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Raccolta di pareri espressi da questo Dipartimento nelle materie di propria competenza, in particolare in materia di Enti locali.

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9 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

IL GETTONE DI PRESENZA NON SPETTA AI COMPONENTI DELLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO POICHE' ESSA NON E' EQUIPARATA ALLE COMMISSIONI PREVISTE DALL'ART. 82 TUOEL -

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9 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

L'ART. 60 C.1 TUOEL STABILISCE UNA CAUSA DI INELEGGIBILITA' PER GLI AMMINISTRATORI ED I DIPENDENTI CON FUNZIONI DI RAPPRESENTANZA O CON POTERI DI ORGANIZZAZIONE O COORDINAMENTO DEL PERSONALE DI ISTITUTO, CONSORZIO O AZIENDA DIPENDENTE DAL COMUNE.

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7 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

NEL CASO SIANO STATE AFFRONTATE SPESE DI SOGGIORNO L'AMM.RE HA L'ONERE DI PRODURRE LA DOCUMENTAZIONE CHE DA DIRITTO AD UN RISTORO IN MISURA FORFETARIA.

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3 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

il simbolo identificativo dell’ente locale può essere rappresentato solo dallo stemma comunale, oggetto di identificazione statutaria ai sensi dell’art. 6, comma 2 del T.U.O.E.L., nel cui ambito dovrebbe rinvenirsi la disciplina delle relative modalità d’uso.

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3 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

In base alle specifiche disposizioni statutarie, la funzione di convocazione e presidenza del Consiglio è attribuita istituzionalmente al Presidente e, in caso di sua assenza o impedimento, al Vicepresidente del Consiglio. Non può procedersi alla surroga del sindaco deceduto con la nomina del primo consigliere non eletto.

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3 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

L’art. 38, comma 2, del T.U.O.E.L. n. 267/2000 demanda alla normativa regolamentare la disciplina per il funzionamento dei consigli con l’unico limite, per quanto riguarda il numero legale per la validità delle sedute, che sia assicurata “... in ogni caso” la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia.

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1 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

Applicabilità - ente popolazione inferiore 5.000 abitanti - per suddetta utilizzazione, citata normativa - Corretto inquadramento in relazione a posto ricoperto, funzioni da svolgere e qualificazione professionale posseduta, ovvero lavoratore adibito a mansioni assunzione o quelle considerate equivalenti, ambito classificazione professionale prevista contratti collettivi (art. 52, comma 1, D. Lgs. n. 165/2001) - Corretta corresponsione retribuzione posizione, secondo quanto stabilito da normativa generale (ex art. 10, CCNL del 31.3.1999) e riproporzionata quanto previsto art. 11, CCNL 22.1.2004(stante prestazione seconda attività lavorativa tempo parziale) - Non attribuzione posizione organizzativa (in ipotesi inquadramento predetto dipendente in cat. D) a dipendenti cat. C, in base quanto disposto da art. 11, CCNL 31.3.1999.

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1 Dicembre 2009
Territorio e autonomie locali

NON BASTA SOLO L'ESISTENZA DI UN PROCEDIMENTO CIVILE O AMM.VO IN CUI SIANO COINVOLTI ENTE ED ELETTO PER AVERSI INCOMPATIBILITA' PER LITE PENDENTE, MA OCCORRE CHE ESISTA UNA CONCRETA CONTRAPPOSIZIONE DI PARTI, CIOE' UN REALE CONFLITTO DI INTERESSI, SOLO IN TAL CASO SUSSISTE L'ESIGENZA DI EVITARE IL CONFLITTO DI INTERESSI NELLA LITE CHE POSSA ORIENTARE LE SCELTE DELL'ELETTO IN PREGIUDIZIO DELL'ENTE AMM.VO O INGENERARE ALL'ESTERNO SOPSETTI AL RIGUARDO.

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30 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Il consiglio partecipa, ai sensi dell’art.42, co.3, d.lgs.n.267/2000, alla “verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco o del presidente della provincia e dei singoli assessori”. Una norma statutaria che consentisse al presidente del consiglio comunale di partecipare alle riunioni della giunta non sarebbe compatibile con l’esigenza di evitare una commistione tra “controllore” e “controllato

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27 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

In caso di assenza o impedimento del vicesindaco, non sono ammissibili ulteriori figure istituzionali che lo possano sostituire nelle competenze spettatigli quale organo monocratico ovvero quale capo della giunta.

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23 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Le commissioni consiliari consultive, qualora istituite, devono essere composte, conformemente alla normativa statutaria e regolamentare dell’ente, con criterio proporzionale al numero dei gruppi consiliari. Alla stregua dei surriferiti principi, dovrebbe reputarsi preclusa la possibilità che le commissioni possano essere costituite con componenti appartenenti esclusivamente alla maggioranza e che non sia ipotizzabile che quest’ultima provveda alla nomina dei componenti spettanti ai gruppi di minoranza.

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20 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Dimissioni del presidente del consiglio comunale. Fatte salve espresse e specifiche norme statutarie o regolamentari, opera il principio della immediata operatività ed irretrattabilità delle dimissioni degli amministratori locali.

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20 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Registrazione delle sedute consiliari. La pubblicità della seduta non implica la facoltà di registrazione ma la libera presenza di chi abbia interesse ad assistere. In assenza di espressa previsione regolamentare, l’ammissione alla registrazione può essere regolata e valutata, caso per caso, dal presidente del consiglio nell’esercizio dei poteri di “direzione dei lavori e delle attività del consiglio”, di cui all’art. 39, comma 1, tuel n. 267/2000.

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15 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

AGLI AMM.RI , PERSONALE DOCENTE A TEMPO DETERMINATO NEL COMPARTO SCUOLA, CHE NON POSSONO METTERSI IN ASPETTATATIVA, SPETTA L'INDENNITA' DI FUNZIONE NELLA MISURA INTERA.

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13 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Sostituzione Presidente del Consiglio.
Il presupposto per l’assunzione del potere vicario da parte del Vice Presidente del consiglio dovrebbe ricondursi al verificarsi della assenza, ovvero dell’impedimento del Presidente a partecipare alla seduta della Conferenza dei Capigruppo, non potendosi equiparare alla ipotesi dell’impedimento anche “l’impedimento momentaneo”.
Ai componenti della Conferenza dei Capigruppo non può essere corrisposto il gettone di presenza in quanto, ai sensi dell’art. 82, comma 2, del d.lgs 267/2000, i consiglieri comunali, provinciali e circoscrizionali hanno diritto a percepire un gettone di presenza per la partecipazione ai consigli ed alle commissioni e la Conferenza dei Capigruppo non può essere equiparata alle commissioni.

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13 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

La mozione di sfiducia, ai sensi dell’art.52 del T.U.E.L. n.267/2000, viene “messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione”. Il termine massimo di trenta giorni dalla presentazione per la messa in discussione della mozione di sfiducia è perentorio, pertanto, non può prospettarsene la discussione oltre il termine di trenta giorni.

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13 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

L’ordinamento degli enti locali, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto della Regione Sicilia, rientra tra le materie di competenza esclusiva della legislazione regionale. L’art. 16 dello stesso statuto ne demanda all’Assemblea regionale l’ordinamento amministrativo.
La materia dei gruppi consiliari, ai sensi dell’art. 6 della L. R. Siciliana n. 30 del 23.12.2000, è regolata dalle apposite norme statutarie e regolamentari adottate dai singoli enti locali nell’ambito della riconosciuta autonomia organizzativa dei consigli.
Si ritiene che, qualora l’ente locale - nella propria autonomia tanto statutaria che regolamentare - abbia previsto un numero minimo di componenti per la costituzione di un gruppo consiliare, non sia consentito al consigliere fuoriuscito dal gruppo originario di riferimento costituirne un nuovo formato da un solo componente. ( cfr. Tar Palermo sentenza n. 1462 del 2003

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12 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Commissioni consiliari. Sussistenza obbligo, recato dall’art. 44 comma 1 del d. lgs. n. 267/2000, di attribuire alla opposizione la presidenza delle commissioni consiliari di controllo e di garanzia, ove costituite. La disciplina delle commissioni permanenti di cui all’art. 38, comma 6. del dlgs 267/2000, compresa l’attribuzione della presidenza, è da rinvenire nelle apposite norme regolamentari dell’ente.

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12 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

L’effetto di “sterilizzazione permanente” del sistema delle indennità ha trovato una decisiva conferma negli artt. 61, comma 10, secondo periodo, e 76, comma 3, della legge 6 agosto 2008, n. 133, di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, (disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria). Tali disposizioni prevedono, infatti, la sospensione fino al 2011 della possibilità di incremento delle indennità prevista nel comma 10 dell’art. 82 Tuoel, e la modifica del comma 11 del medesimo art. 82 con l’eliminazione della possibilità degli organi degli Enti locali di incrementare le indennità di funzione spettanti ai Sindaci, ai Presidenti di Provincia, agli Assessori comunali e provinciali ed ai Presidenti delle Assemblee.
La suddetta linea interpretativa è stata recentemente avvalorata dal parere reso dalla sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti in data 3 aprile 2009, n. 7, con il quale l’organo regionale, nell’effettuare una puntuale ricostruzione delle varie norme succedutesi nell’arco di tempo preso in esame, ha evidenziato che a seguito delle novità normative introdotte dal più volte citato art. 76 del D.L. n. 112/2008 le predette indennità sono ora immodificabili da parte degli organi degli enti locali.

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12 Novembre 2009
Territorio e autonomie locali

Il carattere tassativo della disciplina legislativa dei permessi lavorativi per chi riveste pubbliche funzioni è stato confermato dalla IV Sezione del Consiglio di Stato che, nella decisione n. 992 del 1993, ha negato la possibilità di estendere agli assessori comunali i permessi previsti dalla legge per una differente categoria di eletti.
Per i componenti della giunta, l’art. 79, comma 3, prevede per i lavoratori dipendenti il diritto di assentarsi per tutta la durata delle riunioni degli organi di cui fanno parte per la loro effettiva durata, compreso il tempo per raggiungere il luogo della riunione e di rientrare al posto di lavoro.
In presenza di una disposizione statutaria che consenta agli assessori di partecipare alle sedute consiliari, come rappresentanti della giunta ed interlocutori dei consiglieri, si ritiene che gli amministratori in questione potranno usufruire, oltre ai permessi di cui al citato comma 3, dei permessi retribuiti di cui all’art. 79, comma 4 e, qualora sia necessario, anche di quelli non retribuiti previsti al successivo comma 5.