Nella ipotesi di un atto illegittimo, la pubblica amministrazione, in virtù del principio di conservazione degli atti giuridici, anziché annullarlo in via di autotutela, può decidere di mantenerlo in vita, rimuovendo i vizi che lo inficiano attraverso l’espressione di una manifestazione di volontà finalizzata ad eliminare il vizio ravvisato. La convalida si sostanzia in una nuova ed autonoma manifestazione di volontà che, collegandosi all’atto originario, ne mantiene gli effetti fin dal momento in cui esso venne emanato.
E' stato chiesto l'avviso dello scrivente ufficio in ordine alla problematica di seguito specificata.
Nel comune di .si sono svolte nel mese di giugno 2009 le consultazioni elettorali.
Le delibere della nuova giunta sono state sottoscritte in originale, come previsto dall' art. 28, comma 6, dello statuto comunale, dal Sindaco, dal Segretario comunale e dall'Assessore anziano.
Tuttavia, da una verifica successiva, è emerso che l'assessore firmatario non era effettivamente l'assessore anziano.
Il Segretario comunale, nella considerazione che due delle tre firme risultano regolarmente apposte e che '. è necessario provvedere a sanare l'irregolarità emersa', chiede se sia possibile l'adozione di un atto generale di convalida .'.
Al fine di sanare la suddetta irregolarità potrebbe essere impiegato l'istituto della convalida amministrativa. Come noto, nella ipotesi di un atto illegittimo, la pubblica amministrazione, in virtù del principio di conservazione degli atti giuridici, anziché annullarlo in via di autotutela, può decidere di mantenerlo in vita, rimuovendo i vizi che lo inficiano attraverso l'espressione di una manifestazione di volontà finalizzata ad eliminare il vizio ravvisato.
La convalida si sostanzia in una nuova ed autonoma manifestazione di volontà che, collegandosi all'atto originario, ne mantiene gli effetti fin dal momento in cui esso venne emanato. La legge n. 15 del 2005 ha modificato la legge n. 241 del 2000 introducendo l'art. 21 nonies che, al comma 2, prevede la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di pubblico interesse ed entro un termine ragionevole.
Come precisato in giurisprudenza (cfr TAR, Salerno, n. 3998 del 13.7.2009), 'il legislatore si è chiaramente indirizzato a favore di un diverso modulo che orienta l'asse portante dell'azione amministrativa verso il provvedimento amministrativo, piuttosto che verso il procedimento amministrativo. Nell'ottica di salvaguardare la funzionalità dell'azione amministrativa si colloca la riforma dei vari istituti, e segnatamente la dequotazione dei vizi formali del provvedimento amministrativo, in un contesto che, rispetto al passato, vede la Pubblica amministrazione esposta ad azioni risarcitorie da provvedimenti amministrativi illegittimi.'
Tanto premesso, si aggiunge infine che sarebbe opportuno, per sanare le suddette irregolarità, procedere alla adozione di tanti atti di convalida per ciascuna delle deliberazioni di giunta non conformi alla surriferita norma statutaria.