZIONE DI INELEGGIBILITA' ATTESO CHE IL CANDIDATO NON HA RINUNCIATO ALL'ANALOGO INCARICO ENTRO IL TERMINE PREVISTO DAL COMMA 3 DEL CIATO ART.60 TUOEL. RICHIAMASI ARTT. 69-70 TUOEL
LA VALUTAZIONE IN ORDINE ALLA EVENTUALE SUSSISTENZA DI UNA IPOTESI OSTATIVA ALL'ASSUNZIONE DEL MANDATO ELETTORALE E' RIMESSA AL CONSIGLIO COMUNALE DEL QUALE L'INTERESSATO FA PARTE.
INELEGG. EX ART 60 COMMA 1, N.5 TUOEL PER ASSESSORE PROV.LE CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI QUELL'ENTE. ( E' TITOLARE DELLE DELEGHE IN MATERIA DI AMBIENTE ATO )NEL CASO DI SPECIE L'INTERESSATO NON FA PARTE DI UN ORGANO DEPUTATO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DI CONTROLLO, E' SOLO TITOLARE DI POTERI DI INGERENZA E VIGILANZA SUGLI ENTI CONSORZIATI, QUINDI LIMITATAMENTE A DETERMINATE COMPETENZE.
NON ESSENDO L'INTERESSATO PARTE DI UN ORGANO DEPUTATO A FUNZIONI DI CONTROLLO SUL COMUNE, MA SOLO IN FORZA DI DELEGHE CONFERITE DAL PRESIDENTE DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE, E' TITOLARE DI POTERI DI INGERENZA E VIGILANZA SUGLI ENTI CONSORZIATI AD ESCLUSIVA GARANZIA DELLA CORRETTA EROGAZIONE DEI SERVIZI DI CHE TRATTASI E QUINDI LIMITATAMENTE A DETERMINATE COMPETENZE. ATTESO CHE LA PRESENZA DELLA PROVINCIA IN SENO AGLI ORGANI DELL' A.T.O. E LE CONNESSE FUNZIONI DI VIGILANZA SONO ESPRESSAMENTE PREVISTE DALLA LEGISLAZIONE REGIONALE NON E' RAVVISABILE L'IPOTESI DI INELEGGIBILITA'
L’art. 82 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, stabilisce il diritto degli amministratori alle indennità e gettoni di presenza per l’impegno da essi sostenuto per l’esercizio del mandato, nelle misure dalla stessa previste. La riscossione di detti emolumenti si configura quale diritto soggettivo disponibile, conseguentemente è consentito che gli stessi amministratori possano rinunciare al loro percepimento.
Dalla predetta disposizione discende che l'ente prevede per ciascun esercizio le indennità spettanti agli amministratori e stanzia in bilancio le somme necessarie, erogandole poi mensilmente agli aventi diritto, previa assunzione dei relativi provvedimenti d'impegno e degli ulteriori atti che ne conseguano, e senza bisogno di una specifica richiesta da parte degli interessati. Conseguentemente, la mancanza di stanziamenti riferiti alle predette indennità nei bilanci di previsione dei rispettivi esercizi di competenza costituisce un elemento ostativo per qualsiasi corrispondente (e peraltro inammissibilmente tardiva) assunzione di impegno contabile e per il conseguente pagamento degli emolumenti in discorso.
Stante quanto esposto, in relazione ai quesiti posti si ritiene che il valore derivante dall’applicazione della suddetta percentuale non costituisce un dato statico ed inalterabile nel tempo, bensì un dato dinamico da aggiornare con le somme eventualmente utilizzate per le assunzioni realmente effettuate. Resta inteso che l’eventuale residuo potrà essere utilizzato negli anni successivi.