Raccolta di giurisprudenza
La raccolta si propone di aggiornare gli addetti ai lavori circa l'evoluzione della giurisprudenza concernente le materia di competenza dei questo Dipartimento ed in particolare il mondo delle autonomie.
L’accesso alle informazioni selezionate consente la consultazione delle più recenti pronunce della Corte Costituzionale, della Corte dei Conti, del Giudice Amministrativo e del Giudice ordinario.
I contenuti del compendio giuridico vengono regolarmente aggiornati con la più recente giurisprudenza amministrativa, nonché con le pronunce concernenti le diversificate materie su cui incide l’azione amministrativa delle commissioni straordinarie, allo scopo di supportare le Prefetture nonché le commissioni straordinarie incaricate di gestire gli enti locali sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.
La giurisprudenza pubblicata segue l'ordine cronologico e può essere consultata per materia selezionando il campo categoria.
La determinazione dei diritti di rogito spettanti al Segretario comunale rogante richiede un formale provvedimento di liquidazione, fondato sulla valutazione della posizione giuridica del pubblico dipendente in relazione ai presupposti definiti dalla legge. Il relativo credito è soggetto, [...]
La circostanza che il dipendente abbia effettuato prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, in mancanza di autorizzazione, non è da sola sufficiente a radicare il suo diritto alla relativa retribuzione. L’autorizzazione (che di regola deve essere preventiva, ma che tuttavia può assumere [...]
Concorso. I vincitori di concorso hanno il diritto a ricoprire i posti per cui hanno concorso ed è, conseguentemente illegittimo inquadrarli in posti diversi, tanto più se di livello inferiore.
In base all'art. 429, terzo comma, c.p.c., si ha titolo agli interessi ed alla rivalutazione monetaria sulle differenze retributive dovute dal datore di lavoro, "con decorrenza dal giorno della maturazione del diritto". Nel caso di estensione del giudicato, sono dovuti dalla data di efficacia [...]
Art. 143 d.lgs.vo n.267/2000. La norma considera, per quanto concerne il "rapporto" fra gli amministratori e la criminalità organizzata, circostanze che presentano un grado di significatività e di concludenza inferiore rispetto a quelle che legittimano l'azione penale.
Sotto questo profilo [...]
Il potere di scioglimento dei consigli comunali di cui all’art.143 del D.Lgs n.267/2000, rappresenta una misura di carattere straordinario per fronteggiare un’emergenza straordinaria, il cui esercizio deve essere avvalorato da obiettive risultanze che rendano attendibile l’ipotesi dell’esistenza [...]
Il disposto letterale dell'art.143 d.lgs.vo n. 267/2000- che considera sufficiente la presenza di "elementi" non meglio specificati su "collegamenti" o "forme di condizionamento" - è indicativo del disegno legislativo di individuare la sussistenza di un rapporto fra gli amministratori e la [...]
Tra le controversie soggette al rito speciale di cui al comma 1, lett.g) dell’art. 23 bis L. n. 1034/1971, sono compresi “ i provvedimenti di scioglimento degli enti locali e quelli connessi concernenti la formazione e il funzionamento degli organi”. Tale formula appare chiara ed intende fare [...]
La legge sopravvenuta, allorchè non abbia valore di interpretazione autentica, va riconosciuta, in base agli ordinari principi che regolano l’applicazione della legge nel tempo, che essa dispone per l’avvenire. La protocollazione delle dimissioni stesse fa sì che la dichiarazione di volontà del [...]
Il solo fatto della presenza in consiglio comunale di consiglieri di pposizione “attenzionati” sul piano della prevenzione anticamorra è del tutto insufficiente a dimostrare la condizionabilità della maggioranza consiliare e del governo cittadino.
Senza una ricostruzione di un ridisegno [...]
L'annullamento governativo (ex art. 138 del 267/2000) di uno statuto comunale impone il preventivo avviso di inizio del procedimento all’Ente locale interessato.
Perché possa dirsi che la permanenza in carica di un amministratore locale perseguito per un determinato reato dia luogo ai “gravi motivi di ordine pubblico” di cui all’art.142 del T.U.E.L., occorre ( per consolidata giurisprudenza) che sussistano fatti ulteriori rispetto alla semplice pendenza [...]
La controversia relative allo scioglimento del Consiglio comunale e degli altri organi amministrativi del comune ricade nella previsione dell’art.23 bis lett.g) della legge 6 dicembre 1971, n.1034, introdotto dall’art.4 della legge 205 del 2000, il quale stabilisce espressamente il termine per [...]
L’articolo 143 del D.Lgs. n.267/2000 non ha finalità repressive, nei confronti dei singoli, bensì di salvaguardia dell’amministrazione pubblica di fronte alla pressione e all’influenza della criminalità organizzata.
La funzione della disposizione di cui all'art. 141, comma 6, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (ove è stabilito che il decreto di scioglimento del Consiglio comunale è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana) si connette non solo alla esigenza di dare [...]
E' illegittimo il provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose o per condizionamenti della criminalità organizzata, ai sensi dell'art. 143 del T.U. EE.LL., nel caso in cui gli atti amministrativi posti a base del provvedimento di scioglimento non comprovino un [...]
Il divieto di accesso agli atti amministrativi previsto dal D.M. 10 maggio 1994, n.415, art.3, comma 1, lett. m ) e comma 2, in caso di scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali ( L.8 giugno 1990, n.142, art.39) o in caso di sospensione e rimozione di amministratori di enti [...]
Il decreto di scioglimento di un consiglio comunale, disposto ai sensi dell'art. 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (t.u.ee.ll.), per le dimissioni di oltre la metà dei consiglieri, è legittimo, ove le dimissioni stesse siano state presentate al protocollo del comune da uno solo [...]
Nelle ipotesi di dimissioni inviate tramite posta, presentate mediante nuncius, nonché tutte le volte in cui la certezza in ordine alla paternità, al contenuto ed alla data della dichiarazione non sia insita nelle modalità di presentazione - ad es., personale presenza di consiglieri dimissionari [...]
Il legislatore ha ritenuto di ancorare lo scioglimento del consiglio comunale per dimissioni ultra dimidium (art. 141, D.Lgs. n. 267 del 2000) al dato oggettivo e reale della contestualità ovvero della contemporaneità della presentazione delle medesime, con ciò denotando la mutua implicazione [...]
L'art. 143 d.lgs.vo n. 267/2000 considera sufficiente, per quanto attiene al "rapporto" fra gli amministratori e la criminalità organizzata, circostanze che presentano un grado di significatività e di concludenza inferiore di quelle che legittimano l’avvio dell’azione penale o l’adozione delle [...]
Il decreto di rimozione, adottato ai sensi dell’art. 40 della legge 8 giugno 1990, n.142 prevede una generale misura sanzionatoria a carico di amministratori locali in presenza di gravi e persistenti violazioni di legge e di (altrettanto) gravi motivi di ordine pubblico.
Ancorché trattasi [...]
Dichiarata la improcedibilità del ricorso, per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, essendo stato costituito il nuovo Consiglio Comunale ed avendo l’interessato ottenuto, in sede cautelare dinanzi al Consiglio di Stato, la sospensione del decreto di rimozione impugnato.
Il potere dell’organo straordinario investito della gestione degli enti locali, i cui consigli siano stati sciolti per accertata ingerenza delle organizzazioni illecite si estende, a norma della L.19 marzo 1990, n.55, alla possibilità di determinazioni dirette a disciplinare in modo uniforme le [...]
Nell’autenticazione delle firme dei sottoscrittori di una dichiarazione di presentazione di una lista di candidati, in presenza degli elementi indispensabili richiesti dalla legge per la regolarità dell’autenticazione, quali la data e il luogo dell’autenticazione e la qualifica rivestita dal [...]
Nella specie la circostanza che il ricorrente sia stato sottoposto a procedimento penale per il reato di concorso in corruzione, in disparte ogni valutazione circa la doverosa salvaguardia del principio di non colpevolezza dell’indagato o dell’imputato fino ad una diversa definizione del [...]
Ai fini dell'applicazione dell'art. 40 l. 8 giugno 1990 n. 142 (rimozione e sospensione degli amministratori) le violazioni penali entrano nel sistema dei controlli degli amministratori con le caratteristiche anche processuali che dette violazioni qualificano, e cioè con i criteri del passaggio [...]
Viene giudicato illegittimo, in base al disposto dell'art.40, comma 1, l. 8 giugno 1990, n.142, il provvedimento con il quale viene disposta la rimozione del Sindaco dalla carica per ragioni di ordine pubblico, ma che venga motivata con la necessità di tutelare il buon funzionamento ed il [...]
La mera pendenza di un procedimento penale, a fronte del quale il legislatore ha escluso l'incompatibilità con l'esercizio di funzioni pubbliche, non può essere posta a base dell'adozione del provvedimento di rimozione adottato ai sensi dell'art. 40 l. 8 giugno 1990 n. 142, dovendosi ritenere [...]
Lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali per i quali siano emersi collegamenti con i fenomeni mafiosi, disposto ai sensi dell’art.15 bis legge n.55 del 1990 (introdotto dall’art.1 d.l. 31 maggio 1991, n.164) , è volto ad evitare che il permanere di quegli organi alla guida degli enti [...]