Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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4 Agosto 2015
Territorio e autonomie locali

L’articolo 52 del dlgs n. 267 /2000 disciplina la procedura per la presentazione della “mozione di sfiducia” nei confronti del sindaco. In ordine al criterio da seguire nel caso in cui il computo dei due quinti dei consiglieri assegnati necessario per la sottoscrizione della mozione di sfiducia assommi ad una cifra decimale, si ritiene che, in mancanza di apposite prescrizioni statutarie o regolamentari, sia legittimamente applicabile il criterio dell’arrotondamento aritmetico, in quanto richiamato espressamente, a vario titolo, in più disposizioni del richiamato decreto legislativo n. 267/00 (cfr. artt. 47, c. 1; 71, co. 8; 73, co.1; 75, co. 8).

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4 Agosto 2015
Territorio e autonomie locali

Mutamento di denominazione di una lista nel corso del mandato elettorale.

Di norma, la modifica della denominazione dei gruppi consiliari - in assenza di una specifica disposizione statutaria o regolamentare, che assimili tale modifica alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare subordinata alle eventuali regole individuate dalle stesse norme - rientra nelle scelte proprie delle formazioni politiche presenti nel consiglio.

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29 Luglio 2015
Finanza locale

La risposta ai quesiti degli enti locali in materia dei revisori dei conti viene rilasciata a mero titolo collaborativo e l'eventuale mancato riscontro non si può configurare come "silenzio assenso".

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29 Luglio 2015
Finanza locale

L'ente può autonomamente fissare il compenso base spettante al revisore sotto il limite massimo previsto in adesione al principio di contenimento della spesa pubblica

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22 Luglio 2015
Territorio e autonomie locali

Nelle unioni di comuni, con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il Presidente della Giunta dell’unione non può rivestire anche la carica di Presidente del Consiglio dell’unione.
Il lavoro e le funzioni svolte dai consiglieri, in seno al Consiglio dell’unione, possono essere coordinate e/o presiedute solo da un soggetto con uguale qualifica.
Le commissioni o gruppi di lavoro “misti”, che lo statuto dell’unione può eventualmente istituire tra consiglieri dell’unione e soggetti ad essa esterni, non possono confondersi con le commissioni consiliari, avendo diversa natura giuridica.
La pubblicazione telematica, prevista dall’art.32 L.69/2009 in sostituzione di quella cartacea all’albo pretorio (art.124 TUEL), è applicabile anche agli atti dell’unione di comuni.

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20 Luglio 2015
Finanza locale

A fronte dei diversi orientamenti giurisprudenziali in materia di riduzione delle indennità, compensi, gettoni, retribuzioni e utilità comunque denominate si ritiene che l'ente possa autonomamente ridurre gli stessi in adesione al principio di contenimento della spesa pubblica.

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20 Luglio 2015
Finanza locale

Il compenso spettante al Revisore dell'Unione fa riferimento alla classe demografica del comune più popoloso ed è omnicomprensivo anche per l'attività che il Revisore dell'Unione presta presso i Comuni associati.

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10 Luglio 2015
Finanza locale

Per la composizione dell'organo di revisione degli enti locali si fa riferimento alla popolazione calcolata al 31 dicembre del penultimo anno precedente comunicata dall'ISTAT

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8 Luglio 2015
Territorio e autonomie locali

Convocazione del consiglio comunale per iniziativa di un quinto dei consiglieri.
La giurisprudenza in materia si è da tempo espressa affermando che, in caso di richiesta di convocazione del consiglio da parte di un quinto dei consiglieri, “ … al presidente del consiglio comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati, mentre non può sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito, impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell’assemblea in nessun caso potrebbe essere posto all’ordine del giorno” (T.A.R. Piemonte, Sez. II, 24 aprile 1996, n.268).

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8 Luglio 2015
Territorio e autonomie locali

le commissioni consiliari previste dall’articolo 38, comma 6 del decreto legislativo n. 267/00, una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dal regolamento comunale con l’unico limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione.
Ciò significa che le forze politiche presenti in consiglio debbano essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto.

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8 Luglio 2015
Finanza locale

Se l'incarico di revisione dell'organo dell'unione è svolto anche per tutti i comuni membri i revisori degli stessi decadono e decade anche il revisore dell'unione nel caso in cui si debba nominare un collegio.

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1 Luglio 2015
Territorio e autonomie locali

Il primo quesito rappresenta che l’art. 17 del CCNL del 6.7.1995 nel disciplinare l’orario di lavoro prevede che lo stesso è di 36 ore settimanali. Il secondo quesito rappresenta che la materia è di competenza del Dipartimento della Funzione Pubblica. Il terzo quesito evidenzia che l’istituto delle ferie è disciplinato dall’art. 18 del richiamato CCNL 6.7.1995. Il quarto e quinto quesito rappresentano, in via generale, che l’art. 4 del Dlgs 368/2001 prevede che il contratto a tempo determinato abbia una durata, comprensiva di rinnovi e proroghe, di 36 mesi. L’ultimo quesito posto, rappresenta in via generale che la spesa sostenuta per l’eventuale assunzione di personale appartenente alle categorie protette non rientra tra le componenti da considerare per la determinazione della spesa di personale ai sensi dell’art. 1 comma 557 della legge 296/2006, come indicato nella sezione quinta, punto 6.3, della deliberazione della Corte dei Conti n. 11/2014.

Parere
1 Luglio 2015
Territorio e autonomie locali

Questo Ministero non può concedere deroghe a disposizioni, quale quella in esame, che prevedono il divieto assoluto di assunzione. Unica deroga è quella introdotta dall’art. 4 del D.L. 78/2015 che, al solo fine di consentire la ricollocazione del personale in soprannumero delle Province. Per completezza di informazione si soggiunge che l’art. 5 del citato Dl 78/2015, concernente misure in materia di polizia provinciale, prevede che fino al completo assorbimento del personale di polizia provinciale è fatto divieto agli enti locali, a pena di nullità delle relative assunzioni, reclutare personale con qualsivoglia tipologia contrattuale per lo svolgimento di funzioni di polizia locale.

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19 Giugno 2015
Territorio e autonomie locali

Commissioni consiliari. Ai sensi dell’art. 38, comma 6 del decreto legislativo n. 267/00, le commissioni consiliari, qualora siano previste dalle fonti di autonomia locale, devono essere costituite nel rispetto del criterio proporzionale nella composizione. Si ritiene che una commissione non possa essere considerata validamente costituita nel caso in cui i componenti di minoranza abbiano eletto un consigliere facente parte della coalizione di governo. Pertanto, le forze politiche presenti in consiglio devono essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse ne sia riprodotto il peso numerico e di voto.

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16 Giugno 2015
Territorio e autonomie locali

Atti di sindacato ispettivo. Mancato rispetto del termine previsto per riscontrare le interpellanze e le interrogazioni dei consiglieri. Si ritiene che, alla luce della giurisprudenza in materia, l’ente, in assenza di disposizioni limitative, non possa esimersi dal fornire risposta alle interpellanze nei tempi previsti, ferma restando l’esigenza di leale collaborazione da parte dei consiglieri comunali, che con eventuali comportamenti non corretti possono provocare disservizi.

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16 Giugno 2015
Territorio e autonomie locali

La richiesta di accesso agli atti del Comune presentata da un cittadino, finalizzata ad estrarre copia di “eventuali denunce per la tassa di smaltimento dei rifiuti” potrebbe trovare un limite nell’articolo 10 del d. lgs. n. 267/2000 che tutela comunque il diritto alla riservatezza delle persone rispetto alla piena accessibilità degli atti del Comune. Tuttavia, l’accesso, motivato dalla eventualità di una difesa giudiziale, non può essere negato, ai sensi dell’art. 24 comma 7 della legge n. 241/1990 e ad esso non può opporsi il controinteressato (al quale va comunicata l'esistenza dell'istanza, ex art. 3, del d.P.R. n. 184/2006) nemmeno ricorrendo all'esigenza di tutela della privacy che risulta comunque recessiva rispetto a quella giudiziaria (Consiglio di Stato - Sezione Quarta n. 02402 del 12/05/2014).

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16 Giugno 2015
Territorio e autonomie locali

Esercizio del diritto di accesso dei consiglieri ex art. 43 del dlgs n. 267/2000 finalizzato a conoscere le posizioni tributarie di alcuni ex amministratori. Alla luce del parere in data 11 gennaio 2011 della Commissione per l’Accesso ai documenti amministrativi “indipendentemente dall'inclusione della divulgazione dei contribuenti morosi fra i casi soggetti al segreto, gli Uffici comunali non possano limitare in alcun caso il diritto di accesso del consigliere comunale, ancorché possa sussistere il pericolo della divulgazione di dati di cui il medesimo entri in possesso”. Ai sensi dell’art. 66 del d. lgs. n. 196/2003 la materia tributaria è considerata di rilevante interesse pubblico ai sensi degli artt. 20 e 21 dello stesso decreto legislativo, e, dunque, soggetta a pubblicità nelle forme e nei limiti previsti dalle medesime disposizioni.

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11 Giugno 2015
Territorio e autonomie locali

Stante quanto sopra, relativamente al caso di specie, si ritiene che codesto Ente, nelle more delle definizione delle suddette procedure, non possa procedere alla stabilizzazione di cui trattasi, non essendosi, peraltro, verificate, nell’anno 2014, cessazioni di personale.

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19 Maggio 2015
Territorio e autonomie locali

L’esistenza dei gruppi consiliari non è espressamente prevista dalla legge, ma si desume implicitamente da quelle disposizioni normative che contemplano diritti e prerogative in capo ai gruppi o ai capigruppo (art. 38, comma 3, art. 39, comma 4 e art. 125 del decreto legislativo n. 267/00). La materia, pertanto, è regolata da apposite norme statutarie e regolamentari, adottate dai singoli enti locali nell’ambito dell’autonomia organizzativa dei consigli, riconosciuta dall’art. 38 del citato T.U.O.E.L.. In assenza di disposizioni che escludano espressamente la possibilità di istituire il gruppo misto anche con la partecipazione di un unico componente, si potrebbe accedere ad un’interpretazione delle fonti di autonomia locale orientata alla valorizzazione dei diritti dei singoli di poter aderire ad un gruppo consiliare.

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28 Aprile 2015
Territorio e autonomie locali

deleghe ai consiglieri. nell'ambito dell'autonomia statutaria dell'ente locale, sancita dall'art. 6 del decreto legislativo n. 267/00, è ammissibile la disciplina di deleghe interorganiche, purché il contenuto delle stesse sia coerente con la funzione istituzionale dell'organo cui si riferisce. il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici