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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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23 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Cumulabilità gettoni di presenza ed indennità di funzione

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23 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

La condizione di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale di un vice procuratore onorario, che svolge la propria attività presso la sede distaccata di un tribunale nella cui circoscrizione rientra il comune in cui egli è stato eletto, è stata espressamente dichiarata dalle sentenze della Corte di Cassazione n.13012/1995 e n.2195/2003.
Nelle suddette sentenze, la Corte ha rilevato che la causa di ineleggibilità in oggetto, pur non espressamente menzionata nell’art. 60 comma 1 n.6 TUOEL, trova origine nel fatto obiettivo dell’appartenenza, non occasionale, ad uno degli uffici giudiziari per i quali è prevista l’inconciliabilità con la carica di consigliere comunale, in considerazione della sostanziale rilevanza delle funzioni stesse.

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17 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Indennità ai componenti dei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica.

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16 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Dalla formulazione dell’art. 82 comma 8 D.Lgs. 267/2000 si evince che l’indennità di fine mandato costituisce un’integrazione dell’indennità di funzione, prevista per il sindaco alla fine dell’incarico amministrativo. L’istituto ha trovato espressa previsione e regolamentazione nell’art.10 D.M.119/2000 che ne ha fissato la misura in un’indennità mensile spettante per ogni 12 mesi di mandato, proporzionalmente ridotta per periodi inferiori dell’anno.
Conformemente alla legge statale, la legge regionale Sicilia n.30/2000 ribadisce quanto sopra citato, specificando nel regolamento esecutivo, approvato con decreto presidenziale n. 19/2001, che l’emolumento in questione sia da commisurare all’indennità media percepita negli anni del periodo del mandato, eventualmente ridotta per periodi inferiori all’anno.
Nel caso in esame, si ritiene, pertanto, che la determinazione dell’indennità debba calcolarsi sulla base delle disposizioni previste dal menzionato regolamento presidenziale n. 19/2001.

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11 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Nei confronti di un consigliere assolto, con sentenza divenuta irrevocabile, in un processo penale, in cui l’amministrazione comunale si era costituita parte civile, non è possibile ravvisare la causa di incompatibilità di cui all’art. 63 comma 1 n. 4. Tale disposizione, infatti, così come modificata dal decreto-legge 22 febbraio 2002 n. 13, convertito con legge 24 aprile 2002 n. 75, nel disporre che non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile o amministrativo, con il comune, prevede espressamente che “la costituzione di parte civile nel processo penale non costituisce causa di incompatibilità”.
In merito ad un secondo consigliere, la cui moglie ha promosso nei confronti del comune un giudizio civile, pendente, per la condanna dell’ente al risarcimento dei danni subiti dal proprio figlio, ugualmente non si ritiene sussistente la causa di incompatibilità prevista dal citato art. 63 comma 1 n. 4. La Corte di Cassazione ha, difatti, ribadito che l’espressione “essere parte di un procedimento” deve essere intesa in senso tecnico, per cui la pendenza di una lite va accertata con riferimento alla parte in senso processuale, non riferibile, pertanto, alla diversa figura del soggetto genericamente interessato all’esito della lite per le ricadute patrimoniali che possono riguardarlo (Cass. Civile sez. I 1666/1991).

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8 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Indennità da corrispondere ad un commissario straordinario di una comunità montana.

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7 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

In base alla normativa statale, in particolare alla luce degli artt. 60 e 65 TUOEL, comportando, come è noto, l’incarico di commissario straordinario l’attribuzione dei poteri di sindaco, giunta e consiglio comunale, si ravvisa un’ipotesi di incompatibilità tra il predetto incarico e quello di consigliere comunale di un comune della stessa provincia.
Alla citata normativa deve farsi riferimento, laddove, come nel caso in esame, la legge regionale, in materia di incompatibilità, rinvia alle disposizioni statali.

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7 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

POICHE' L'INCARICO DI COMMISSARIO STARORDINARIO COMPORTA L'ATTRIBUZIONE DEI POTERI DI SINDACO, GIUNTA E CONSIGLIO, SI RITIENE CONFIGURABILE UNA IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' TRA L'INCARICO DI COMMISSARIO STARORDINARIO E QUELLO DI CONSIGLIERE COMUNALE DI UN COMUNE DELLA STESSA PROVINCIA.

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2 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

L’art. 1 del decreto-legge 22 febbraio 2002 n.13, convertito in legge 24 aprile 2002 n.75, stabilisce che “ quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, il prefetto assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a venti giorni, per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio”.
Si ritiene, così, che non si possa prescindere da una preventiva diffida del consiglio comunale prima di avviare l’eventuale procedimento dissolutorio.
Anche la giurisprudenza amministrativa precisa che la legge ricollega all’inosservanza del termine di approvazione dello schema di bilancio la semplice apertura di un procedimento sollecitatorio. Si osserva, infatti, che il presupposto della grave misura dello scioglimento dell’organo, “non è la mera inosservanza del termine suddetto bensì la constatata inadempienza ad un’intimazione puntuale e ultimativa dell’organo competente, che attesta l’impossibilità o la volontà del consiglio di non approvare il bilancio…” (C.d.S. sez.V 19 febbraio 2007 n.826).

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2 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Sulla compatibilità tra la carica di assessore esterno presso un comune e la carica di consigliere in un altro comune, si rileva che l’art.65 comma 2 TUOEL stabilisce l’incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di consigliere di altro comune.
Si aggiunge che l’art. 47 del citato testo unico, nel prevedere la possibilità per i sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti di nominare assessori anche al di fuori di componenti del consiglio, dispone che questi abbiano i requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consiglieri.
Ne consegue, pertanto, che, ai sensi del suddetto art.65, la carica di assessore esterno è incompatibile con quella di consigliere di altro comune, proprio per evitare il cumulo degli incarichi, previsto dalla norma citata.

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27 Aprile 2007
Territorio e autonomie locali

Art. 1, comma 54, legge n. 266/2005: rideterminazione degli emolumenti spettanti agli amministratori locali.

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19 Aprile 2007
Territorio e autonomie locali

Eleggibilità del sindaco alla carica di presidente della provincia

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16 Aprile 2007
Territorio e autonomie locali

L’art.82 comma 1 D.Lgs. 267/2000 stabilisce la corresponsione dell’indennità di funzione in misura dimezzata per gli amministratori lavoratori dipendenti che non hanno richiesto il collocamento in aspettativa.
Ne consegue che l’assessore, titolare di un contratto di lavoro stagionale a tempo determinato, considerata la temporaneità lavorativa nel corso dell’anno, avrà diritto all’indennità per intero, qualora lo specifico contratto non preveda l’istituto dell’aspettativa.

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13 Aprile 2007
Territorio e autonomie locali

Nell’ipotesi di scioglimento di un consiglio comunale ex art.141 TUOEL, per quanto concerne le elezioni dei consigli circoscrizionali, se cioè debbano svolgersi contemporaneamente a quelle previste per il rinnovo degli organi comunali oppure alla loro naturale scadenza, si rappresenta che l’art. 17 del citato testo unico ha delegificato la materia, disponendo che “ gli organi delle circoscrizioni.. sono eletti nelle forme stabilite dallo statuto e dal regolamento”.
La relativa questione deve, pertanto, essere risolta secondo la disciplina statutaria e regolamentare prevista dagli enti locali.

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6 Aprile 2007
Territorio e autonomie locali

Indennità di funzione ex art. 82 D.Lgs 267/2000.

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16 Marzo 2007
Territorio e autonomie locali

Nell’art. 82 comma 2 D.Lgs.267/2000 viene disciplinato il diritto dei consiglieri “a percepire, nei limiti fissati dal presente capo, un gettone di presenza per la partecipazione a consigli e commissioni”, si aggiunge che “in nessun caso l’ammontare percepito nell’ambito di un mese da un consigliere può superare l’importo pari ad un terzo dell’indennità massima prevista per il rispettivo sindaco o presidente, in base al decreto di cui al comma 8” ossia in base ad un decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministro del Tesoro (D.M. 119/2000).
Si stabilisce, poi, al comma 11 del predetto art. 82 che ”... i gettoni di presenza, determinati ai sensi del comma 8, possono essere incrementati o diminuiti con delibera di giunta e di consiglio per i rispettivi componenti. Nel caso di incremento la spesa complessiva risultante non deve superare una quota predeterminata dello stanziamento di bilancio per le spese correnti, fissata, in rapporto alla dimensione demografica degli enti, dal decreto di cui al comma 8.”
Ciò premesso, si ritiene che un’ amministrazione provinciale, ex art. 82 TUOEL, possa modificare l’ammontare dei gettoni di presenza dei consiglieri, così come determinato dal citato D.M.119/2000, nel rispetto, comunque, nell’ipotesi di incremento degli stessi, dei limiti previsti dalla suddetta norma.

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16 Marzo 2007
Territorio e autonomie locali

Preliminarmente si rileva che ai sensi dell’art. 63 n.6 D.Lgs. 267/2000 “non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale, colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente verso il comune, la provincia ovvero verso l’istituto o azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora..”.
Nel caso in esame, invero, va esclusa la sussistenza della predetta causa di incompatibilità, in quanto, dalle notizie fornite, si evince che sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno annullato i provvedimenti del comune con cui vengono revocati alcuni finanziamenti, concessi in precedenza al consigliere comunale, travolgendo, così, anche la connessa pretesa creditoria dell’ente nei riguardi del consigliere medesimo.
Invece, la fattispecie de qua sembra riconducibile alla causa di incompatibilità per lite pendente contemplata dall’art. 63 comma 1 n.4 del citato testo unico, sussistendo il giudizio in Cassazione promosso dall’amministrazione comunale, ai sensi degli artt. 111 Cost. e 362 c.p.c., per motivi inerenti la giurisdizione avverso la sentenza del Consiglio di Stato.

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10 Marzo 2007
Territorio e autonomie locali

L’art. 82 comma 8 D.Lgs. 267/2000 ha introdotto l’indennità di fine mandato per il sindaco, quale “integrazione” dell’indennità di funzione, prevista al termine del suo incarico amministrativo.
L’istituto ha trovato espressa previsione nell’art. 10 D.M. 119/2000 che ne ha fissato la misura in un’indennità mensile, spettante per ogni 12 mesi di mandato, proporzionalmente ridotta per periodi inferiori dell’anno.
Infine, il Consiglio di Stato, interpellato in proposito, con il parere espresso nell’adunanza della sezione I 19 ottobre 2005, ha riconfermato che l’emolumento in esame va commisurato all’indennità effettivamente corrisposta, per ciascun anno di mandato.
Infine, la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) all'art. 1, comma 719, specifica che la citata indennità spetta solo nel caso in cui il mandato elettivo abbia avuto una durata superiore a trenta mesi.

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27 Febbraio 2007
Territorio e autonomie locali

Compensi da corrispondere ai componenti di consigli di amministrazione di società partecipate da un comune.

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19 Febbraio 2007
Territorio e autonomie locali

L’art. 63 comma 1 n.4 D.Lgs. 267/2000 stabilisce che non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale, circoscrizionale colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente con il comune o con la provincia.
La Corte di Cassazione ha, peraltro, precisato che non è sufficiente la constatazione dell’esistenza di un procedimento civile o amministrativo in cui sono coinvolti l’eletto o l’ente, essendo necessario “che a tale dato formale corrisponda una concreta contrapposizione di parti, ossia una reale situazione di conflitto…”(Cass. Civ., sez.I 10335/2001).
Nel caso di specie, considerato che il giudizio tra il consigliere comunale e l’ente risulta definito con sentenza della Corte d’Appello, non sembra ravvisabile la possibilità di sollevare l’eccezione di incompatibilità, salvo che l’amministratore non intenda costituirsi innanzi alla Corte di Cassazione, nel qual caso rivivrebbe la predetta ipotesi di incompatibilità per lite pendente.