Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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29 Luglio 2016
Finanza locale

Non è valido il rinnovo dell'incarico del revisore in scadenza effettuato sulla base di un'errata interpretazione della norma

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28 Luglio 2016
Finanza locale

Entro il termine ultimo per la presentazione della domanda di iscrizione all'elenco il soggetto deve risultare iscritto agli albi professionali da almeno 2 anni

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27 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Quorum necessario per la validità delle sedute consiliari di seconda convocazione. In ordine alla problematica concernente la difficoltà dei consiglieri di minoranza di poter esercitare il proprio mandato elettivo, a causa del ripetersi delle assenze della maggioranza e alla conseguente mancanza del numero legale previsto per la validità delle sedute del consiglio, si richiamano le osservazioni del T.A.R. Sicilia, Catania, sez. I 18/7/2006, n. 1181, in tema di c.d. "ostruzionismo di maggioranza". Nella citata pronuncia viene ritenuto che il comportamento preordinato al conseguimento della mancanza del numero legale delle assemblee rappresentative costituisce una inammissibile prevaricazione della maggioranza nei confronti delle minoranze, alle quali viene impedito di esercitare il proprio ruolo di opposizione e quindi l'esercizio di un diritto politico costituzionalmente garantito. Secondo il T.A.R. citato, l’art. 49 della Costituzione preclude ai partiti politici e ai loro rappresentanti “…qualunque opera non solo di aperto sabotaggio ma anche di subdola, lenta e surrettizia erosione delle istituzioni democratiche…”.

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27 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

In materia di composizione della Commissione edilizia comunale, sulla base della giurisprudenza consolidata che trova il supporto normativo anche nell’art. 53, comma 23, della legge 388/2000 e nella legge costituzionale n. 3/2001, recante la riforma del titolo V della Costituzione che attribuisce potestà regolamentare ai Comuni circa la disciplina della organizzazione e delle funzioni proprie, ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti è applicabile la suddetta disciplina derogatoria qualora l'ente adotti preventivamente disposizioni regolamentari che affidino espressamente ad un componente della giunta (nella specie, il sindaco) la responsabilità dell’ufficio tecnico preposto alla gestione del settore edilizio.

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27 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Il sindaco è “membro del consiglio comunale” e, anche alla luce della sentenza n. 44/1997 della Corte Costituzionale è compartecipe a pieno titolo delle relative funzioni.

E’ fermo il principio generale che, nelle ipotesi in cui l'ordinamento non ha inteso annoverare il sindaco o il presidente della provincia, nel quorum richiesto per la validità delle sedute, lo ha indicato espressamente usando la formula “senza computare a tal fine il sindaco ed il presidente della provincia”.

La presentazione di mozioni è prevista dall’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00, che al comma 3, demanda allo statuto ed al regolamento la disciplina concernente le modalità di presentazione degli atti di sindacato ispettivo e le relative risposte.

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27 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Il sindaco è “membro del consiglio comunale” e, anche alla luce della sentenza n. 44/1997 della Corte Costituzionale è compartecipe a pieno titolo delle relative funzioni.

E’ fermo il principio generale che, nelle ipotesi in cui l'ordinamento non ha inteso annoverare il sindaco o il presidente della provincia, nel quorum richiesto per la validità delle sedute, lo ha indicato espressamente usando la formula “senza computare a tal fine il sindaco ed il presidente della provincia”.

La presentazione di mozioni è prevista dall’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00, che al comma 3, demanda allo statuto ed al regolamento la disciplina concernente le modalità di presentazione degli atti di sindacato ispettivo e le relative risposte.

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15 Luglio 2016
Finanza locale

La funzione di presidente del collegio dei revisori è affidata al componente che risulti avere un maggior numero di incarichi. I componenti dell'organo di revisione non possono svolgere l'incarico per più di due volte nello stesso ente locale

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13 Luglio 2016
Finanza locale

Il revisore è revocabile solo per inadempienza ed in particolare per la mancata presentazione della relazione alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto sempreché possa essere data dimostrazione dell'inadempienza.

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11 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

La disciplina dell’uso della fascia tricolore è legata alla natura delle funzioni del sindaco quale capo dell’Amministrazione comunale ed ufficiale di Governo. Allorquando il sindaco sia assente o impedito temporaneamente ai sensi dell’art. 53, c. 2 del T.U.O.E.L., spetta solo al vice sindaco fregiarsene. Pertanto l’uso del tricolore, anche per delega dello stesso sindaco, da parte di altri soggetti, seppur incardinati nell’Amministrazione comunale o facenti parte di Organismi o Enti a cui partecipino gli Enti locali con propri rappresentanti, non è in linea con il dettato normativo.

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7 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Quorum strutturale per la validità delle sedute del consiglio comunale. In caso di contrasto tra la previsione statutaria e la normativa regolamentare, si ritiene che, seguendo la gerarchia delle fonti, conformemente anche all’articolo 7 del citato decreto legislativo che disciplina l’adozione dei regolamenti comunali “nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto” (cfr. sentenza T.A.R. Lombardia, Brescia, n. 2625 del 28 dicembre 2009, T.A.R. Lazio, n. 497 del 2011) la citata disposizione regolamentare dovrebbe essere disapplicata, prevalendo la norma statutaria. Al fine di comporre la discrasia evidenziata, si ritiene opportuno un intervento correttivo volto ad armonizzare le previsioni recate dalle richiamate fonti di autonomia locale.

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6 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 39 del dlgs 267/2000, il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, “in un termine non superiore ai venti giorni”, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste. La norma sembra configurare un obbligo del Presidente del consiglio comunale di procedere alla convocazione dell'organo assembleare per la trattazione da parte del Consiglio delle questioni richieste, senza alcun riferimento alla necessaria adozione di determinazioni da parte del consiglio stesso. La dizione legislativa che parla di “questioni” e non di deliberazioni o di atti fondamentali, conforta nel ritenere che la trattazione di argomenti non rientranti nella previsione del citato comma 2, dell’art. 42, non debba necessariamente essere subordinata alla successiva adozione di provvedimenti da parte del consiglio comunale.Per le considerazioni suesposte, si ritiene che la richiesta di convocazione del consiglio ex art 39, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 finalizzata all’esame degli atti di sindacato ispettivo non configuri un utilizzo distorto della disposizione in parola, dettata dal legislatore a tutela delle minoranze consiliari.

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6 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Per i comuni di fascia demografica inferiore ai 3.000 abitanti trovano applicazione le disposizioni contenute negli articoli 6, comma 3, e 46, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 e nella legge n. 215/12 che, recependo i principi sulle pari opportunità dettati dall’art. 51 della Costituzione, dall’art. 1 del decreto legislativo dell’11 aprile 2006, n. 198 (Codice delle pari opportunità) e dall’art. 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, (con valore non meramente programmatico, ma precettivo) rendono effettiva la partecipazione di entrambi i sessi in condizioni di pari opportunità, alla vita istituzionale degli enti territoriali. Rimanendo ferma la necessità dell’adeguamento statutario da parte dell’Ente interessato, le predette disposizioni sulla parità di genere risultano, peraltro, immediatamente applicabili anche in carenza di una espressa previsione statutaria.

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6 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Quorum: Nei comuni aventi una popolazione superiore ai 15000 abitanti, in occasione della seduta consiliare con la quale si procede alla convalida della elezione di un consigliere comunale chiamato a subentrare ad un consigliere divenuto assessore, il consigliere subentrante deve essere computato al fine della determinazione del quorum strutturale necessario per la validità della seduta consiliare.

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6 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

I gruppi consiliari. Qualora le fonti di autonomia locale non prevedano specifiche disposizioni relative all’ipotesi della espulsione di un consigliere dal proprio gruppo di appartenenza originario, è auspicabile da parte del consiglio comunale la valutazione dell’opportunità di regolamentare anche tale fattispecie.

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5 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

l’art. 38, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 demanda al regolamento comunale, “..nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto”, la determinazione del “numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute”, con il limite che detto numero non può, in ogni caso, scendere sotto la soglia del “terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia”. La norma regolamentare che disciplina le sedute deliberanti, legittimamente abbia individuato una soglia minima di presenza che mantenendosi al di sopra di un terzo previsto dalla legge ha escluso, comunque dal computo il sindaco. Del resto la facoltà di esclusione del sindaco dal computo sarebbe divenuta un obbligo qualora si fosse optato per il numero minimo di un terzo.

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5 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Potere sostitutivo di cui all’art. 39, comma 5, e sedute di seconda convocazione. La formulazione letterale dell’art. 39, comma 2, del citato T.U.O.E.L. lascia desumere che, nell’arco temporale di venti giorni, decorrenti dalla presentazione della richiesta, debbano svolgersi tanto la convocazione che la materiale seduta consiliare finalizzata alla discussione degli argomenti proposti dal quinto dei consiglieri.

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5 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Gruppi consiliari. Il cambio di denominazione di un gruppo consiliare, in assenza di una specifica disposizione statutaria o regolamentare, appare rientrare nelle scelte proprie delle formazioni politiche presenti nel consiglio che sono in genere da ritenersi ammissibili.

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5 Luglio 2016
Territorio e autonomie locali

Legge n. 56/2014. Comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti. Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 406/2016, ha osservato che l’effettiva impossibilità di assicurare nella composizione della giunta comunale la presenza dei due generi nella misura stabilita dalla legge deve essere “adeguatamente provata”.

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4 Luglio 2016
Finanza locale

L'incompatibilità del revisore dipendente dello stesso ente si riferisce a coloro che risultano essere dipendenti dell'ente locale e non anche a coloro che hanno rivestito tale qualifica nel biennio precedente

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17 Giugno 2016
Territorio e autonomie locali

Seduta di “seconda convocazione”.

Qualora il regolamento non rechi una disciplina specifica circa i tempi di consegna degli avvisi di seconda convocazione, nel senso che non emerge l’obbligatorietà della contestualità dell’avviso di convocazione sia in prima che in seconda seduta, si ritiene che la soluzione possa essere tratta dal contenuto della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo – L’Aquila n. 998/2003, con la quale è stato osservato che pur in presenza di una irregolarità formale (il regolamento, nel caso specifico, disponeva che l’avviso doveva prevedere entrambe le date) non si sarebbe potuta inficiare la deliberazione adottata, poiché la seduta contestata, proprio per la sua natura di “seconda convocazione”, si configura come “eventuale”, la cui necessità si concretizza solo successivamente, per cui la previsione della stessa nonché la data in cui deve essere tenuta, possono essere stabiliti successivamente.