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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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6 Marzo 2009
Territorio e autonomie locali

NON SONO ELEGIBILI A SINDACO E A CONSIGLIERE PROVINCIALE I SINDACI E CONSIGLIERI PROVINCIALI IN CARICA IN ALTRO COMUNE O IN ALTRA PROVINCIA. QUALORA UN CONSIGL. PROV.LE INDIPENDEMENTE DAL RICOPRIRE ANCHE LA CARICA DI DI SINDACO IN UN COMUNE, ASSUMA POI LA CARICA DI ASSESSORE PROVINCIALE, IN FORZA DELL'ART 64 CESSA DALLA CARICA DI CONSIGLIERE ALL'ATTO DELL'ACCETTAZIONE DELLA NOMINA.

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4 Marzo 2009
Territorio e autonomie locali

NON SUSSISTE CAUSA DI INCOMPATIBILITA' PER UN CONSIGLIERE NELC AO IN CUI IL COMUNE, NEL GIUDIZIO, NON E' PARTE PROCESSUALE.

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9 Febbraio 2009
Territorio e autonomie locali

NON SONO ELEGIBILI AD AMM.RI I DIRIGENTI E LEGALI RAPPRESENTANTI DI S P A CON CAPITALE SUPERIORE AL 50% RISPETTIVAMENTE DEL COMUNE O PROVINCIA. I RAPPRESENTATNTI DELL'ENTE IN SENO AD UN CONSORZIO DEVONO ESSERE FRA GLI ASSESSORI, NON TRA I CONSIGLIERI.

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20 Gennaio 2009
Territorio e autonomie locali

IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' ART. 63 C.2 TUOEL NEL PRIMO CASO ---NO INCOMPATIBILITA' A MENO CHE NON SIANO CONFERITI AL MEDICO DIPENDENTE ASL POTERI DI RAPPRESENTANZA E DI COORDINAMENTO DELL'AZIENDA SANITARIA.

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19 Gennaio 2009
Territorio e autonomie locali

IL CONSIGLIERE VERTE IN SITUAZIONE DI INCOMPATIBILITA' QUANDO HA CHIAMATO IN GIUDIZIO IL COMUNE ,NELLA PERSONA DEL SINDACO, PER OTTENERE UN RISARCIMENTO DANNI A CAUSA DI UN SINISTRO.

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16 Gennaio 2009
Territorio e autonomie locali

IL RICORSO ALL'ANALOGIA DELL'INCOMPATIBILITA' TRA LE CARICHE DI CONSIGLIERE PRESSO ENTI DIVERSI, VIENE ESCLUSA NEL CASO DI CARICA DI ASSESSORE ESTERNO PRESSO UN COMUNE E CONSIGLIERE PRESSO ALTRO COMUNE.

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18 Dicembre 2008
Territorio e autonomie locali

QUANTO PROSPETTATO IN OGGETTO RIENTRA NELL'IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' PREVISTA DALL'ART 63 COMMA 1, N. 2 TUOEL.

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28 Novembre 2008
Territorio e autonomie locali

IL TUOEL NON PREVEDE L'IPOTESI DI INELEGGIBILITA' ED INCOMPATIBILITA' PER UN SINDACO CHE VOGLIA CANDIODARSI A PRESIDENTE DELLA PROVINCIA.

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18 Novembre 2008
Territorio e autonomie locali

LA SITUAZIONE PORSPETTATA RIENTRA NELLA IPOTESI DI INCOMPATIBILITA' PREVISTA DALL'ART. 63 COMMA 1, N.2 TUOEL

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5 Novembre 2008
Territorio e autonomie locali

si ritiene che nella fattispecie sia sussistente la causa di incompatibilità di cui al citato art. 63, comma 1, n. 6 del TUOEL, poiché, ai sensi dell’art. 50, comma 1, del suddetto D.P.R. n. 602/1973, sostituito dall’art. 16 del decreto legislativo n. 46/99 (“il concessionario procede ad espropriazione forzata quando è inutilmente decorso il termine di 60 giorni dalla notificazione della cartella di pagamento…”) non sarà più necessario un altro atto di messa in mora, essendo questa automatica allo scadere dei predetti 60 giorni, decorsi i quali il concessionario – esattore potrà dare corso al procedimento di espropriazione e di pignoramento dei beni del contribuente essendo il debito già liquido divenuto esigibile

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10 Ottobre 2008
Territorio e autonomie locali

La posizione dell’amministratore in parola può essere ricondotta alla causa ostativa di cui al punto 2), comma 1, dell’art. 63 del T.U.O.E.L., purchè lo statuto comunale non preveda espressamente che il sindaco sia amministratore della società in questione, con ciò configurandosi l’esimente di cui all’art. 67 del T.U.O.E.L. 267/2000.
Ciò posto, la questione in esame deve essere posta all’attenzione del consiglio comunale; in conformità, infatti, al principio generale che ogni organo collegiale deliberi sulla regolarità dei titoli di appartenenza dei propri componenti, la verifica delle cause ostative all’espletamento del mandato è compiuta con la procedura consiliare prevista dall’art. 69 del decreto legislativo citato, che garantisce il contraddittorio tra organo e amministratore, assicurando a quest’ultimo l’esercizio del diritto alla difesa e la possibilità di rimuovere entro un congruo termine la causa di incompatibilità contestata.

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17 Settembre 2008
Territorio e autonomie locali

SUSSISTE LA SOPRAVVENUTA CAUSA OSTATIVA ALLA PERMANENZA IN CARICA DEL COMPONENTE DEL COMITATO ESECUTIVO DELL'ENTE PARCO CONDANNATO CON SENTENZA DEFINITIVA, LA FATTISPECIE DECADENZIALE OPERA DI DIRITTO.

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31 Luglio 2008
Territorio e autonomie locali

Ipotesi di incompatibilità, ai sensi dell’art. 63, comma 1, n. 4), del T.U.O.EE.LL., nei confronti del presidente dimissionario di una Comunità Montana sottoposto per vari mesi a misura restrittiva della libertà personale per aver commesso presumibilmente il reato di concussione di cui all’art. 317 c.p. poi riacquistata nelle more dello svolgimento del processo penale - Le norme in materia di ineleggibilità ed incompatibilità, per costante giurisprudenza, sono da interpretare in modo restrittivo e non sono suscettibili di interpretazione analogica -L’art. 63 del T.U.O.EE.LL. non menziona la carica di presidente della comunità montana - l’art. 63, comma 1, n. 4), del T.U.O.EE.LL. (lite pendente) si riferisce solo a procedimenti civili od amministrativi. - La costituzione parte civile dell'ente non costituisce causa di incompatibilità, atteso che l’azione civile così fatta valere è accessoria al processo penale che era e resta fuori dall’ambito di applicazione della normativa in esame, che concerne solo liti civili ed amministrative.

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31 Luglio 2008
Territorio e autonomie locali

Difficile configurabilità della causa di incandidabilità, in quanto il comportamento da cui è scaturita la condanna non appare riconducibile nella categoria residuale di cui alla lettera c) dell’art. 58 Tuoel. Il rinvio operato da tale ultima disposizione appare, infatti, riferito alle condanne con pena superiore ai sei mesi di reclusione per reati commessi contro la pubblica amministrazione previsti nel Capo I del Titolo II, del libro secondo del codice penale. La condanna dell’amministratore de quo è connessa, viceversa, al compimento di reati esclusivamente “militari” poiché costituiti da un fatto che, nei suoi elementi materiali costitutivi non è, in tutto o in parte, preveduto come reato nella legge penale comune (Art. 37 del Codice Penale Militare/Libro Primo/Titolo III), e, pertanto, non assimilabile a reati contro la pubblica amministrazione previsti dal codice penale comune. Per quanto riguarda l’ipotesi di incompatibilità di cui all’art. 63, comma 1, n. 4 del citato Testo Unico, in quanto l’amministratore interessato risulta essere rinviato a giudizio in un procedimento penale in cui la parte offesa è proprio il comune di ....., si conviene che l’eventuale costituzione di parte civile nel processo penale non costituisce causa di incompatibilità atteso che l’azione civile così fatta valere è accessoria al processo penale che era e resta fuori dall’ambito di applicazione della normativa in esame, che concerne solo liti civili ed amministrative.

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12 Luglio 2008
Territorio e autonomie locali

SUSSISTE INCOMPATIBILITA' NEI CONFRONTI DI UN AMM.RE COMUNALE COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI UNA SOCIETA' PARTECIPATA DAL COMUNE (1% DI CAPITALE) PER APPALTO DI SERVIZIO E RACCOLTA RIFIUTI SOLIDI URBANI.

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24 Giugno 2008
Territorio e autonomie locali

La questione potrebbe essere ricondotta alla prima ipotesi di incompatibilità del comma 1, n. 2 dell’art. 63; infatti, il consigliere in questione è amministratore di un ente che, con la gestione di due impianti sportivi comunali, svolge un servizio nell’interesse del comune.
L’assenza della finalità di lucro non è sufficiente ad escludere la sussistenza dell’incompatibilità. Il comma 2 dell’art. 63 ha, infatti, escluso l’applicazione della suddetta ipotesi solo per coloro che hanno parte in cooperative sociali, iscritte regolarmente nei registri pubblici, dal momento che solo tali forme organizzative offrono adeguate garanzie per evitare il pericolo di deviazioni nell’esercizio del mandato da parte degli eletti ed il conflitto, anche solo potenziale, che la medesima persona sarebbe chiamata a dirimere se dovesse scegliere tra l’interesse che deve tutelare in quanto amministratore dell’ente che gestisce il servizio e l’interesse che deve tutelare in quanto consigliere del comune che di quel servizio fruisce.
La somma versata annualmente all’Associazione dal comune quale corrispettivo di un rapporto sinallagmatico di natura onerosa per i servizi resi, fa propendere per il configurarsi della predetta ipotesi di incompatibilità, salvo ulteriori diversi elementi concernenti la natura dell’ente e l’articolazione del rapporto con il comune che possono essere valutati dal consiglio, organo competente a deliberare sulla regolarità del titolo di appartenenza dei propri componenti, nell’ambito della procedura prevista dall’art. 69 del decreto legislativo n. 267/2000, che garantisce il contraddittorio tra organo e amministratore, assicurando a quest’ultimo l’esercizio del diritto alla difesa e la possibilità di rimuovere entro un congruo termine la causa di incompatibilità contestata.

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3 Giugno 2008
Territorio e autonomie locali

l'ASSESSORE ESTERNO QUALORA SIA CHIAMATO A RICOPRIRE ANCHE LA CARICA CONSILIARE C/O ALTRO COMUNE, DOVRA' OPTARE PER IL MANTENIMENTO DI UNA DOLA CARICA, AFRONTE DI TALE CUMULO I COMPETENTI ORGANI DI ENTRAMBI GLI ENTI POTRANNO CONTESTARE AL VICESINDACO-ASSESSORE ESTERNO-CONSIGLIERE COMUNALE TALE CUMULO DI CARICHE.

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24 Maggio 2008
Territorio e autonomie locali

da una lettura combinata dell’art. 47, commi 3 e 4 e art. 65, comma 2 T.U.O.E.L. (incompatibilità tra le cariche di consigliere comunale e consigliere di un altro comune), la carica di assessore è incompatibile con quella di consigliere di un altro comune, proprio per garantire il divieto di cumulo delle cariche previsto dalla norma citata

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30 Aprile 2008
Territorio e autonomie locali

LE ATTRIBUZIONI DI RESPONSABILITA' E FUNZIONI CHE IMNPEGNINO L'ENTE ALL'ESTERNO CON L'INCARDINAMENTO DELL'AMMINISTRATORE NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLO STESSO, REALIZZA UN VERO RAPPORTO DI DIPENDENZA,RICONDUCIBILE ALLA CAUSA DI INEGGEBILITA' EX ART 60 C.1, N.7

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24 Aprile 2008
Territorio e autonomie locali

Poiché l’art. 64, comma 4, del citato Testo Unico pone una preclusione solamente alla nomina del coniuge del sindaco o del presidente della giunta provinciale, quali componenti della rispettiva giunta o quali rappresentanti del comune e della provincia, la fattispecie in esame non risulta configurare alcuna delle tassative ipotesi di incompatibilità prefigurate