TAR Lazio, n. 2898 del 31 maggio 2016

Territorio e autonomie locali
31 Maggio 2016
Categoria 
15 Controllo sugli Organi15.02 Scioglimento dei Consigli Comunali e Provinciali per infiltrazione della criminalità organizzata
Principi enucleati dalla pronuncia 

È conclusione giurisprudenziale ormai pacifica quella per la quale il presupposto del provvedimento di scioglimento di un Consiglio comunale deve fondarsi su vicende considerate “nel loro insieme e non atomisticamente”, assumendo rilievo sotto tale profilo anche situazioni non traducibili in episodici addebiti personali ma tali da rendere, nel loro insieme, plausibile, nella concreta realtà contingente e in base ai dati dell’esperienza, l’ipotesi di una soggezione degli amministratori locali alla criminalità organizzata e ciò anche quando il valore indiziario degli elementi raccolti non è sufficiente per l’avvio dell'azione penale o per l’adozione di misure individuali di prevenzione o quand’anche sia intervenuta successivamente una sentenza di assoluzione per fatti specifici.
Eventuali assoluzioni in sede penale non possono di per sé escludere l’esistenza di pregiudizievoli cointeressenze, in relazione al giudizio sulla legittimità del decreto di scioglimento ex art. 143 TUEL che deve farsi “ex ante” sul materiale indiziario rilevabile al momento della sua adozione;
L’efficacia del decreto di scioglimento decorre dalla sua adozione e non dalla sua pubblicazione, come si evince dalla lettura dell’intero art. 143 cit..