Raccolta di giurisprudenza
La raccolta si propone di aggiornare gli addetti ai lavori circa l'evoluzione della giurisprudenza concernente le materia di competenza dei questo Dipartimento ed in particolare il mondo delle autonomie.
L’accesso alle informazioni selezionate consente la consultazione delle più recenti pronunce della Corte Costituzionale, della Corte dei Conti, del Giudice Amministrativo e del Giudice ordinario.
I contenuti del compendio giuridico vengono regolarmente aggiornati con la più recente giurisprudenza amministrativa, nonché con le pronunce concernenti le diversificate materie su cui incide l’azione amministrativa delle commissioni straordinarie, allo scopo di supportare le Prefetture nonché le commissioni straordinarie incaricate di gestire gli enti locali sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.
La giurisprudenza pubblicata segue l'ordine cronologico e può essere consultata per materia selezionando il campo categoria.
-Nel caso in esame viene chiaramente affermata in sede penale la “non sufficienza”degli indizi atti a dimostrare l’influenza di ambienti mafiosi; dato questo che non può non creare dubbi e perplessità anche in sede di elaborazione di una tutela anticipata come quella affidata [...]
- L’Amministrazione è esonerata dall’obbligo di comunicazione di cui all’art. 7 della l. 7 agosto 1990 n. 241, relativamente all’informativa antimafia e al successivo provvedimento di revoca di un’aggiudicazione rilasciata, atteso che si tratta di procedimento in materia di tutela antimafia, [...]
L’emissione del provvedimento interdittivo non necessariamente deve essere preceduta dall’adozione delle misure di cui al comma 1 dell’art. 32 del d.l. 90/2014, sicché il Prefetto può legittimamente emettere l’informativa, ricorrendone i presupposti di cui all’art. 91 del d. lgs. 159/2011, salvo [...]
Il provvedimento dissolutorio degli organi rappresentativi del Comune di XXXX, adottato sul riscontro dei presupposti previsti dall’art. 143 del d.lgs. n. 267 del 2000, ha superato lo scrutinio di legittimità da parte degli organi di giustizia amministrativa.
Dalle verifiche ispettive [...]
Il giudice amministrativo ha dichiarato cessata la materia del contendere con riferimento alla censura riguardante la rappresentanza di genere per asserita violazione della norma sulla rappresentanza di genere di cui alla legge n. 56/14. Ciò in quanto il Comune, in autotutela, ha provveduto [...]
La misura di cui all’art. 143, comma 5, ha carattere temporaneo e non deve collegarsi all’accertamento di specifiche responsabilità, sanzionabili in sede penale e tantomeno a puntuali figure di illecito disciplinare. La predetta misura può adottarsi nei casi in cui la situazione di [...]
L’interdittiva antimafia è volta a garantire un ruolo di massima anticipazione all’azione di prevenzione in ordine ai pericoli di inquinamento mafioso, con la conseguenza che è sufficiente che vi sia un quadro indiziario tale da generare un ragionevole convincimento sulla sussistenza di un “ [...]
Con riferimento alla legittimazione ad agire, il collegio ha ritenuto che non può ravvisarsi la sussistenza dell’interesse al ricorso da parte dei ricorrenti come semplici cittadini, dal momento che lo Statuto prevede che gli Assessori possano essere scelti solo tra i candidati non eletti [...]
Secondo quanto osservato dalla difesa comunale, l’impugnazione proposta dalle associazioni ricorrenti sarebbe inammissibile in quanto volta a sindacare nel merito un atto politico; il provvedimento di nomina degli assessori sarebbe espressione di un potere di scelta dell’organo di vertice dell’ [...]
Prima di ‘spedire’, affinchè possa essere ‘ultrattivamente utilizzata’, una informativa ‘ormai scaduta’ (per decorso del termine di validità), l’Amministrazione prefettizia competente ad emetterla ha almeno l’obbligo di verificare che le condizioni che ne hanno determinato l’originaria emissione [...]
Lo scioglimento dei corpi rappresentativi del Comune, di cui all’art. 143 del Dlg 267/2003 per infiltrazioni mafiose, ha natura di atto non già sanzionatorio, bensì preventivo e cautelare. Sicché i termini colà previsti, decorrenti dalla data di insediamento della Commissione (c. 2) e, [...]
I parametri definiti dall’art. 143 TUEL ai fini dello scioglimento del Consiglio comunale sono la accertata o notoria diffusione sul territorio della criminalità organizzata; le precarie condizioni di funzionalità dell’ente in conseguenza del condizionamento criminale; un rapporto di causa [...]
Per quanto concerne la asserita tardività del ricorso, il giudice amministrativo ha precisato che il dies a quo dal quale decorre il termine per impugnare il provvedimento di nomina degli assessori decorre dalla pubblicazione dell’atto consiliare. Ai sensi dell’art. 46, comma 2, d.lgs. [...]
Valga quanto precisato dal Consiglio di Stato (Sez. III, 24.4.15, n. 2054), secondo cui lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose costituisce una misura straordinaria di prevenzione (Corte Cost. n. 103/1993), che l'ordinamento ha apprestato per rimediare a situazioni [...]
In presenza di un’informativa prefettizia antimafia che accerti il pericolo di condizionamento dell’impresa da parte della criminalità organizzata, non residua in capo all’organismo committente alcuna possibilità di sindacato nel merito dei presupposti che hanno indotto il Prefetto alla sua [...]
Le vicende che costituiscono il presupposto del provvedimento di scioglimento devono essere considerate nel loro insieme, e non atomisticamente, e devono risultare idonee a delineare, con una ragionevole ricostruzione, il quadro complessivo del condizionamento mafioso. In particolare, assumono [...]
La costante giurisprudenza amministrativa ai fini dello scioglimento ritiene sufficiente che la puntuale indicazione di plurimi ed univoci elementi indicanti la ragionevole presenza di fenomeni in atto di infiltrazione o di condizionamento da parte della criminalità organizzata risulti dal [...]
L’art. 143 TUEL, primo comma, per addivenire allo scioglimento del Consiglio comunale richiede che emergano concreti, univoci e rilevanti elementi circa collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori, ovvero circa forme di [...]
Lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali, per i quali siano emersi collegamenti con i fenomeni mafiosi, è volto ad evitare che il loro permanere alla guida degli enti esponenziali delle comunità locali sia di pregiudizio per i legittimi interessi di queste: lo scioglimento è perciò [...]
Lo scioglimento ed il commissariamento degli organi elettivi locali consente di contrastare una patologia del sistema democratico: quella dell'infiltrazione della criminalità organizzata nelle istituzioni. Si tratta, perciò, di una particolare misura di controllo sugli organi posta dall' [...]
Lo scioglimento dell’organo elettivo si connota quale misura di carattere straordinario per fronteggiare un’emergenza a sua volta straordinaria. Pertanto, sono legittimati ampi margini discrezionali di apprezzamento dell’amministrazione nel valutare gli elementi sui collegamenti diretti o [...]
Lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali, per i quali siano emersi collegamenti con i fenomeni mafiosi, è volto ad evitare che il loro permanere alla guida degli enti esponenziali delle comunità locali sia di pregiudizio per i legittimi interessi di queste: lo scioglimento è perciò [...]
Lo scioglimento dell’organo elettivo si connota quale misura di carattere straordinario per fronteggiare un’emergenza straordinaria.Nel relativo procedimento sono giustificati ampi margini nella potestà di apprezzamento dell’amministrazione nel valutare gli elementi su collegamenti diretti o [...]
Lo scioglimento dell’organo elettivo si connota quale misura di carattere straordinario per fronteggiare un’emergenza straordinaria. Nel relativo procedimento sono giustificati ampi margini nella potestà di apprezzamento dell’amministrazione nel valutare gli elementi su collegamenti diretti o [...]
La misura in esame, per come prevista e disciplinata dall’art.143 TUEL, costituisce uno strumento straordinario di prevenzione e di contrasto alla criminalità organizzata, apprestato dall’ordinamento per rettificare situazioni patologiche di compromissione del naturale funzionamento del governo [...]
Lo scioglimento dell’organo elettivo si connota quale misura di carattere straordinario per fronteggiare un’emergenza straordinaria.
Nel relativo procedimento sono giustificati ampi margini nella potestà di apprezzamento dell’amministrazione nel valutare gli elementi su collegamenti [...]
Per quanto riguarda la legittimazione al ricorso da parte di una cittadina elettrice, il collegio ha ritenuto di doversi escludere che la legittimazione processuale postuli un vantaggio personale e diretto, quale la nomina ad Assessore. Tale assunto, infatti, garantirebbe la legittimazione [...]
Il comune resistente conta una popolazione inferiore a 15.000 abitanti e, pertanto, non rientra nella sfera applicativa dell’art. dell’art. 1, comma 137, della L. n. 56 del 7.4.2014. Nel merito, il ricorso è respinto in quanto il collegio ha ritenuto che le ragioni espresse dal Sindaco siano [...]