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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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24 Settembre 2018
Territorio e autonomie locali

Le commissioni consiliari permanenti devono rispecchiare in modo proporzionale i gruppi presenti in consiglio, pertanto, in caso di intervenuti mutamenti nella composizione dei gruppi, il consiglio dovrà procedere, con propria deliberazione, ad un riequilibrio complessivo delle commissioni consiliari permanenti al fine di garantire il rispetto del criterio proporzionale previsto dall’art.38, comma 6, del decreto legislativo n.267/00.

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24 Settembre 2018
Territorio e autonomie locali

Nell’ipotesi in cui gli Uffici comunali non dispongano degli atti richiesti dal consigliere comunale nell'esercizio del diritto di accesso che riguardano, nella specie, una associazione in ambiti territoriali tra comuni come prevista, tra l’altro, dalla legge regionale - a cui il Comune contribuisce mediante finanziamenti a valere sui propri bilanci - che si avvale dell'Ufficio di Piano individuato quale struttura tecnica di supporto per la realizzazione del piano di zona, in carenza di specifiche disposizioni in merito che deleghino la struttura affidataria del servizio, sarà tale ultimo soggetto a corrispondere al consigliere comunale gli atti richiesti, nei tempi previsti.

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24 Settembre 2018
Territorio e autonomie locali

Convocazione del consiglio. Eventuali vizi di legittimità attinenti alla convocazione del consiglio. Il vigente ordinamento, come noto, non prevede poteri di controllo di legittimità sugli atti degli enti locali in capo a questa Amministrazione.
Gli eventuali vizi di legittimità degli atti adottati possono essere fatti valere solo nelle competenti sedi amministrative ovvero giurisdizionali, secondo le consuete regole vigenti in materia.

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21 Agosto 2018
Territorio e autonomie locali

Mozioni. Il  diritto di presentare mozioni è previsto dall’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00, che al comma 3, demanda allo statuto ed al regolamento la disciplina concernente le modalità di presentazione degli atti di sindacato ispettivo e le relative risposte. Ad avviso della scrivente, il consiglio comunale  potrebbe adottare  disposizioni regolamentari  limitative del diritto di proporre emendamenti alle mozioni, tali da stravolgerne  surrettiziamente il significato originario.

 

 

 

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21 Agosto 2018
Territorio e autonomie locali

Il “diritto di accesso” ed il “diritto di informazione” dei consiglieri comunali nei confronti della P.A. trovano la loro disciplina nell’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00 che riconosce a questi il diritto di ottenere dagli uffici comunali, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato.

 

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19 Luglio 2018
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art. 38, comma 5, i consigli comunali durano in carica per un periodo di cinque anni sino all’elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili. La previsione legislativa in esame trae la propria ratio ispiratrice dalla necessità di evitare che il consiglio comunale possa condizionare la formazione della volontà degli elettori adottando atti aventi natura cosiddetta “propagandistica”, tali da alterare la par condicio tra le forze politiche che partecipano alle elezioni amministrative.
 

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19 Luglio 2018
Territorio e autonomie locali

Utilizzo fascia tricolore. Con circolare di questo Ministero n. 5/98, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 270 del 18.11.1998, è stato evidenziato il carattere sostanziale dell’intervento normativo (art. 36, comma 7 della legge n. 142/1990 come sostituito dall’art. 4 comma 2 della  legge 15 maggio 1997, n. 127 -  ora art. 50, comma 12 del decreto legislativo n. 267/00), con il quale è stato espressamente disposto che «distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune» e che “nell’uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga”.

 

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19 Luglio 2018
Territorio e autonomie locali

Composizione delle Commissioni consiliari permanenti. Impossibilità di insediamento. In base a quanto disposto dall’articolo 38, comma 6, del decreto legislativo n. 267/00, le commissioni consiliari, una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dall’apposito regolamento comunale con l’inderogabile limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione. Le forze politiche presenti in consiglio devono, pertanto, essere il più possibile rappresentate anche nelle commissioni. A fronte delIa oggettiva impossibilità di insediare validamente le commissioni a causa della indisponibilità manifestata da alcuni consiglieri di minoranza,   la situazione di fatto verificatasi è  tale da giustificare, in ragione del principio della continuità amministrativa, il riespandersi della competenza piena del consiglio comunale.

 

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19 Luglio 2018
Territorio e autonomie locali

Ipotesi inclusione del sindaco in un gruppo consiliare.  Il sindaco, pur se membro del consiglio comunale ai sensi dell'art. 46 del T.U.O.E.L., ha, in effetti, una posizione differenziata rispetto ai singoli consiglieri comunali.
  Tale disposizione lascia emergere la configurazione della posizione di terzietà del sindaco nel rapporto con i gruppi medesimi.
 Ne deriva che l’iscrizione del sindaco ad un gruppo o addirittura la costituzione di un gruppo unipersonale nel corso della consiliatura da parte dello stesso sindaco può incidere sul corretto e bilanciato esercizio delle funzioni di governo dell’ente.

 

 

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Richiesta di convocazione da parte di un quinto dei consiglieri. Art.39, comma 2, del decreto legislativo n.267/00. Al Presidente del Consiglio spetta solo la verifica formale della richiesta (prescritto numero di consiglieri), mentre non potrebbe essere sindacata nel merito, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito, impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell’assemblea. Il Tar Puglia nella sentenza n.1022/2004 ha precisato che appartiene ai poteri "sovrani" dell'assemblea decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell'ordine del giorno non debba essere discusso ("questione pregiudiziale"), ovvero se ne debba rinviare la discussione ("questione sospensiva"). Il citato Tar Puglia ha sottolineato, inoltre, che "…l’ordinamento ritiene un valore essenziale del sistema democratico che alla minoranza sia assicurata effettività del diritto di iniziativa, e cioè del diritto di discussione in assemblea sull’argomento richiesto. Ove, così non fosse, grave ed evidente sarebbe la contraddizione fra tutela rafforzata del diritto di iniziativa e mancanza di limiti per la maggioranza di metterlo nel nulla con la proposizione di una qualunque questione pregiudiziale.”.

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Richiesta di convocazione da parte di un quinto dei consiglieri. Art. 39, comma 2,  del decreto legislativo n. 267/00. Al Presidente del Consiglio spetta solo la verifica formale della richiesta (prescritto numero di consiglieri), mentre non potrebbe essere sindacata nel merito, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito, impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell’assemblea. Il  Tar Puglia nella  sentenza n. 1022/2004  ha precisato che appartiene ai poteri “sovrani” dell’assemblea decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell’ordine del giorno non debba essere discusso (“questione pregiudiziale”), ovvero se ne debba rinviare la discussione (“questione sospensiva”). Il citato Tar Puglia ha sottolineato, inoltre,   che “…l’ordinamento ritiene un valore essenziale del sistema democratico che alla minoranza sia assicurata effettività del diritto di iniziativa, e cioè del diritto di discussione in assemblea sull’argomento richiesto. Ove, così non fosse, grave ed evidente sarebbe la contraddizione fra tutela rafforzata del diritto di iniziativa e mancanza di limiti per la maggioranza di metterlo nel nulla con la proposizione di una qualunque questione pregiudiziale.”.

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Ai sensi dell’art.  3 dello statuto speciale  della Regione Sardegna,  l’ordinamento degli enti locali rientra nella competenza  della legislazione regionale nel rispetto della Costituzione, dei principi dell’ordinamento giuridico della Repubblica, degli obblighi internazionali e degli interessi nazionali, nonché delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali della Repubblica.

 

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Uso della fascia tricolore. La disciplina del suo uso è legata, dunque, alla natura delle funzioni sindacali che sono di capo dell’Amministrazione comunale e di ufficiale di Governo. Allorquando il sindaco sia assente o impedito temporaneamente ai sensi dell’art. 53, c. 2, del T.U.O.E.L., spetta solo al vice sindaco fregiarsene.

 

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Accesso al sistema informativo comunale da parte di consiglieri tramite password. Come osservato  dal Plenum della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, del 16 marzo 2010, il “diritto di accesso” ed il “diritto di informazione” dei consiglieri comunali nei confronti della P.A. trovano la loro disciplina nell’art. 43 del decreto legislativo n. 267/00 che riconosce a questi il diritto di ottenere dagli uffici comunali, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato. (Confermato dal successivo parere del 23 ottobre 2012). “L’accesso diretto tramite utilizzo di apposita password al sistema informatico dell’Ente, ove operante, è uno strumento di accesso certamente consentito al consigliere comunale che favorirebbe la tempestiva acquisizione delle informazioni richieste senza aggravare l’ordinaria attività amministrativa. Ovviamente il consigliere comunale rimane responsabile della segretezza della password di cui è stato messo a conoscenza a tali fini (art. 43, comma 2, T.U.O.E.L.)”.

 

 

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Riprese audiovisive delle sedute del consiglio comunale. Nell'ambito dell'attribuzione al consiglio comunale dell'autonomia funzionale ed organizzativa  si riconduce quella potestà di regolare opportunamente, con apposite norme, ogni aspetto attinente al funzionamento dell'assemblea, tra cui anche quello della registrazione del dibattito e delle votazioni con mezzi audiovisivi, sia da parte degli uffici di supporto all'attività di verbalizzazione del segretario comunale, che da parte dei consiglieri, degli organi di informazione e dei cittadini che assistono alla sedute pubbliche.

 

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28 Giugno 2018
Territorio e autonomie locali

Imputabilità degli oneri economici per le prestazioni socio-assistenziali a favore di minore inserita in struttura protetta. L’art.6, comma 4, della legge n.328/00 prevede che tale onere competa al Comune presso il quale il soggetto interessato abbia la propria residenza prima del ricovero. La disciplina di riferimento per determinarne la residenza è l'articolo 45 del Codice Civile, secondo il quale “il minore ha il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o del tutore e, nel caso di genitori separati che non abbiano la stessa residenza il minore ha il domicilio del genitore con il quale convive”. Pertanto, i minori hanno la residenza presso i genitori o il tutore: è con riferimento a questi ultimi soggetti che andrà effettuata la ricerca della residenza del minore al momento in cui la prestazione assistenziale ha avuto inizio al fine di imputarne le spese a quel comune.

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4 Aprile 2018
Territorio e autonomie locali

Le commissioni consiliari previste dall’articolo  38, comma 6,  del decreto legislativo n. 267/00, una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dal regolamento comunale con l’unico limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione.

 

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3 Aprile 2018
Territorio e autonomie locali

Parità di genere nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti. Si fa presente che il Consiglio di Stato, con sentenza n.4626 del 5/10/2015, ha precisato che tutti gli atti adottati nella vigenza dell'art.1, comma 137, citato trovano in esso "un ineludibile parametro di legittimità" e, pertanto, un'interpretazione che riferisse l'applicazione della norma alle sole nomine assessorili effettuate all'indomani delle elezioni e non anche a quelle adottate in corso di consiliatura consentirebbe un facile aggiramento della suddetta normativa.
Con riferimento alla adeguatezza dell'istruttoria effettuata dal sindaco e del corredo motivazionale addotto quale giustificazione del mancato rispetto della normativa in questione, appare utile richiamare la sentenza n.1 del 2015 con la quale il Tar Calabria, Sez. Catanzaro, nel pronunciare l'annullamento del decreto di nomina della giunta, ha ritenuto che l'atto impugnato fosse sprovvisto di adeguata istruttoria finalizzata al reperimento di "… idonee personalità di sesso femminile nella società civile, nell'ambito del bacino territoriale di riferimento, limitandosi a comprovare soltanto la rinuncia di due consigliere.". (cfr. Tar Calabria sentenze nn.2,3 e 4 del 2015).

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3 Aprile 2018
Territorio e autonomie locali

Imputabilità degli oneri economici per le prestazioni sociali a favore di minori inseriti in struttura protetta.  La legge 8 novembre 2000, n. 328 ha inteso introdurre il criterio della residenza, corrispondendo all’esigenza di tutela dei soggetti più deboli della società.
     Il legislatore ha voluto radicare la competenza a sostenere gli oneri derivanti dal ricovero di minori, sottoposti a decreto dell’autorità giudiziaria ed ospitati in struttura residenziale sempre nel comune nel quale i genitori esercenti la potestà o il tutore hanno la residenza al momento in cui la prestazione ha inizio.

 

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3 Aprile 2018
Territorio e autonomie locali

Diritto di accesso alle informazioni e notizie da parte di consiglieri comunali. L’articolo 43, al comma 2, riconoscendo il diritto dei consiglieri comunali di accedere a tutte le notizie e le informazioni in possesso del Comune e delle aziende ed enti dipendenti, utili all'espletamento del proprio mandato, puntualizza che i consiglieri medesimi “sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge”. Salvo espressa eccezione di legge, ai consiglieri comunali non può essere opposto alcun divieto, determinandosi altrimenti un illegittimo ostacolo alla loro funzione (conforme, Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi del 3 febbraio 2009), né potrebbe essere imposto l’obbligo di firma di liberatorie imposte da soggetti terzi per il fatto di venire a conoscenza di atti nell’esercizio della propria funzione istituzionale, essendo in re ipsa l’obbligo di riservatezza.