Pareri

Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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Parere
27 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 16 comma 31 della legge 148/2011, i comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5000 abitanti sono tenuti dall’anno in corso ad osservare la disciplina sul patto di stabilità interno e, pertanto, sono assoggettati alla normativa relativa alle spese di personale e ai vincoli assunzionali dettata dal citato art. 1 commi 557, 557 bis e 557 ter (Cfr Corte dei Conti, sez. autonomie, n.6/2012; Corte dei Conti, sez: Veneto, n.21/2013). La Corte dei Conti, sez. Autonomie, con la richiamata pronuncia n. 6/2012 i comuni con popolazione compresa tra i 1001 e 5000 ab. “sono suscettibili di incorrere nel divieto di assunzione previsto dal comma 4 dell’art. 76 della legge 133/2008 e s.m.i. soltanto a decorrere dall’anno 2014.

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26 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

Sulla materia è stata emanata la circolare n. 4 del 18.1.2013 con la quale il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha diramato utili orientamenti applicativi in ordine alla normativa in commento, anche in relazione all’utilizzo per i committenti pubblici, di cui all’art. 1 comma 2 del Dlgs 165/2001, dell’Istituto del lavoro occasionale accessorio. Si soggiunge che per espressa previsione di cui all’art. 9 comma 28 della legge 122/2010 la spesa del personale relativa al lavoro accessorio, nonché alle altre forme di lavoro flessibili, non può essere superiore al 50% di quella sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.

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26 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

Sulla materia è stata emanata la circolare n. 4 del 18.1.2013 con la quale il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha diramato utili orientamenti applicativi in ordine alla normativa in commento, anche in relazione all’utilizzo per i committenti pubblici, di cui all’art. 1 comma 2 del Dlgs 165/2001, dell’Istituto del lavoro occasionale accessorio. Si soggiunge che per espressa previsione di cui all’art. 9 comma 28 della legge 122/2010 la spesa del personale relativa al lavoro accessorio, nonché alle altre forme di lavoro flessibili, non può essere superiore al 50% di quella sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.

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22 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

Il legislatore statale prevede l’ipotesi della decadenza per mancata partecipazione alle sedute con esclusivo riferimento alla carica di consigliere all’art. 43, ultimo comma, del T.U.E.L. n. 267/2000; nulla di analogo si prevede, alla stregua del vigente ordinamento, per la carica di assessore, a differenza dal pregresso ordinamento (v. art. 289, co. 2 del citato T.U.L.C.P. n. 148/1915).
Tale circostanza è da imputarsi alla configurazione della giunta quale organo fiduciario, di diretta collaborazione con il sindaco che dispone, fra l’altro, del potere di revoca dell’assessore allorché venga meno il rapporto di fiducia alla base dell’investitura a tale carica per le più svariate cause, ivi compresa la protratta e ingiustificata assenza alle sedute.

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14 Febbraio 2013
Finanza locale

L'invio della domanda di iscrizione all'elenco dei revisori entro il tempo utile ad un indirizzo di posta elettronica certificata errato comporta la non iscrizione all'elenco

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13 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

Si fa presente che i comuni a decorrere dal 1.1.2013 con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 ab., quale quello di specie, sono soggetti al patto di stabilità interno. Si ritiene che codesto Ente potrebbe accedere alla richiesta di cui trattasi solamente in presenza di tutte le condizioni e limitazioni previste dalla normativa.

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12 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

SUSSISTE CAUSA DI INCOMPATIBILITA' PER LITE PENDENTE DI UN AMMINISTRATORE CON IL PROPRIO ENTE.

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11 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

In linea di principio, si osserva che i mutamenti che possono sopravvenire all’interno delle forze politiche presenti in consiglio comunale per effetto di dissociazioni dall’originario gruppo di appartenenza, comportanti la costituzione di nuovi gruppi consiliari ovvero l’adesione a diversi gruppi esistenti, sono ammissibili. Sono i singoli enti locali, nell’ambito della propria potestà di organizzazione, i titolari della competenza a dettare norme, statutarie e regolamentari, nella materia.

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7 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

la materia dei “gruppi consiliari” è interamente demandata allo statuto ed al regolamento sul funzionamento del consiglio. E’ in tale ambito che dovrebbero trovare adeguata soluzione le eventuali problematiche attinenti la suddetta materia. Il rapporto tra il candidato eletto ed il partito di appartenenza “…non esercita influenza giuridicamente rilevabile...” (Tar Puglia, sez. di Bari sentenza n. 506 del 2005) Ne consegue che, all’interno del consiglio, i gruppi non sono configurabili quali organi dei partiti e, pertanto, non sussiste in capo a questi ultimi una potestà direttamente vincolante nei confronti dei membri del gruppo di riferimento.

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1 Febbraio 2013
Territorio e autonomie locali

La previsione contenuta nel comma 5-ter dell’art. 35 del d.lgs n. 165/2001 e s.m.i. stabilisce che le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione. La disciplina che regola i rapporti di lavoro a tempo determinato nella pubblica amministrazione è contenuta nell’art. 36 del citato D.L.gs n. 165/2001.

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30 Gennaio 2013
Territorio e autonomie locali

Gruppi consiliari formati da un unico componente. I mutamenti che possono sopravvenire all’interno delle forze politiche presenti in consiglio comunale comportanti la costituzione di nuovi gruppi consiliari, ovvero l’adesione a diversi gruppi esistenti sono ammissibili secondo il principio del “divieto del mandato imperativo” di cui all’art. 67 Cost (vedi T.A.R. Lazio, sentenza n. 649/2004). Sono i singoli enti locali, nell’ambito della propria potestà di organizzazione, i titolari della competenza a dettare norme, statutarie e regolamentari, nella materia e le relative problematiche dovrebbero trovare adeguata soluzione nella specifica disciplina di cui l’ente stesso si è dotato.

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29 Gennaio 2013
Territorio e autonomie locali

Convocazione consiglio comunale. Il funzionamento dei consigli “… nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento” (art. 38 del d. lgs.vo n. 267/2000). Per quanto riguarda la verifica dell’ammissibilità delle questioni da trattare, una costante giurisprudenza ha stabilito che “… appartiene ai poteri “sovrani” dell’assemblea decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell’ordine del giorno non debba essere discusso - questione pregiudiziale -, ovvero se ne debba rinviare la discussione – questione sospensiva- (T.A.R. per la Puglia Sezione di Lecce, sentenza 4 febbraio 2004, n. 1022).

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18 Gennaio 2013
Territorio e autonomie locali

Allo stato della normativa, la richiesta del lavoratore non possa trovare favorevole accoglimento tenuto conto, altresì, della disposizione contenuta nell’art. 5, comma 7, del D.L. n.95/2012, convertito in legge n. 135/2012 (spending review), che nel determinare in 7,00 euro il valore nominale massimo attribuibile, impone, alle università statali, l’obbligo di riconoscere il buono pasto esclusivamente al personale contrattualizzato.

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16 Gennaio 2013
Territorio e autonomie locali

L'iter deliberativo di approvazione dello statuto e delle sue modifiche comporta che in sede di prima votazione la delibera sia approvata con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati ivi compreso il sindaco, che è componente del consiglio comunale ai sensi dell'art. 37 del citato testo unico
Ove tale quorum non venga raggiunto, si apre un’ulteriore fase procedimentale per la quale lo statuto è approvato “se ottiene per due volte il voto favorevole dalla maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati”.
Le due votazioni per le quali la legge richiede la maggioranza assoluta, da tenersi entro trenta giorni, termine che dalla lettura della norma appare ordinatorio, possono anche non essere consecutive, ma intervallate da una o più votazioni infruttuose. Qualora l’ente, nella propria autonomia normativa non abbia fornito indicazioni in merito alla regola da applicarsi in tutti i casi in cui il computo dei consiglieri necessario a vari fini assommi ad una cifra decimale, possa trovare applicazione il criterio dell’arrotondamento aritmetico

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11 Gennaio 2013
Territorio e autonomie locali

L’art. 76, comma 4, del D.L. 112/2008 convertito in legge 133/2008 e s.m.i. prevede espressamente il divieto per gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità interno nell’esercizio precedente, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione. La norma è chiara nel disporre il divieto assoluto e omnicomprensivo di procedure a nuove assunzioni. La soluzione della problematica evidenziata potrebbe essere ricercata nell’attuazione della mobilità operata tra enti ugualmente sottoposti al patto di stabilità.

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8 Dicembre 2012
Territorio e autonomie locali

Il comune nell’anno 2011 non ha rispettato il patto di stabilità interno, nel 2012, risulta soggetto alle sanzioni previste dall’art. 31, comma 26 della legge 183/2011, tra cui il divieto assoluto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Tale divieto si estende anche alle società partecipate dal predetto comune. Anche la Corte dei Conti, pronunciandosi sulle possibilità assunzionali dei disabili ex lege 68/99, ha ritenuto che il divieto assunzionale, previsto per gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità interno, non possa essere esteso alle assunzioni che l’ente è tenuto ad effettuare, nell’ambito della rispettiva quota di riserva, al fine di ottemperare agli obblighi di cui alla citata legge 68/99.

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27 Novembre 2012
Territorio e autonomie locali

Nell’ambito delle proprie autonome determinazioni, spetterà all’ente decidere a quale orientamento accedere, nell’eventuale rispetto dei limiti di spesa. Ai sensi dell’art. 11 del CCNL 22.1.2004, l’attribuzione della posizione organizzativa al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale può avvenire solamente nel caso di part-time inferiore al 50%. Pertanto, detta possibilità assunzionale resta subordinata al verificarsi delle condizioni previste dal surrichiamato comma 562, peraltro applicabile fino 31.12.2012.

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22 Novembre 2012
Territorio e autonomie locali

L’assunzione di personale anche a tempo parziale, da parte di codesto ente fino al 31.12.2012, dovrà avvenire nel rispetto della disciplina contenuta nel citato comma 562 (cessazioni relative all’anno 2008) sempreché l’incidenza delle spese di personale su quelle correnti non sia superiore al 50%). A decorrere dal 1.1.2013, anno in cui anche i comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 ab. Saranno soggetti al patto di stabilità, la normativa assunzionale cui fare riferimento sarà quella contenuta ai commi 557, 557-bis, 557-ter dell’art. 1 della legge 296/2006 e s.m.i. e nell’art. 76, comma 7 della legge 133/2008 e s.m.i..

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5 Novembre 2012
Territorio e autonomie locali

Per il personale dipendente da una pubblica amministrazione vige il principio di amnicomprensività del trattamento economico. L’art. 2 del Dlgs 165/2011 nello stabilire che i contratti individuali di lavoro sono regolati contrattualmente, dispone che l’attribuzione di trattamenti economici può avvenire eslcusivamente mediante contratti collettivi. Detti contratti ai sensi dell’art. 45 Dlgs 165/2001, stabiliscono il trattamento economico fondamentale ed accessorio spettante ai dipendenti.

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25 Ottobre 2012
Territorio e autonomie locali

Il legislatore statale (art. 38, co. 2 del T.U.E.L. n. 267/2000) ha demandato alla fonte regolamentare la determinazione del numero legale per la validità delle sedute. In tema di quorum strutturale, non si riscontrano univoci orientamenti giurisprudenziali. In assenza di diversa previsione regolamentare, si ritiene che il quorum debba essere calcolato includendo il sindaco.