PRESO ATTO DELLA SENTENZA DI CONDANNA ALLA RECLUSIONE DI ANNI 2 EMESSA DALLA CORTE DI APPELLO DI......SI RITIENE CHE IL SINDACO CON PROPRIO PROVVEDIMENTO DOVRA' PRENDERE ATTO DELLA SUSSISTENZA DEI PRESUPPOSTI PER L'APPLICAZIONE DELLA SOSPENSIONE DI DIRITTO NEI CONFRONTI DI.............................
Prot. n. 15900/TU/00/58-59
Roma,
Oggetto: comune di......– quesito art. 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Con la nota emarginata è stato comunicato che, con sentenza n. 5965 depositata in data 28 dicembre 2009, la Corte d'Appello di ..... ha confermato la sentenza del Tribunale di ...... in data 8 aprile 2005 con la quale il signor ......., dapprima nominato assessore esterno e poi vice sindaco del comune di ......, è stato condannato alla pena di anni due di reclusione oltre al pagamento in solido delle spese processuali con l'interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena, pena principale e pena accessoria sospese.
Codesta Prefettura, nel trasmettere le osservazioni formulate dal sindaco di quel comune relativamente all'applicabilità, al caso di specie, delle disposizioni degli artt. 58 e 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 chiede di conoscere l'avviso di questo Ministero in merito alla fattispecie rappresentata.
Al riguardo si ritiene che nelle deduzioni formulate dal primo cittadino non venga effettuata una corretta interpretazione delle motivazioni che hanno indotto il legislatore a disporre, in tema di sospensione dalla carica, un distinguo tra sentenze definitive e non definitive. Si osserva al riguardo che il Capo II del decreto legislativo n. 267/2000 detta, agli artt. 55 e ss. alcune disposizioni in tema di incandidabilità, ineleggibilità ed incompatibilità a salvaguardia del buona andamento della P.A., praticando diverse tipologie di intervento a seconda che l'amministratore subisca determinate condanne di natura penale prima o dopo l'elezione. In particolare, come evidenzia la dottrina ( Vandelli – Commenti al T.U. sull'ordinamento delle autonomie locali art. 58 p. 130), mentre il legislatore all'art. 58 nell'individuare le diverse cause ostative alla candidatura ha posto sullo stesso piano le varie fattispecie delittuose richiedendo in ogni caso una sentenza definitiva, tanto per quelle di maggior allarme sociale tanto per quelle di (relativo) minor allarme sociale, diversamente all'art. 59, nel dettare una serie di cause che danno luogo alla sospensione di diritto, ha effettuato un'espressa distinzione richiedendo un maggior grado di accertamento nel caso di reati di impatto sociale minore rispetto ai reati tipici degli amministratori o ai reati di associazione criminosa. In questo secondo caso infatti è sufficiente una condanna non definitiva e, quindi anche la sola condanna di primo grado mentre per i primi è necessario ai fini della sospensione una sentenza di primo grado confermata in appello.
Così ricostruito il modus operandi risulta evidente che il legislatore ha ritenuto di effettuare, in primo luogo, un distinguo tra la fase relativa alle candidature, antecedente quindi alle elezioni, per la quale richiede l'assenza di determinati pregiudizi di natura penale da parte dell'amministratore, e la fase successiva alle elezioni per la quale prevede la sospensione di diritto al verificarsi di altre fattispecie.
Solamente sulla base di tale distinguo deve pertanto essere interpretata la locuzione dopo l'elezione o la nomina nel senso che entrambi i termini ( elezione e nomina) fanno riferimento ad una conferma della condanna che deve avvenire dopo l'elezione.
In secondo luogo si osserva che il dettato dell'art. 59 comma 1, laddove dispone che sono sospesi di diritto dalle cariche indicate al comma 1 dell'art. 58 effettua un indiretto richiamo alle nomine di componente della giunta ivi previste, conseguentemente la locuzione dopo la nomina deve essere messa in relazione alla nomina di assessore o comunque di componente della giunta.
Ciò posto, preso atto della sentenza di condanna alla reclusione di anni 2 emessa dalla Corte d'Appello di ..... in data 28 dicembre 2009, si ritiene che il Sindaco del comune di ..... con proprio provvedimento, dovrà prendere atto della sussistenza dei presupposti per l'applicazione della sospensione di diritto ai sensi dell'art. 59 T.U.O.E.L. nei confronti del signor ..........