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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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28 Marzo 2008
Territorio e autonomie locali

AI COMUNI SI APPLICANO, IN QUANTO COMPATIBILI, I PRINCIPI PREVISTI PER L'ORDINAMENTO DEI COMUNI, IN PARTICOLARE LE NORME IN MATERIA DI COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI. LA CARICA DI CONSIGLIERE E' INCOMPATIBILIE CON QUELLA DI CONSIGLIERE DI ALTRO COMUNE A NULLA RILEVANDO CHE IL COMUNE DOVE L'ASSESSORE ESTERNO DELL'UNIONE RICOPRE LA CARICA DI CONSIGLIERE NON FA' PARTE DELL'UNIONE MEDESIMA.

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6 Febbraio 2008
Territorio e autonomie locali

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE E' FORMATO ESCLUSIVAMENTE DAI SINDACI DEI COMUNI CHE NE SONO PARTE - L'ART 60 TUOEL STABILISCE, TRA L'ALTRO, CHE NON SONO ELEGGIBILI ALLA CARICA CONSILIARE I DIPENDENTI DEL COMUNE, SUBORDINANDO L'INELLEGIBILITA' ALL'INTERCORRERE CON IL COMUNE UN RAPPORTO DI LAVORO. IN QUESTO CASO IL RAPPORTO LAVORATIVO E' CON L'UNIONE PERTANTO E' ESCLUSA L'IPOTESI DI INELEGGIBILITA'.

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2 Febbraio 2008
Territorio e autonomie locali

NON PUO' ESSERE NOMINATO ASSESSORE CHE RICOPRE LA CARICA DI CONSIGLIERE C/O ALTRO COMUNE, NE' PUO' PERMANERE NELLA CARICA ASSESSORILE CHE, SUCCESSIVAMENTE ALLA NOMINA, VIENE ELETTO CONSIGLIERE IN DIVERSO COMUNE.

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19 Dicembre 2007
Territorio e autonomie locali

NON PUO' ESSERE NOMINATO ASSESSORE CHE RICOPRE GIA' LA CARICA DI CONSIGLIERE PRESSO UN ALTRO COMUNE, NE' PUO' PERMANERE NELLA CARICA ASSESSORILE CHE, SUCCESSIVAMENTE ALLA NOMINA, VIENE ELETTO CONSIGLIERE COMUNALE IN UN DIVERSO COMUNE.

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11 Dicembre 2007
Territorio e autonomie locali

STANTE LA NATURA OBBLIGATORIA DEL CONSORZIO IN QUANTO PREVISTO ED ISTITUITO CON LEGGE, SI RITIENE NON SUSSISTA LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA' DI CUI AGLI ARTT. 63, COMMA 1 N. 1 TUOEL E 10 LEGGE REGIONALE SICILIA N. 31/1985.

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29 Novembre 2007
Territorio e autonomie locali

iL DIPENDENTE COMUNALE - AMMINISTRATORE - NON DECADE DALLA CARICA RICOPERTA SE SI è MESSO IN ASPETTATIVA NON RETRIBUITA.
POTRA' SVOLGERE ATTIVITA' PROFESSIONALE PRIVATA, IN CASO DI RIENTRI IN SERVIZIO C/O IL COMUNE SOLO IN POSIZIONE DI LAVORO PART-TIME.

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17 Ottobre 2007
Territorio e autonomie locali

LA RATIO DELLA CAUSA DI INCOMPATIBILITA', ANNOVERABILE TRA LE COSIDDETTE "INCOMPATIBILITA' DI INTERESSI" CONSISTE NELL'IMPEDIRE CHE POSSANO CONCORRERE ALL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI CONSIGLI COMUNALI SOGGETTI PORTATORI DI INTERESSI CONFLIGGENTI CON QUELLI DEL COMUNE O I QUALI SI TROVINO COMUNQUE IN CONDIZIONI CHE NE POSSANO COMPROMETTERE L'IMPARZIALITA'.

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3 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 65 D.Lgs.267/2000, la carica di sindaco di un comune compreso nel territorio della regione è incompatibile con la carica di consigliere regionale.
Alla luce di un recente orientamento giurisprudenziale, secondo il quale le disposizioni in materia di ineleggibilità ed incompatibilità possono essere interpretate in senso “estensivo” rispetto alla mera "littera legis" (C.Cass. 5449/2005), si ritiene che il citato art. 65 TUOEL possa trovare applicazione anche nei confronti del consigliere regionale supplente. Questi, infatti, pur essendo precario per fatto altrui, durante il periodo di supplenza, sostituisce il consigliere ordinario sospeso e, pertanto, seppure temporaneamente, è consigliere regionale.
D’altronde, gli stessi artt. 121, 122 e 123 Cost., nella parte in cui configurano la composizione del consiglio regionale, non distinguono categorie a status differenziato di consiglieri regionali.

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3 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

L’art. 61 comma 1bis D.Lgs. 267/2000 prescrive che non può ricoprire la carica di sindaco colui che ha ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprono il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali. La citata disposizione, come è evidente, non contiene alcun richiamo agli appalti di forniture.
Al riguardo, la giurisprudenza, riconoscendo il diritto di elettorato passivo quale diritto politico fondamentale, annoverabile tra quelli inviolabili, garantiti dall’art. 2 Cost., sostiene la necessità che il legislatore tipizzi con precisione i requisiti di eleggibilità, al fine di evitare situazioni di incertezza che potrebbero incrinare la pari capacità elettorale passiva dei cittadini (C. Cost. sentt. 166/1972, 44/1997 e Cass. Civile sent. 11959/2003).
Pertanto, nel caso in esame, considerato che un affine di un sindaco ha eseguito in favore dell’ente locale soltanto una fornitura di prodotti, si ritiene che non si realizzi per il sindaco la causa di incompatibilità, di cui all’art. 61, comma 1bis TUOEL. Resta, comunque, ferma per tutti gli amministratori locali l’osservanza dei principi di cui all’art.78, commi 1e 2 del citato testo unico.

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2 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

Incompatibilità di un consigliere comunale ai sensi dell’art.63, comma 1, n.5 D.Lgs. 267/2000.

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2 Agosto 2007
Territorio e autonomie locali

LA RICHIESTA DI RATEIZZAZIONE BIENNALE DA PARTE DEL CONSIGLIERE COMUNALE E' SOLTANTO UNA MODALITA' DI PAGAMENTO, FINO A QUANDO NON RISULTA VERSATA L'ULTIMA RATA PREVISTA DAL PIANO DI RATEIZZAZIONE, NON PUO', IN ALCUN MODO, CONSIDERARSI ESTINTO IL DEBITO E DI CONSEGUENZA RISULTA SUSSISTENTE LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA'.

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18 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

In merito all’eventuale sussistenza della causa di incompatibilità di cui all’art. 63, comma 1 n. 4 D.Lgs.267/2000, nei confronti di un consigliere comunale che ha una lite pendente innanzi al TAR, in qualità di presidente di un comitato di cittadini per la tutela ambientale, si rappresenta che la disposizione in oggetto prevede tale incompatibilità, tra l’altro, per il consigliere comunale parte di un procedimento civile o amministrativo pendente nei confronti dell’ente di riferimento.
In siffatte ipotesi è necessario che sia iniziato un giudizio civile o amministrativo e che in esso il comune e l’eletto siano parti contrapposte.
Nel caso in esame, inoltre, non ritenendosi l’azione del comitato, presieduto dal consigliere comunale, un’azione popolare “sostitutiva” riconducibile all’art. 9 TUOEL, si ravvisa nei confronti del suddetto consigliere la causa di incompatibilità di cui all’art. 63, comma 1 n. 4 TUOEL.

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18 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

L'ART. 63, COMMA 1, N.4 TUOEL PREVEDE LA CAUSA DI INCOMPATIBILITA' PER LITE PENDENTE PER IL SINDACO, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, CONSIGLIERE COMUNALE, PROVINCIALE E CIRCOSCRIZIONALE, PARTI DI UN PROCEDIMENTO CIVILE O AMMINISTRATIVO PENDENTE NEI CONFRONTI DELL'ENTE DI RIFERIMENTO. LA CITATA NORMA DISPONE, ALTRESI', CHE LA PENDENZA DI UNA LITE IN MATERIA TRIBUTARIA OVVERO DI UNA LITE PROMOSSA AI SENSI DELL'ART. 9 TUOEL NON DETERMINA L'INCOMPATIBILITA'.

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13 Luglio 2007
Territorio e autonomie locali

Preliminarmente si rappresenta che, ai sensi dell’art. 63 comma 1 n. 2 D.Lgs.267/2000, non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell’interesse del comune.
Nel caso in esame, un consigliere comunale ricopre la carica di presidente di un consorzio con attività esterna, " ...per l’attuazione e la realizzazione, per conto delle imprese consorziate, di un PIP”. Con apposita convenzione sono stati disciplinati i rapporti tra il comune di appartenenza del consigliere comunale ed il suddetto consorzio ai fini dell’attuazione del citato piano per insediamenti produttivi.
Alla luce della giurisprudenza costituzionale secondo la quale, fermo il divieto di interpretazione analogica in materia di ineleggibilità e di incompatibilità, le relative disposizioni possono essere interpretate in senso “estensivo”, sembra potersi desumere, nel caso in esame, l’esistenza tra il comune ed il consorzio di un rapporto contrattuale-sinallagmatico, funzionalmente assimilabile alla nozione di servizi di cui all’art. 63, comma 1 n. 2 TUOEL. Ne consegue che potrebbe configurarsi nei riguardi del consigliere de quo la causa di incompatibilità, prevista dalla richiamata disposizione del testo unico degli enti locali.

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8 Giugno 2007
Territorio e autonomie locali

L’esame della questione della compatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di componente del consiglio di amministrazione di una società a responsabilità limitata, costituita per lo svolgimento dei servizi pubblici locali, controllata da una S.p.A. di cui il comune detiene una minima parte del capitale, non può prescindere dalla preventiva disamina del rapporto intercorrente tra l’ente locale e la S.p.A.
In proposito, l’art. 63 TUOEL stabilisce che non può ricoprire cariche elettive locali l’amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento dell’ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza da parte del comune (art.63 comma 1 n.1) o che abbia parte in servizi, esazione di diritti, somministrazioni o appalti nell’interesse del comune (art. 63 comma 1 n. 2).
Per quanto concerne l’aspetto della vigilanza, con una innovazione legislativa (decreto-legge 30 giugno 2005 n.115, coordinato con le modifiche introdotte dalla legge di conversione 17 agosto n.168) l’art. 63 comma 1 n.1 dispone che sia necessaria una partecipazione almeno del 20% del comune all’ente, istituto, azienda sottoposti a vigilanza.
Quanto alla posizione del consigliere che rivesta la carica di membro del consiglio di amministrazione di una società che effettua appalti e servizi nell’interesse del comune, presa in considerazione dall’art. 63 comma 1 n. 2, si richiama la consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha, infatti, precisato che la disposizione in esame intende evitare il conflitto, anche potenziale, tra l’interesse che il soggetto deve tutelare in quanto amministratore dell’ente-gestore del servizio e l’interesse che deve salvaguardare come consigliere del comune-fruitore di quel servizio.

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29 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Il consigliere comunale, nominato presidente di un’associazione sportiva per la gestione della palestra comunale, verserebbe nella situazione disciplinata dall’art. 63 comma 1 n.2, avendo parte in servizi ed appalti nell’interesse del comune.
A tal proposito si richiama la consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione la quale chiarisce che la norma è volta ad evitare il pericolo di deviazioni nell’esercizio del mandato da parte degli eletti ed il conflitto tra l’interesse “particolare” del soggetto e l’interesse “generale” del comune, alludendo, quindi, alla situazione di potenziale conflitto d’interesse in cui verrebbe a trovarsi il soggetto, rispetto all’esercizio imparziale della carica elettiva.

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23 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

La condizione di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale di un vice procuratore onorario, che svolge la propria attività presso la sede distaccata di un tribunale nella cui circoscrizione rientra il comune in cui egli è stato eletto, è stata espressamente dichiarata dalle sentenze della Corte di Cassazione n.13012/1995 e n.2195/2003.
Nelle suddette sentenze, la Corte ha rilevato che la causa di ineleggibilità in oggetto, pur non espressamente menzionata nell’art. 60 comma 1 n.6 TUOEL, trova origine nel fatto obiettivo dell’appartenenza, non occasionale, ad uno degli uffici giudiziari per i quali è prevista l’inconciliabilità con la carica di consigliere comunale, in considerazione della sostanziale rilevanza delle funzioni stesse.

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11 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

Nei confronti di un consigliere assolto, con sentenza divenuta irrevocabile, in un processo penale, in cui l’amministrazione comunale si era costituita parte civile, non è possibile ravvisare la causa di incompatibilità di cui all’art. 63 comma 1 n. 4. Tale disposizione, infatti, così come modificata dal decreto-legge 22 febbraio 2002 n. 13, convertito con legge 24 aprile 2002 n. 75, nel disporre che non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile o amministrativo, con il comune, prevede espressamente che “la costituzione di parte civile nel processo penale non costituisce causa di incompatibilità”.
In merito ad un secondo consigliere, la cui moglie ha promosso nei confronti del comune un giudizio civile, pendente, per la condanna dell’ente al risarcimento dei danni subiti dal proprio figlio, ugualmente non si ritiene sussistente la causa di incompatibilità prevista dal citato art. 63 comma 1 n. 4. La Corte di Cassazione ha, difatti, ribadito che l’espressione “essere parte di un procedimento” deve essere intesa in senso tecnico, per cui la pendenza di una lite va accertata con riferimento alla parte in senso processuale, non riferibile, pertanto, alla diversa figura del soggetto genericamente interessato all’esito della lite per le ricadute patrimoniali che possono riguardarlo (Cass. Civile sez. I 1666/1991).

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7 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

In base alla normativa statale, in particolare alla luce degli artt. 60 e 65 TUOEL, comportando, come è noto, l’incarico di commissario straordinario l’attribuzione dei poteri di sindaco, giunta e consiglio comunale, si ravvisa un’ipotesi di incompatibilità tra il predetto incarico e quello di consigliere comunale di un comune della stessa provincia.
Alla citata normativa deve farsi riferimento, laddove, come nel caso in esame, la legge regionale, in materia di incompatibilità, rinvia alle disposizioni statali.

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7 Maggio 2007
Territorio e autonomie locali

POICHE' L'INCARICO DI COMMISSARIO STARORDINARIO COMPORTA L'ATTRIBUZIONE DEI POTERI DI SINDACO, GIUNTA E CONSIGLIO, SI RITIENE CONFIGURABILE UNA IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' TRA L'INCARICO DI COMMISSARIO STARORDINARIO E QUELLO DI CONSIGLIERE COMUNALE DI UN COMUNE DELLA STESSA PROVINCIA.