Raccolta di giurisprudenza
La raccolta si propone di aggiornare gli addetti ai lavori circa l'evoluzione della giurisprudenza concernente le materia di competenza dei questo Dipartimento ed in particolare il mondo delle autonomie.
L’accesso alle informazioni selezionate consente la consultazione delle più recenti pronunce della Corte Costituzionale, della Corte dei Conti, del Giudice Amministrativo e del Giudice ordinario.
I contenuti del compendio giuridico vengono regolarmente aggiornati con la più recente giurisprudenza amministrativa, nonché con le pronunce concernenti le diversificate materie su cui incide l’azione amministrativa delle commissioni straordinarie, allo scopo di supportare le Prefetture nonché le commissioni straordinarie incaricate di gestire gli enti locali sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.
La giurisprudenza pubblicata segue l'ordine cronologico e può essere consultata per materia selezionando il campo categoria.
Secondo l'art. 91, comma 5, del d.lgs. n. 159/2011 "Il prefetto, anche sulla documentata richiesta dell'interessato, aggiorna l'esito dell'informazione al venir meno delle circostanze rilevanti ai fini dell'accertamento dei tentativi di infiltrazione mafiosa".
La giurisprudenza in materia [...]
La valutazione del pericolo di infiltrazioni mafiose, di competenza del Prefetto, è connotata, per la specifica natura del giudizio formulato, dall'utilizzo di peculiari cognizioni di tecnica investigativa e poliziesca, che esclude la possibilità per il giudice amministrativo di sostituirvi la [...]
Legittimità del conferimento di un incarico di collaborazione professionale esterno nella Pubblica Amministrazione.
Alla luce del principio “tempus regit actum”, che impone di valutare la legittimità degli atti amministrativi alla stregua degli elementi di fatto e di diritto esistenti al momento della loro adozione e tenuto conto della natura vincolata che caratterizza il provvedimento espulsivo emesso in [...]
- L’interdittiva antimafia è una misura di prevenzione sui generis in quanto - come chiarito dalla Giurisprudenza - finisce inevitabilmente per determinare un pregiudizio anche nei confronti dei soggetti che hanno subito l’azione di infiltrazione, e cioè sia a carico dei soggetti passivi nella c [...]
Secondo la recente giurisprudenza di questa Sezione, è estranea al sistema delle informative antimafia, non trattandosi di provvedimenti nemmeno latamente sanzionatori, qualsiasi logica penalistica di certezza probatoria raggiunta al di là del ragionevole dubbio, poiché simile logica [...]
Al di là delle previsioni dei ‘protocolli di legalità’ e degli obblighi da essi previsti, il condizionamento mafioso, ai sensi dell'art.91, comma 6, del d.lgs. n. 159 del 2011, si può desumere anche dalla presenza di un solo dipendente ‘infiltrato’, del quale la mafia si serva per controllare o [...]
Uno degli indici del tentativo di infiltrazione mafiosa nell’attività d’impresa - di per sé sufficiente a giustificare l’emanazione di una interdittiva antimafia - è stato identificato nella instaurazione di rapporti commerciali o associativi tra un’impresa e una società già ritenuta esposta al [...]
Il rischio di inquinamento mafioso si può considerare superato non tanto e non solo per il trascorrere di un considerevole lasso di tempo dall’ultima verifica effettuata senza che sia emersa alcuna evenienza negativa, quanto anche per il sopraggiungere di fatti positivi, idonei a dar conto di un [...]
La sentenza opera una ricognizione della normativa nazionale in tema di parità di genere elencando gli artt 3 e 51 della Costituzione, gli artt. 6, comma 3, e 46, comma 2 (come modificato dall’art. 2, comma 1, lett. b, L. n. 215/12) del decreto legislativo n. 267/00, l’art. 1, comma 137, [...]
In ragione di sopravvenuti motivi di pubblico interesse, il comune associato ad un’unione può esercitare il diritto di recesso da quest’ultima, nel rispetto delle prescrizioni del relativo statuto, ma non già revocare ex art.21 quinquies L.241/1990 le proprie delibere di adesione e approvazione [...]
Nel rigettare varie questioni di costituzionalità della L.R. F.V.G. n.26/2014, il tar ha statuito, tra l’altro, che l’unione territoriale intercomunale (UTI), pur essendo un soggetto dotato di personalità giuridica, non ha attribuzioni proprie ed esercita le funzioni spettanti ai comuni i quali [...]
Lo scioglimento del consiglio comunale, a norma dell’art. 143, t.u.e.l., non è una sanzione rivolta alle persone dei consiglieri comunali, ma è una misura organizzativa che riguarda l’ente locale nel suo insieme. L’incidenza sullo status dei singoli amministratori è solo indiretta e [...]
Il potere di scioglimento dei Consigli comunali, previsto dall’art. 143, t.u. n. 267 del 2000 per infiltrazioni della criminalità organizzata, ha una valenza di alta amministrazione e implica, in quanto tale, un elevato tasso di discrezionalità sia nell’accertamento sia nella valutazione dei [...]
Illegittimità dell'art.16 c.6 del D.L. n.95/2012 circa la riduzione delle risorse per gli enti locali senza alcuna forma di coinvolgimento di tali enti.
È conclusione giurisprudenziale ormai pacifica quella per la quale il presupposto del provvedimento di scioglimento di un Consiglio comunale deve fondarsi su vicende considerate “nel loro insieme e non atomisticamente”, assumendo rilievo sotto tale profilo anche situazioni non traducibili in [...]
L’interdittiva antimafia, per la sua natura cautelare e per la sua funzione di massima anticipazione della soglia di prevenzione, non richiede la prova di un fatto, ma solo la presenza di una serie di indizi in base ai quali non sia illogico o inattendibile ritenere la sussistenza di un [...]
Sull’articolata procedura di successione delle nuove unioni di comuni alle disciolte comunità montane della regione Emilia Romagna.
Il “piano sociale di zona”, previsto dalla normativa regionale della Campania, è inquadrabile tra le forme associative tra gli enti locali di cui al capo V del TUEL, essendo assimilabile all’accordo di programma ex art.34 TUEL.
La misura dell’interdittiva antimafia può essere emessa dalla Amministrazione in una logica di anticipazione della soglia di difesa dell’ordine pubblico economico e non postula, come tale, l’accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell’impresa [...]
L'ordinanza di cui si controverte, per le sue caratteristiche di straordinarietà ed eccezionalità, realizza una consistente deviazione dal principio di tipicità del provvedimento amministrativo ed implica una deroga ai principi generali dell'ordinamento giuridico, che non consentono di farne uso [...]
I fatti che l’autorità prefettizia deve valorizzare prescindono dall’atteggiamento antigiuridico della volontà mostrato dai singoli e finanche da condotte penalmente rilevanti, non necessarie per l’adozione dell’informativa antimafia, ma sono rilevanti nel loro valore oggettivo, storico, [...]
La base familiare della società (divisa fra moglie e marito), l’appartenenza di entrambi i soggetti a famiglie fortemente inserite nell’organizzazione criminale, i rilievi di polizia significativi e plurimi, anche se non sfociati in decisioni giurisdizionali, offrono quell’indice di permeabilità [...]
- L’istanza di aggiornamento, per quanto fondata su specifici e documentati elementi di novità rappresentati alla Prefettura, non delimita l’ambito di valutazione discrezionale che a questa spetta, nel rinnovato esercizio del suo potere ai fini dell’aggiornamento, né la vincola al solo spazio di [...]
Il passaggio di unità di personale da un unione di comuni ad uno dei comuni ex-partecipanti si configura come finanziariamente neutra e, pertanto, non risulta condizionata dalla presenza di contingenti assunzionali in capo all’ente ricevente (in senso conforme, si richiama la deliberazione n. 3 [...]
Lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, ai sensi dell’art. 143 del d.lgs. 267/2000, non ha natura di provvedimento di tipo sanzionatorio, ma preventivo, con la conseguenza che, ai fini della sua adozione, è sufficiente la presenza di elementi che consentano di [...]
Se è vero che la misura dell’interdittiva antimafia obbedisce a una logica di anticipazione della soglia di difesa sociale e non postula, come tale, l’accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell’impresa con associazioni di tipo mafioso (cfr. [...]
-La decisione del ricorso deve derivare da un’attenta valutazione della motivazione del provvedimento impugnato, alla luce della documentazione istruttoria, acquisita agli atti, che di tale provvedimento costituisce il presupposto.
- Il giudizio sulla legittimità di una informativa [...]
Nel codice antimafia, la sussistenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazioni mafiose si desume dagli elementi precipuamente indicati nell’art. 84, che così dispone: “Le situazioni relative …………….”. Da tale disciplina è dato inferire che l’informativa antimafia, a differenza della [...]
Diritto al gettone di presenza ex art. 82 TUEL - amministratori locali di comuni sino a 1000 abitanti –abrogazione implicita del comma 18, art. 16 DL 138/2011 convertito con modificazioni dalla legge 148/2011, che ne statuiva la disapplicazione. Il diritto al gettone di presenza di cui all’art. [...]