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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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31 Maggio 2013
Territorio e autonomie locali

La legge n. 215/2012 ha modificato il comma 3 dell’art. 6 del d.lgs.vo n. 267/2000, prevedendo che gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per “garantire”, anziché promuove come nella precedente formulazione, la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti. Per i comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si fa rilevare che la novella legislativa se da un lato impone all’ente di adeguare il proprio statuto alle previsioni volte a garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte, dall’altro non reca in modo espresso l’obbligo di prevedere la nomina di assessori c.d. esterni, rimanendo nelle prerogative dell’ente la facoltà di autodeterminarsi in tal senso.

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31 Maggio 2013
Territorio e autonomie locali

SUSSISTE OBBLIGO DI TRASPARENZA PER I TITOLARI DI CARICHE ELETTIVE, MA NON SUSSISTE PER I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI STRAORDINARIE INCARICATE DELLA GESTIONE DI ENTI SCIOLTI PER FENOMENI DI INFILTRAZIONE E CONDIZIONAMENTO MAFIOSO.

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23 Maggio 2013
Territorio e autonomie locali

Non essendo intervenute modifiche normative in materia non possono che confermarsi le istruzioni impartite da questo Ministero con note emanate dal Dipartimento di PS. Nella circolare n. 30, che ha trattato nello specifico la problematica riguardante il conferimento della qualifica di ausiliare del traffico ai lavoratori socialmente utili, si deve ritenere preclusa la possibilità di attribuire le predette funzioni di ausiliari del traffico a soggetti diversi da quelli espressamente indicati dalla normativa di riferimento.

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23 Maggio 2013
Territorio e autonomie locali

L’art. 42 stabilisce che sono possibili 6 proroghe in 36 mesi, elevabili a 6 proroghe in 42 mesi se nei 24 mesi sono state fatte solo due proroghe. Per quanto riguarda la trasformazione del contratto a tempo determinato, l’art. 43 dispone che la trasformazione può avvenire dopo 42 mesi di somministrazione con l’agenzia e dopo 36 mesi se il periodo lavorato è presso lo stesso datore di lavoro utilizzatore. Nella fattispecie rappresentata si deve ritenere raggiunto il limite massimo di 36 mesi fissato dalla normativa, tenuto conto che il lavoratore ha svolto la sua missione per la durata di 36 mesi presso lo stesso datore di lavoro utilizzatore.

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16 Maggio 2013
Territorio e autonomie locali

Funzionamento delle commissioni consiliari permanenti. La previsione recata dal regolamento delle commissioni consiliari permanenti in base alla quale le funzioni di segretario verbalizzante vengano svolte da un consigliere comunale, componente di ciascuna commissione, appositamente eletto in seno alla stessa appare compatibile con le previsioni normative che si sono succedute in tema di c.d. spending review, nonché con il criterio di economicità quale principio generale dell’ordinamento.

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24 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

Si fa presente che l’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2012 dispone che a decorrere dal 2013 gli enti possono superare il limite del 50% della spesa sostenuta nell’anno 2009 per le assunzioni a tempo determinato con forme flessibili per le assunzioni strettamente necessarie a garantire l’esercizio di polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale, fermo restando che, comunque, la spesa complessiva non può essere superiore alla spesa sostenuta le stesse finalità dell’anno 2009.

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24 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

La problematica è stata affrontata dal consiglio di Stato, Sez. V, con sentenza 871/2010, che ha ritenuto che la mancata pubblicazione per estratto del bando di concorso contrasti, insanabilmente con le disposizioni di cui all’art. 4 del D.P.R. 487/1994 che prescrive la pubblicazione del predetto bando nella Gazzetta Ufficiale.

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19 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

ORA IL DELITTO DI ABUSO D'UFFICIO ART. 323 C.P. E' ELENCATO FRA I REATI DI MAGGIOR ALLARME SOCIALE PER IL QUALE LA CONDANNA DEFINITIVA COMPORTA L'INCANDIDABILITA' O LA DECADENZA DI DIRITTO DALLA CARICA RICOPERTA DALLA DATA DEL PASSAGGIO IN GIUDICATO DELLA SENTENZA DI CONDANNA- L'ENTRATA IN VIGORE SUCCESSIVA DELLA NUOVA NORMATIVA, NEL CASO IN ESAME NON CONFIGUREBBE L'IPOTESI DECADENZIALE PREVISTA.

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18 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

La concessione del buono pasto è regolata dagli artt. 45 e 46 del CCNL del 14.9.2000 che stabiliscono i criteri e le modalità per la corresponsione dello stesso. Peraltro l’art. 8 del D.L.gs n. 486/1998, ha esteso, ai lavoratori impegnati in attività socialmente utili una serie di istituti previsti per il personale dipendente, ad esempio le ferie, malattie ecc.. Non si è tuttavia rinvenuta alcuna disposizione che consente l’estensione del buono pasto ai predetti lavoratori, tenuto conto della disposizione contenuta nell’art. 5, comma 7 del d.l. n. 95/2012 che nel determinare in 7,00 euro il valore nominale massimo attribuibile impone alle università statali, l’obbligo di riconoscere il buono pasto esclusivamente al personale contrattualizzato.

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18 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

L’art. 3 comma 61 della legge 350/2003 ha esteso a tutte le amministrazioni pubbliche e quindi anche agli enti locali la possibilità di attingere a graduatorie tuttora valide di altre amministrazioni, previo accordo tra le stesse e nel rispetto dei limiti assunzionali vigenti. Nella fattispecie in esame non sembra che ricorrano le richiamate condizioni fissate dal citato art. 91.

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12 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

contratti di sponsorizzazione. La normativa di riferimento è costituita dall’art. 43, comma 1, della legge del 27 dicembre 1997, n. 449. La competenza è del consiglio comunale

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11 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

poteri vice sindaco. Cfr pareri del Consiglio di Stato il n. 94/96 del 21/2/1996 e n.501, del 14.6.2001. Nel primo dei suddetti pareri il Consiglio di Stato ha ritenuto che nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, in cui vige la regola della incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere, il vicesindaco non può far parte del consiglio, con diritto di voto.

Ciò in quanto non pare concepibile che le cennate funzioni “vengano esercitate di volta in volta dal sindaco o da chi ne fa occasionalmente le veci, in pratica da un delegato. Nel nostro ordinamento, infatti, non è ammessa delega o sostituzione nelle funzioni di componente delle assemblee elettive”.

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9 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

La disciplina di riferimento per determinare la residenza di un minore è l’art. 45 del codice civile, per il quale “il minore ha il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o del tutore”.
Per quanto riguarda l’attribuzione degli oneri connessi alla degenza di un soggetto presso strutture residenziali, la legge n. 328/2000 stabilisce, all’art. 6, il principio che essi siano imputabili all’ente presso il quale, prima del ricovero, il soggetto abbia la propria residenza.

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9 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

gli istituti di partecipazione popolare rientrano, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del dlgs. n. 267/2000, nell’ambito del contenuto obbligatorio dello statuto dei comuni e delle province.
Generalmente essi vengono declinati dai vari ordinamenti locali nella forma di proposte di iniziativa popolare, interrogazioni e petizioni popolari, iniziativa referendaria etc..

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9 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

A SEGUITO MODIFICA TITOLO V DELLA COSTITUZIONE, SPETTA ALLE REGIONI DISCIPLINARE LE CAUSE DI INCOMPATIBILITA' ALLE CARICHE ELETTIVE REGIONALI. NEL LAZIO IL CUMULO FRA LE CARICHE DI SINDACO E DI ASSESSORE REGIONALE E' INTERDETTO DALLE DISPOSIZIONI ART. 4 LEGGE 154/81 E ART. 42 STATUTO REGIONALE.

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4 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

L’ente in primo luogo deve disporre la modifica del profilo professionale del dipendente
al fine di adibirlo all’espletamento di altre mansioni adeguate alle proprie capacità. Si dovrà inoltre provvedere al collocamento obbligatorio di un centralinista non vedente in base all’art. 3 comma 2 della legge 113/1985. Il Dipartimento della Funzione Pubblica nel parere 17466 del 30.4.2012, ha infatti ritenuto che l’utilizzo di apparecchiatura telefonica automatica non obbliga le amministrazioni ad assumere centralinisti non vedenti.

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4 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

La giurisprudenza in materia è concorde, nel sostenere la necessità che l’ente, al fine di stabilire se il dipendente abbia agito nell’interesse del comune e non in conflitto di interesse, compia delle valutazioni nel merito delle singole fattispecie. Uno dei reati ascritto al dipendente configura in sé un’ipotesi di conflitto di interessi. Spetterà al comune valutare autonomamente l’opportunità del rimborso delle spese legali tenendo conto anche della condotta professionale e comportamentale avuta del dipendente.

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3 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

IL TENTATIVO DI CONCUSSIONE IN QUANTO REATO AUTONOMO,NON PUO' ESSERE ASSIMILATO AL CORRISPOENDENTE DELITTO CONSUMATO - RILEVA SOLO AI FINI DELLA DECADENZA NON GIA' ALLA SOSPENSIONE DALLA CARICA ELETTIVA. L'INTERDIZIONE TEMPORANEA O DEFINITIVA DAI PUBBLICI UFFICI, MNON E' IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA MA SEGUE LE VICENDE DELLA SENTENZA CHE COMMINA LA PENA PRINCIPALE, SE CI FOSSE APPELLO, L'INTERDIZIONE NON OPERA.

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3 Aprile 2013
Territorio e autonomie locali

IL REATO DI TENTATA CONCUSSIONE O MEGLIO IL TENTATIVO, IN QUANTO REATO AUTONOMO NON PUO' ESSERE ASSIMILATO AL CORRISPONDENTE DELITTO CONSUMATO, SOLO CAUSA DI SOSPENSIONE DELL'ELETTO, TALE TIPO DI ILLECITO PENALE RILEVA SOLO AI FINI DELLA DECADENZA DELL'ELETTO NON GIA' IN RELAZIONE ALLA SUA SOSPENSIONE CAUTELARE DALLA CARICA ELETTIVA.

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21 Marzo 2013
Territorio e autonomie locali

l’art. 9 del codice dell’Amministrazione Digitale di cui al dlgs n. 82 del 2005, come modificato dal dlgs. n. 235 del 2010, recante “partecipazione democratica elettronica”, ha stabilito che le pubbliche amministrazioni favoriscano ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini al processo democratico. Le scelte in ordine alla declinazione concreta del principio della partecipazione democratica elettronica, come ad esempio l’attivazione dell’indirizzo di posta elettronica per i singoli consiglieri ovvero per ciascun gruppo consiliare al fine di agevolare la comunicazione con i cittadini, e la compatibilità di tali scelte con le esigenze di ottimizzazione e contenimento dei costi rientrano nella autonomia decisionale del comune interessato.