Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

In evidenza

parere
parere
parere
parere

La raccolta

Area tematica

Categoria

Data

Reset

Parere
30 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

LA LEGGE PRECLUDE A CHI RICOPRE LE CARICHE DI CONSIGLIERE COMUNALE E PROVINCIALE LA POSSIBILITA' DI PERCEPIRE I GETTONI DI PRESENZA PER ENTRAMBE LE CARICHE.

Parere
30 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Il d.l. 31/05/10, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 30/07/10, n. 122 ha stabilito che chi è eletto o nominato in organi appartenenti a diversi livelli di governo non può comunque ricevere più di un emolumento, comunque denominato, a sua scelta, estendendo il divieto di cumulo originariamente contemplato solo tra due diverse indennità di funzione. L’amministratore interessato dovrà optare per uno dei due emolumenti.

Parere
28 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

A decorrere dal 1.1.2011 il novellato comma 7 dell’art. 76 pone il divieto di procedere alle assunzioni per enti per i quali l’incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti. I restanti enti ai sensi del comma 7 possono assumere nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazione dell’anno precedente. La norma per le predette amministrazioni introduce un vincolo alle assunzioni a tempo indeterminato. Problematica affrontata dalla Corte dei Conti con parere 955 del 21.9.2010.

Parere
23 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Questione della nomina degli amministratori di una società interamente partecipata da un comune – Rapporto tra decreto sindacale di designazione diretta degli amministratori ai sensi dell’art. 2449 c.c. e delibera assembleare adottata successivamente.
Nel caso esaminato, anche alla luce delle norme recate dallo statuto societario che fanno salva l’applicazione dell’art. 2449 c.c., è possibile affermare che la nomina diretta ha valenza ed efficacia autonoma, a prescindere da una successiva delibera dell’assemblea, di ratifica o presa d’atto della stessa.
Data l’intervenuta vigenza, dopo l’emanazione del provvedimento di nomina del sindaco ma prima dell’adozione della suddetta delibera dell’Assemblea, del D.P.R. n. 168 del 7.09.2010, recante il Regolamento in materia di servizi pubblici locali, di attuazione dell’’art. 23 bis, legge n. 133/2008, il sindaco, potrebbe in astratto valutare l’esercizio del potere di revoca previsto dallo stesso statuto societario nei confronti degli amministratori dallo stesso nominati direttamente.

Parere
16 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Personale settore anagrafico mai stato destinatario di provvedimento di incarico per specifiche responsabilità. E’ stato chiesto se l’emanazione da parte del responsabile di posizione organizzativa di un provvedimento di attribuzione, ora per allora, di specifica responsabilità sia da ritenersi possibile e legittimo. A norma del medesimo art.7, comma 1, spetta alla contrattazione decentrata stabilire le modalità di verifica del permanere delle condizioni che hanno determinato l’attribuzione dei predetti compensi.

Parere
16 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Il CCNL 22.2.2010 del personale dirigente del comparto regioni autonomie locali si applica, per espressa previsione contenuta nell’art. 1, a tutto il personale con qualifica dirigenziale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Parere
13 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Dall’1.1.2011 il comma 7 dell’art. 76 pone il divieto di procedere alle assunzioni per gli enti nei quali l’incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti. I restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente. La norma introduce, per i predetti enti, un preciso vincolo alle assunzioni a tempo indeterminato. Come rilevato dalla Corte dei Conti anche per enti di minori dimensioni la spesa complessiva di personale non deve essere pari o superiore al 40% della spesa corrente.

Parere
10 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Massima: Richiesta intesa ad ottenere una deroga alla disciplina contenuta nell’art. 14,comma 9, legge 122/2010. In particolare se sia possibile procedere, solo ed esclusivamente, ad assunzioni di personale di polizia municipale derogando al limite del 20%, stabilito da detta normativa. Relativamente alla richiesta avanzata non risulta possibile, anche in assenza di una spesa di personale pari o superiore al 40% delle spese correnti, derogare al suddetto limite del 20% fissato dal novellato comma 7 del’art.76.

Parere
10 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

La legge finanziaria 2007, all’art. 1, comma. 719, confermando l’indennità di fine mandato prevista dal D.M. 119/2000, viene a specificare che la stessa spetta solo nel caso in cui il mandato elettivo abbia avuto una durata superiore a trenta mesi, tempo che non è stato superato nella fattispecie. Pertanto, all’amministratore in questione non può riconoscersi la legittimazione a percepire tale emolumento.

Parere
10 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Considerato che l’art. 31 del decreto legislativo n. 267/2000, disciplinante i consorzi degli enti locali, è compreso nel Capo V del titolo II del medesimo decreto, dedicato alle forme associative, si ritiene che il divieto operato dall'art. 5, comma 7, del D.L.n. 78/2010 riguardi in generale anche i componenti degli organi dei consorzi fra enti locali.

Parere
4 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Il requisito della contemporaneità della presentazione delle dimissioni con atti separati è soddisfatto dalla presentazione “contestuale” nel tempo, cioè avvenuta nello stesso momento giuridicamente inteso, ossia con protocolli caratterizzati dalla stretta sequenza numerica. La reiterazione dell’operazione di protocollazione non solo non altera la ritualità della procedura di presentazione delle dimissioni, bensì vale a confermare ulteriormente che l’unico scopo cui tendono le dimissioni è quello di pervenire allo scioglimento del consiglio comunale.
Pertanto, la volontà dissolutoria manifestata dalla maggioranza dei consiglieri e reiterata nella protocollazione successiva, configura il presupposto per lo scioglimento ai sensi dell’art.141, comma 1, lettera b), n.3 del d.lgs. 267/2000.

Parere
4 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

L’art. 63, comma 1, n. 1 del decreto legislativo n. 267/2000 stabilisce che non può ricoprire cariche elettive locali l’amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o coordinamento di ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza, in cui vi sia almeno il 20% di partecipazione da parte del comune. Pertanto, si ritiene che nell’eventualità che la quota di partecipazione del comune sia inferiore alla citata quota, non si configuri per l’amministratore in questione l’ipotesi di incompatibilità prevista dal citato art. 63.

Parere
4 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

La giurisprudenza ha escluso dall’ipotesi dell’ineleggibilità prevista dall' art. 60, comma 1, n.7 del TUOEL la sola ipotesi del lavoro autonomo e del lavoratore che non espleti attività lavorativa a favore del Comune in virtù di un contratto di fornitura di lavoro, in quanto al servizio esclusivo di una impresa esterna, esclusiva titolare del potere disciplinare.
Nella fattispecie, il consigliere comunale è stato assegnato all’amministrazione di appartenenza ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 468/1997, che revisiona la disciplina sui lavori socialmente utili, a norma dell’art. 22 della legge n. 196/1997.
Il successivo art. 8 del citato decreto legislativo prevede che l’utilizzazione dei lavoratori nelle attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva non determina in alcun caso l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento e dalle liste di mobilità.
Anche l’articolo 4 del decreto legislativo n. 81 del 28 febbraio 2000 ha previsto espressamente che l’utilizzo nelle attività socialmente utili o di pubblica utilità, indicate nell’art. 3 del medesimo decreto legislativo, non determina l’instaurazione di un tipico rapporto di lavoro.
Pertanto, si ritiene che nel caso in questione non ricorra l’ipotesi di ineleggibilità di cui al citato art. 60, comma 1, n. 7 del decreto legislativo n. 267/2000.

Parere
2 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 30, comma 2 bis del Dlgs 165/2001, all’atto dell’inquadramento risulta che il dipendente è stato giustamente inquadrato nella categoria D, relativa al posto disponibile, mantenendogli la posizione economica di provenienza D3. Come chiarito dall'Aran con nota del 2.12.2010 n. 0011172, che l’attuazione della mobilità volontaria fra enti ed amministrazioni, anche di diverso comparto, ai sensi dell'art. 30 Dlgs n. 165/2001, richiede espressamente che si tratti di dipendenti in possesso della stessa qualifica connessa al posto vacante dell'organico da ricoprire presso l'amministrazione di destinazione.

Parere
25 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

L'accordo sottoscritto in sede di Conferenza Stato città prevede che agli amministratori degli enti locali che, in ragione del proprio mandato, si rechino fuori dal capoluogo del comune ove ha sede l’ente presso cui svolgono le funzioni pubbliche, viene riconosciuto, nelle more dell’adozione del nuovo decreto interministeriale, un rimborso delle spese di soggiorno che non può superare l’80% degli importi indicati nel decreto interministeriale del 12 febbraio 2009, importi che non possono essere considerati come rimborsi forfetari, comunque spettanti, ma come tetto massimo di spesa non superabile. Viene previsto inoltre che, fermo restando il suddetto limite, il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno non possa comunque superare gli importi stabiliti dal c.c.n.l. del personale dirigente del comparto regioni - autonomie locali.

Parere
23 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

Qualora un ente con popolazione inferiore a 15.000 abitanti abbia modificato il proprio statuto prevedendo la figura del Presidente del Consiglio comunale, si ritiene che l’elezione di tale figura debba intervenire successivamente al rinnovo degli organi attualmente in carica.

Parere
16 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

Corretta applicazione art. 107 del D.L.gs n. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni. Non conformità all'art. 70, comma 6 D.L.gs 165/2001 e successive modifiche e ntegrazioni, del regolamento che prevede la presenza di autonoleggio con conducente di membri appartenenti all'organo politico.

Parere
16 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

MASSIMA: deliberazione n. 10 del 31 marzo-29 aprile 2010, emanata dalla Corte dei Conti, Sez Autonomie per una corretta applicazione disposizioni emanate dal D.Lgs 150/2009 in materia di progressione di carriera. La progressione fra aree avviene tramite concorso pubblico, possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, con titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti non superiore al 50% di quelli messi a concorso.

Parere
16 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

:Rimborso spese legali sostenute da un responsabile dell’ufficio tecnico, ex art. 28 CCNL del 14.9.2000, in un giudizio innanzi alla Corte dei Conti, in relazione ad un incidente occorso a terzi, concluso con assoluzione piena. Per i giudizi di responsabilità contabile fare riferimento al comma 2 bis dell’art. 3 del D.L. n. 543 del 1996, introdotto dalla legge di conversione n. 639 del 1996 e interpretato dall’art. 10 bis della legge n. 248/2005. La citata normativa subordina il rimborso al definitivo proscioglimento.

Parere
12 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

l’ente competente a sostenere gli oneri derivanti dal ricovero di persone in stato di disagio e dei figli minori ospitati in struttura residenziale o affidati a famiglie è quello nel quale gli interessati o, nel caso di minori, i genitori esercenti la patria potestà o il tutore hanno la residenza al momento in cui la prestazione assistenziale ha avuto inizio, a nulla rilevando i successivi cambiamenti di residenza dei genitori