Possibilità per il sindaco di far parte di un gruppo consiliare
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.
L'iscrizione del sindaco ad un gruppo potrebbe incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell'ente.
Un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti se intende introdurre la figura del presidente del consiglio potrà adottare un'apposita modifica statutaria che sarà applicabile a decorrere dalla successiva tornata elettorale.
Un'ulteriore modalità d'individuazione dell'assessore che garantisca il principio della parità di genere potrà essere esperita nominando assessore un soggetto esterno al consiglio, qualora tale figura sia prevista nello statuto.
I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso organismi o istituzioni comunque sottoposti al controllo o vigilanza dell'ente locale
Su segnalazioni di disservizi o carenze nelle strutture comunali, i consiglieri possono utilizzare gli strumenti dell'art.43 d.lgs. n.267/2000, non essendo tenuti alla verifica dello stato dei luoghi. Senza previsione regolamentare, per l'accesso ai locali comunali occorre il previo raccordo con i dirigenti competenti.
In carenza di apposita disciplina regolamentare, per la sostituzione del capogruppo consiliare devono osservarsi le norme di carattere generale: formalizzazione della convocazione del gruppo, partecipazione della maggioranza dei componenti e voto della maggioranza dei presenti.
Non sussiste la causa di incompatibilità di cui all’articolo 63, comma 1, n. 4, d. lgs. n. 267/2000 per lite pendente nel caso in cui la lite è pendente tra l’amministratore e la società controllata dal comune. Inoltre, poiché il fatto generatore della controversia è riconducibile all’esercizio delle funzioni di controllo esercitata dall’amministratore, è applicabile l’esimente di cui al comma 3 dell’art. 63 d.lgs. n. 267/2000. Per quanto attiene il dovere di astensione previsto dall’articolo 78, comma 2, TUOEL, esso sussiste in tutti i casi in cui i soggetti tenuti alla sua osservanza sono portatori di interessi personali che possono trovarsi in posizione di conflittualità rispetto a quello, generale dell’organo di cui fa parte.
Secondo la giurisprudenza della Corte dei conti la rassegna delle norme, specie l’art. 51 TUEL e l’art. 1 della L. n. 182/1991, rivela che la data delle elezioni e la data della scadenza del mandato vanno tenute ben distinte. In particolare, nel caso di fisiologico svolgimento integrale della consiliatura, il dies a quo è la scadenza del mandato, ossia la fine dei 5 anni decorrenti dalla data della prima elezione. Con riguardo allo spostamento della data delle elezioni stabilito dalle disposizioni emergenziali del 2020, la Corte ha sottolineato che essa ha “spostato in avanti la data delle elezioni, ma non quella della scadenza del mandato. In tal modo, si è determinata una nuova ed eccezionale ipotesi di “prorogatio” delle funzioni (ma non del mandato), in deroga a quella ordinariamente prevista dall’art. 1 del D.L. n. 293/1991.
Le ipotesi di incompatibilità alle cariche presso gli enti locali sono tassative e predeterminate dal legislatore, l'ente deve valutare l'eventuale conflitto d'interessi delle varie funzioni pubbliche ed attività amministrative svolte dal Comune negli enti esponenziali o organismi pubblici controllati, vigilati e/o collegati in cui il revisore stesso potrebbe operare
Non avendo il legislatore previsto una specifica disciplina al riguardo si ritiene che la rinuncia preventiva alla carica non richieda particolari formalità e potrà essere presentata con qualsiasi modalità, purché nel rispetto dei principi generali che regolano la presentazione delle istanze alla Pubblica Amministrazione, dettati dalle norme sulla semplificazione amministrativa (D.P.R. n. 445/2000). E’ al consiglio comunale che la problematica deve essere rimessa atteso che tale organo deve pronunciarsi sulla sussistenza o meno in capo ai suoi componenti di cause ostative a far parte del collegio.
Non sussiste incompatibilità ai sensi dell’art. 63, comma 1, n. 4), T.U.O.E.L in una controversia instaurata inter alia, sebbene questa sia riconducibile alla responsabilità “gestoria” dell’amministratore locale, qualora non sussista in capo a quest’ultimo la qualità di parte “processuale”.
La condanna di un amministratore locale per un delitto di cui alla lettera d) dell’art. 10, comma 1, del decreto legislativo n. 235/2012, anche se non contenente esplicitamente le circostanze aggravanti di cui all’art. 61 del c.p., costituisce condizione ostativa alla candidabilità dell’amministratore condannato.
Sul sindaco, “responsabile dell’amministrazione del comune” ex articolo 50, comma 1, TUEL e presidente dell’organo esecutivo ex comma 2 del medesimo articolo, grava l’obbligo di astensione positivizzata dal comma 3 dell’articolo 78 del predetto testo unico.
È competenza dell'ente verificare il corretto funzionamento dell'organo di revisione rilevando le relative inadempienze. L'eventuale revoca non comporta la cancellazione automatica dall'Elenco dei revisori degli enti locali
In caso di dimissioni del presidente del consiglio comunale, se nulla è stabilito dallo statuto comunale o dal regolamento per il funzionamento del consiglio, devono ritenersi fermi i poteri sostitutivi del vice presidente ai fini della convocazione e della presidenza del consiglio comunale immediatamente successivo.
Qualora il regolamento consiliare garantisca la trattazione di interrogazioni, interpellanze, mozioni ed ordini del giorno in tempi coerenti con la previsione dell'art.43 del d.lgs. n.267/2000, la loro discussione non segue il disposto dell'art.39 T.U.O.E.L. per la convocazione del consiglio comunale richiesta da un quinto dei consiglieri.
La funzione vicariale del vicepresidente del consiglio comunale è connaturata all'espletamento dei compiti che fanno capo al titolare impossibilitato a svolgerli, al fine di darne continuità. Le dimissioni dalla carica del titolare comportano l'immediata elezione di un nuovo presidente scelto tra i consiglieri comunali.
Presentare "domanda di urgenza" per fatti importanti emersi dopo la convocazione del consiglio comunale è conforme all'art.43 d.lgs. n.267/2000. Sindaco od assessore competente hanno facoltà di valutare l'effettiva urgenza solo se previsto dal regolamento.
Lo statuto disciplina le funzioni di presidente del consiglio comunale mentre al regolamento spetta la relativa normazione di dettaglio. Le dimissioni o la revoca dalla carica comportano l'immediata elezione di un nuovo presidente scelto tra i consiglieri.
Le indennità di funzione vengono rapportate ad una popolazione intesa in senso dinamico, rappresentata dai dati di più recente acquisizione - la popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente, così come accertata dall’ISTAT- e non ad un dato statico, così come espresso dal censimento.
Non sussiste incompatibilità ai sensi dell’art. 63, comma 1, punto 1 del TUOEL se non vi sono gli estremi di un rapporto di vigilanza tra il comune e la farmacia in questione, né si ravvisano i caratteri della facoltatività nella erogazione dei rimborsi dei medicinali del prontuario farmaceutico svizzero.
Al fine della rimborsabilità agli amministratori delle spese legali sostenute, il legislatore richiede, oltre che la conclusione del procedimento penale con sentenza di assoluzione o con l’emanazione di un provvedimento di archiviazione, la sussistenza di una serie di presupposti. Spetta all’ente locale interessato valutare la concreta sussistenza di essi.
In caso di segnalazioni su disservizi o carenze nelle strutture comunali, i consiglieri utilizzano gli strumenti ex art.43 d.lgs. n.267/2000. La verifica dello stato dei luoghi compete agli uffici tecnici ed alla polizia municipale. Per l'accesso ai locali comunali è necessario un raccordo con i dirigenti competenti.
L'assicurazione per i rischi conseguenti all'espletamento del mandato elettivo trova copertura nell'art.86, c.5, d.lgs. n.267/2000; tuttavia, il rimborso spese legali o la stipula polizze assicurative rappresenta una spesa facoltativa per l'ente locale.