Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
Si deve procedere all'estrazione del revisore del comune che fa parte dell'unione se dopo il periodo di prorogatio l'Unione non è ancora costituita.
E' RAVVISABILE LA PROSPETTATA SITUAZIONE DI INCOMPATIBILITA' FINTANTOCHE' PERDURA LA PARTECIPAZIONE DELL'INTERESSATO ALL'APPALTO.
I revisori sono scelti mediante estrazione a sorte dall'elenco senza la possibilità di rinnovo
Quorum strutturale. L’art. 38, c. 2 del T.U.O.E.L. n. 267/2000 demanda al regolamento comunale, “..nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto” la determinazione del “numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute”, con il limite che detto numero non può, in ogni caso, scendere sotto la soglia del “terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia”; quest’ultimo assunto deve essere inteso nel senso che, limitatamente al computo del “terzo” dei consiglieri, il sindaco deve essere escluso.
Quorum strutturale. Contrasto tra previsione statutaria e regolamentare. Seguendo la gerarchia delle fonti, conformemente anche all’articolo 7 del decreto legislativo n. 267/00, che disciplina l’adozione dei regolamenti comunali “nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto” (cfr. sentenza TAR Lombardia, Brescia, n. 2625 del 28 dicembre 2009, TAR Lazio, n. 497 del 2011) la citata disposizione regolamentare dovrebbe essere disapplicata, prevalendo la norma statutaria.
Quorum strutturale
In base all’enunciato della sentenza del Consiglio di Stato n. 640/06 del 17.02.2006 il numero di consiglieri assegnati per legge all’Ente si differenzia dal numero di consiglieri effettivamente in carica. La sopravvivenza dell’organo assembleare è consentita dalla legge (articolo 141, comma 1, lett. b) n. 4) del d. lgs. n. 267/2000), fino alla permanenza di metà dei componenti del consiglio (per impossibilità di surroga).
Deposito atti concernenti l’o.d.g. del consiglio comunale. in carenza di specifica disposizioni regolamentari e nelle more della loro adozione, si ritiene che il deposito della documentazione per la presa visione dei consiglieri, debba avvenire contestualmente alla notifica dell’avviso di convocazione.
La liquidazione di un importo per missioni e rimborso spese richiesto dal revisore superiore al 50 per cento del compenso annuo è possibile soltanto se riferito a periodo antecedente il 24 giugno 2014, data di entrata in vigore del D.L. n.66 del 2014
ALL'ASSESSORE CHE SARA' INCARICATO DI SOSTITUIRE IL SINDACO, SPETTERA' PER IL SOLO PERIODO IN CUI ESERCITERA' LE FUNZIONI VICARIE L'INDENNITA' DI FUNZIONE PARI A QUELLA SPETTANTE AL SINDACO, NONCHE' I PERMESSI RELATIVI DI CUI ALL'ART. 79 TUOEL.
Il procedimento di contestazione che il consiglio comunale promuove nei confronti di un amministratore locale che si trova in una presunta situazione di incompatibilità deve essere disposto indipendentemente dall’eventuale avvio dell’azione popolare prevista dall’art. 70 del decreto legislativo n. 267/2000, strumento questo di diversa natura, che si colloca su un piano di autonomia rispetto all’eventuale procedimento amministrativo di cui sopra.
I COMMI 1 3 3 DELL'ART. 79 TUOEL, DISPONE CHE I CONSIGLIERI COMUNALI OVVERO I MEMBRI DELLE CONFERENZE DEI CAPOGRUPPO CONSILIAIR HANNO DIRITTO AD ASSENTARSI PER LA PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI PER L'EFFETTIVA DURATA DELLE STESSE E, TALE DIRITTO COMPRENDE IL TEMPO NECESSARIO PER RAGGIUNGERE IL LUOGO DI RIUNIONE E RIENTRARE AL POSTO DI LAVORO. ATTESTAZIONE DEI PERMESSI
Surroga consigliere primo dei non eletti. Ai sensi del citato art. 64, comma 2, è previsto che, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, “qualora un consigliere comunale o provinciale assuma la carica di assessore nella rispettiva giunta, cessa dalla carica di consigliere all’atto dell’accettazione della nomina, ed al suo posto subentra il primo dei non eletti.” Alla luce delle argomentazioni fornite dal Consiglio di Stato, Sezione Prima, nel parere n. 2755 del 13 luglio 2005, reso in ordine all’art. 64 del decreto legislativo n. 267/00, a suo tempo diramato da questo Dipartimento con circolare n. 5 del 13 settembre 2005, è stato evidenziato che, per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, la cessazione dalla carica di consigliere costituisce un effetto legale automatico, cui segue, sempre ex lege, la sostituzione del consigliere nominato assessore con il consigliere risultato primo dei non eletti nella medesima lista.
Lo svolgimento di qualsiasi incarico di natura elettiva (a prescindere dalla percezione di un emolumento per lo stesso) determina l'applicazione del vincolo di finanza pubblica introdotto dall'articolo 5, comma 5, del D.L. 31 maggio 2010, n.78, e preclude pertanto la possibilità di percepire compensi anche nel caso in cui l'incaricato abbia rinunciato ad ogni emolumento alla carica elettiva
Imputazione dei costi relativi al recupero della salma di persona deceduta a seguito di un incidente stradale. In caso di decesso su pubblica via, quando il recupero ed il trasporto avvengano per ordine dell’Autorità giudiziaria, il Comune ove è avvenuto il decesso dovrebbe curare gratuitamente il servizio di trasporto fino al locale che l’Ente medesimo a priori abbia già individuato come deposito di osservazione o obitorio. Tuttavia, solo qualora l’Autorità giudiziaria disponga “accertamenti”, le relative spese possono considerarsi come spese di giustizia da imputare alla stessa Autorità.
Gruppi consiliari. L’articolo 73 del decreto legislativo n. 267/000, che disciplina l’elezione del consiglio nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, al comma 11 prevede, dopo il riparto dei seggi tra le varie liste, che il primo seggio venga assegnato al candidato sindaco non eletto, e, in caso di collegamento tra più liste, tale seggio si detrae dai seggi complessivamente attribuiti al gruppo di liste collegate. Il candidato sindaco non eletto fa parte del consiglio non come esponente di una lista, ma in qualità di maggior rappresentante della coalizione nella sua interezza.
Diritto di accesso dei consiglieri comunali. L’art. 2, commi 9 bis e seguenti della legge n. 241/1990, come modificato dall’art. 1 del d.l. n. 5/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 35/2012 non si applica per le ipotesi di accesso del consigliere, previste, invece, dall’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00.
Presidente consiglio comunale. L’articolo 39 del decreto legislativo n. 267/00, al comma 1, prevedendo la possibilità anche per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti di istituire la figura del presidente del consiglio, dispone che a questi sono attribuiti, tra gli altri, i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del consiglio. Nulla dispone in ordine ad eventuali affievolimenti dei diritti connessi allo status di consigliere comunale come disciplinati,
in particolare, dall’art. 43 dello stesso decreto legislativo n. 267/00, che, dunque vengono mantenuti anche in capo al consigliere-presidente.
Il “diritto di accesso” ed il “diritto di informazione” dei consiglieri comunali nei confronti della P.A., trovano la loro disciplina specifica nell’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00 il quale riconosce il “diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso,utili all’espletamento del proprio mandato”. Qualora si tratti di esibire documentazione complessa e voluminosa, si ritiene legittimo il rilascio di supporti informatici (CD o DVD) al consigliere, o la trasmissione mediante posta elettronica, in luogo delle copie cartacee.
Commissioni consiliari. In base a quanto disposto dall’art. 38, comma 6, del T.U.O.E.L., anche le commissioni consiliari, una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dall’apposito regolamento comunale con l’inderogabile limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione. Ciò significa che le forze politiche presenti in consiglio devono essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse ne sia riprodotto il peso numerico e di voto.Il legislatore non precisa come debba essere applicato il surriferito criterio di proporzionalità. E’ da ritenersi che spetti al regolamento, cui sono demandate la determinazione dei poteri delle commissioni, nonché la disciplina dell’organizzazione e delle forme di pubblicità dei lavori, stabilire i meccanismi idonei a garantirne il rispetto.
La materia dei “gruppi consiliari” è interamente demandata allo statuto ed al regolamento sul funzionamento del consiglio, si rappresenta che è in tale ambito che devono trovare adeguata soluzione le relative problematiche applicative, posto che, diversamente, sarebbero necessarie modifiche ed integrazioni a dette fonti di disciplina locale.