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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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12 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

L’articolo 4 del decreto legislativo n. 81 del 28 febbraio 2000 ha previsto espressamente che l’utilizzo nelle attività socialmente utili o di pubblica utilità, non determina l’instaurazione di un tipico rapporto di lavoro, interpretazione recepita dalla costante giurisprudenza. La Corte di Cassazione, s.u. civ., con sentenza del 22 febbraio 2005, n. 3508 ha ritenuto che il rapporto intercorrente tra un lavoratore di pubblica utilità e la P.A. non ha natura di lavoro subordinato. Tra l’Ente ed il lavoratore viene a sussistere unicamente un rapporto c.d. di “utilizzazione”, evidenziato nella fattispecie dall’art. 1 del Disciplinare regionale, laddove viene espressamente previsto che “ ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. 468/2000, l’utilizzazione dei soggetti individuati all’art. 3 della L.R. 4/2001, non determina in alcun caso l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento e dalle liste di mobilità”. Nel caso di specie non si ravvisa la sussistenza della prospettata causa di ineleggibilità dettata dall’art 60, comma 1, n. 7 del decreto legislativo n. 267/2000.

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12 Maggio 2011
Territorio e autonomie locali

NON BASTA LA PURA E SEMPLICE CONSTATAZIONE DELL'ESISTENZA DI UN PROCEDIMENTO CIVILE O AMM.VO NEL QUALE RISULTINO COINVOLTI, ATTIVAMENTE O PASSIVAMENTE, L'ELETTO O L'ENTE, MA OCCORRE UNA CONCRETA CONTRAPPOSIZIONE DI PARTI, OVVERO UNA REALE SITUAZIONE DI CONFLITTO PER IL VERIFICARSI DELLA INCOMPATIBILITA' L'ART 69 TUOEL, ATTRIBUISCE AL CONSIGLIO COMUNALE L'ESAME DELLE CAUSE OSTATIVE ALL'ESPLETAMENTO DEL MANDATO.

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20 Aprile 2011
Territorio e autonomie locali

Una causa di incompatibilità potrebbe configurarsi in base all’art.63, comma 1, n.1 del T.U.O.E.L., qualora risulti che la società riceva in via continuativa la sovvenzione, purchè quest’ultima sia in tutto o in parte facoltativa e la parte facoltativa superi nell’anno il dieci per cento del totale delle entrate della società.Un'altra causa potrebbe configuarsi in base all’ipotesi di cui al n.2 del comma 1 del citato art.63, qualora risulti dall’analisi dell’eventuale convenzione stipulata con il Comune, che la società “ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi nell’interesse del Comune”, ovvero che si tratti di impresa volta al profitto di privati, sovvenzionata dal Comune in modo continuativo, qualora la sovvenzione non sia dovuta in forza di una legge dello Stato o della regione.

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20 Aprile 2011
Territorio e autonomie locali
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19 Aprile 2011
Territorio e autonomie locali

Il professionista cui sia conferito, dal Comune presso il quale svolge il proprio mandato di consigliere, l’incarico di progettista di opere pubbliche, viene a trovarsi in una specifica situazione di incompatibilità di interessi risultante dalla contestuale e contraddittoria coincidenza in quanto eletto alla carica di consigliere comunale, delle posizioni di «controllato» (quale professionista, i progetti redatti dal quale essendo assoggettati all’adozione e all’approvazione del consiglio comunale) e «controllore» (quale consigliere comunale chiamato a concorrere alla deliberazione di adozione ed approvazione dei progetti dal medesimo elaborati).

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12 Aprile 2011
Territorio e autonomie locali

NON SUSSISTE LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA' DI CUI ALL'ART 63 COMMA 1, N.4 TUOEL QUANDO L'AMMINISTRATORE NON E' PARTE PROCESSUALE NEL GIUDIZIO CON IL COMUNE, MA LO E' LA SOCIETA' DI CUI IL CONSIGLIERE COMUNALE E' RAPPRESENTANTE LEGALE.

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12 Aprile 2011
Territorio e autonomie locali

Il Consiglio di Stato ha precisato che le dimissioni, quale “atto di natura politica, … richiedono … la consapevole ed inequivocabile volontà da parte del singolo consigliere di rassegnare il mandato conferitogli dagli elettori” (Consiglio di Stato, Sez. I, pareri n. 4269 dell’11 dicembre 2002 e n. 3049 del 10 ottobre 2002).

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8 Aprile 2011
Territorio e autonomie locali

LA RINUNCIA AL RICORSO NEL RICORSO AMM.VO, NON NECESSITA DELL'ACCETTAZIONE DELLA CONTROPARTE, MA NON PUO' ESSERE SOTTOPOSTA A CONDIZIONI E UNA VOLTA ESPRESSA E PORTATA A CONOSCENZA DELLE CONTROPARTI NELLE FORME DI RITO, NON PUO' ESSERE REVOCATA.

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21 Marzo 2011
Territorio e autonomie locali

A SEGUITO DELL'EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE INELEGGIBILITA' DELLE FIGURE DIRIGENZIALI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI, SONO LIBERAMENTE ELEGIBILI I DIRIGENTI "DI SECONDO LIVELLO", CIOE' I DIRETTORI SANITARI O AMMINISTRATIVI DEI DISTRETTI E PRESIDI OSPEDALIERI PUBBLICI.

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18 Marzo 2011
Territorio e autonomie locali

VERIFICA DA PARTE DEL COMUNE SULLA TIPOLOGIA DEL RAPPORTO CRETOSI, QUINDI SU PRESUNTA INCOMPATIBILITA' IN CAPO AD UN CONSIGLIERE SUBENTRANTE "PRESIDENTE DI UNA SPA A CAPITALE INTERAMENTE PUBBLICON NELLA QUALE IL COMUNE HA UNA PARTECIPAZIONE DEL 3,04%.

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28 Gennaio 2011
Territorio e autonomie locali

L'ART. 65, COMMA 3 TUOEL STABILISCE CHE LA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE E' INCOMPATIBILE CON QUELLA DI CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONALE DEL COMUNE. IL CONSIGLIERE SUBENTRANTE POTRA' ESERCITARE LA FACOLTA' DI OPZIONE PER L'UNA O L'ALTRA CARICA CHE INTENDE CONSERVARE.

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20 Gennaio 2011
Territorio e autonomie locali

L’art. 108 del D.L.gs 267/2000, modificato dall’art. 2, comma 186, lett. D) della legge 23.12.2009, n. 191, e art. 1 comma 2 della legge 42/2010, consente alle province e ai comuni con popolazione inferiore ai 100.000, la nomina di un direttore generale fuori della dotazione organica. Tale figura professionale assolve ad una funzione di interfaccia tra gli organi di Governo e il personale dirigenziale (vedi sentenza Cons. Stato 3.10.2002 n. 5216). Non percorribili le ipotesi prospettate dall’Amm.ne riguardanti la possibilità di conferire al citato direttore generale funzioni di responsabile del servizio finanziario o altri compiti di natura gestionale, anche se di stretta attinenza alle materie attribuitegli secondo la normativa regolamentare.

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11 Gennaio 2011
Territorio e autonomie locali

VERIFICA DEL RAPPORTO CHE LEGA L'AMMINISTRATORE E L'ASSOCIAZIONE PER EVENTUALE INCOMPATIUBILITA'. L'ASSENZA DELLA FINALITA' DI LUCRO NELL'ASSOCIAZIONE NON è SUFFICIENTE AD ESCLUDERE LA SUSSISTENZA DELL'IPOTESI DI INCOMPATIBILITA'.

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30 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

La causa di incompatibilità sussiste se la contribuzione da parte del comune ha i caratteri della facoltatività, nel senso e nei limiti in cui non trovi origine in un obbligo stabilito dalla legge, della continuità e di un'apprezzabile consistenza quantitativa, individuata in base ad un obiettivo parametro di riferimento, quale il volume complessivo delle entrate annuali dell'ente.
Tenuto conto del carattere facoltativo e continuativo dei contributi che la pro-loco in questione riceve dal comune e che l’entità degli stessi supera il 10% del totale delle proprie entrate, si ritiene sussistente l'incompatibilità nei confronti dell'amministratore in questione.

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23 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

Questione della nomina degli amministratori di una società interamente partecipata da un comune – Rapporto tra decreto sindacale di designazione diretta degli amministratori ai sensi dell’art. 2449 c.c. e delibera assembleare adottata successivamente.
Nel caso esaminato, anche alla luce delle norme recate dallo statuto societario che fanno salva l’applicazione dell’art. 2449 c.c., è possibile affermare che la nomina diretta ha valenza ed efficacia autonoma, a prescindere da una successiva delibera dell’assemblea, di ratifica o presa d’atto della stessa.
Data l’intervenuta vigenza, dopo l’emanazione del provvedimento di nomina del sindaco ma prima dell’adozione della suddetta delibera dell’Assemblea, del D.P.R. n. 168 del 7.09.2010, recante il Regolamento in materia di servizi pubblici locali, di attuazione dell’’art. 23 bis, legge n. 133/2008, il sindaco, potrebbe in astratto valutare l’esercizio del potere di revoca previsto dallo stesso statuto societario nei confronti degli amministratori dallo stesso nominati direttamente.

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4 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

L’art. 63, comma 1, n. 1 del decreto legislativo n. 267/2000 stabilisce che non può ricoprire cariche elettive locali l’amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o coordinamento di ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza, in cui vi sia almeno il 20% di partecipazione da parte del comune. Pertanto, si ritiene che nell’eventualità che la quota di partecipazione del comune sia inferiore alla citata quota, non si configuri per l’amministratore in questione l’ipotesi di incompatibilità prevista dal citato art. 63.

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4 Dicembre 2010
Territorio e autonomie locali

La giurisprudenza ha escluso dall’ipotesi dell’ineleggibilità prevista dall' art. 60, comma 1, n.7 del TUOEL la sola ipotesi del lavoro autonomo e del lavoratore che non espleti attività lavorativa a favore del Comune in virtù di un contratto di fornitura di lavoro, in quanto al servizio esclusivo di una impresa esterna, esclusiva titolare del potere disciplinare.
Nella fattispecie, il consigliere comunale è stato assegnato all’amministrazione di appartenenza ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 468/1997, che revisiona la disciplina sui lavori socialmente utili, a norma dell’art. 22 della legge n. 196/1997.
Il successivo art. 8 del citato decreto legislativo prevede che l’utilizzazione dei lavoratori nelle attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva non determina in alcun caso l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento e dalle liste di mobilità.
Anche l’articolo 4 del decreto legislativo n. 81 del 28 febbraio 2000 ha previsto espressamente che l’utilizzo nelle attività socialmente utili o di pubblica utilità, indicate nell’art. 3 del medesimo decreto legislativo, non determina l’instaurazione di un tipico rapporto di lavoro.
Pertanto, si ritiene che nel caso in questione non ricorra l’ipotesi di ineleggibilità di cui al citato art. 60, comma 1, n. 7 del decreto legislativo n. 267/2000.

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16 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

MASSIMA: deliberazione n. 10 del 31 marzo-29 aprile 2010, emanata dalla Corte dei Conti, Sez Autonomie per una corretta applicazione disposizioni emanate dal D.Lgs 150/2009 in materia di progressione di carriera. La progressione fra aree avviene tramite concorso pubblico, possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, con titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti non superiore al 50% di quelli messi a concorso.

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3 Novembre 2010
Territorio e autonomie locali

IN CONSIDERAZIONE CHE DAGLI ELEMENTI FORNITI SI EVINCE CHE LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE DEI COMUNI SOCI E' INFERIORE AL 20% DEL CAPITALE, COME PREVISTO CON L'INNOVAZIONE LEGISLATIVA AVVENUTA CON IL DECRETO LEGGE 30 GIUGNO 2005, N. 115, SI RITIENE CHE NON SI CONFIGURI PER L'AMMINISTRATORE IN QUESTIONE L'IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' PREVISTA DALL'ART. 63, COMMA 1, N. 1 DEL T.U.O.E.L..

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4 Ottobre 2010
Territorio e autonomie locali

L'art. 60, comma 1, n. 10 del decreto legislativo n. 267/2000 prevede che non sono eleggibili a consigliere circoscrizionale i legali rappresentanti ed i dirigenti delle società per azioni con capitale superiore al 50 per cento rispettivamente del comune o della provincia.
Pertanto, essendo la partecipazione del comune al capitale della S.p.A. superiore al 50%, ricorre l’ipotesi di ineleggibilità di cui al citato art. 60, comma 1, n. 10 del decreto legislativo n. 267/2000.