Polizia municipale – Adesione Consorzio polizia locale.

Territorio e autonomie locali
22 Gennaio 2008
Categoria 
15.05 Personale area di vigilanza
Sintesi/Massima 

Svolgimento associato servizio polizia locale - Corretta organizzazione e funzionamento servizio.

Testo 

Con una nota, il responsabile del servizio di polizia municipale di un Comune nel rappresentare che è intenzione dell'ente aderire al Consorzio di Polizia Locale Nord/Ovest di Varese per lo svolgimento associato del servizio di polizia locale, ha chiesto alcuni chiarimenti in ordine alla corretta organizzazione e funzionamento del citato servizio.
Al riguardo, si premette che la legge n. 65/1986 ammette la possibilità di gestire in forma associata il servizio di polizia municipale rinviando alle forme associative previste dalla legge. La gestione associata di funzioni e servizi trova, inoltre, espressa disciplina all'art. 30 e seguenti del D.Lgs. n. 267/2000 e risponde all'esigenza di svolgere in modo più efficace ed economico servizi in comune tra cui quello di polizia municipale. Pertanto, convenzioni, consorzi e unione dei comuni sono forme finalizzate all'esercizio associato delle funzioni comunali.
Ciò premesso, occorre considerare in che termini l'esercizio associato delle funzioni di polizia municipale, a mezzo di unione ovvero di consorzio, si riflette sul ruolo che è proprio del Sindaco ai sensi dell'art. 54 del TUEL 267/2000 e più in generale, sulle responsabilità allo stesso rimesse quale 'autorità locale' ai sensi dell'art. 50, comma 4, del medesimo T.U. Quest'ultimo articolo salvaguarda le disposizioni di legge che configurano in termini di autorità locale talune attribuzioni del sindaco, anche in deroga al generale principio di separazione tra le funzioni di indirizzo e di controllo politico amministrativo, esclusive degli organi di governo e quelle gestionali rimesse ai dirigenti.
Proprio per le peculiarità che caratterizzano i compiti assegnati al sindaco dalle richiamate disposizioni ed in considerazione del quadro delle relazioni interistituzionali nel quale egli opera, sembra consequenziale tenere distinto l'ambito delle funzioni conferibili all'ente associativo da quelle che sono da considerare di pertinenza esclusiva del sindaco per essere intimamente connesse alla sua investitura elettiva ed alla rappresentanza generale degli interessi della comunità locale.
In altri termini, l'esercizio associato della funzione di polizia municipale, se implica l'attribuzione all'ente destinatario (e quindi, alla competenza dei suoi organi, secondo le norme statutarie) della gestione delle funzioni indicate nell'art. 5 della citata legge 65/86, richiede che, viceversa, rimangano in capo al sindaco le attribuzioni e i compiti di cui ai predetti articoli 50, comma 4 e 54.
Ciò posto, è da considerare l'intrinseca strumentalità della funzione di polizia municipale rispetto all'assolvimento delle attribuzioni del sindaco ai sensi di queste ultime disposizioni. Ne consegue l'importanza che lo statuto del consorzio o dell'unione definisca i modi e le procedure attraverso le quali ciascun sindaco possa avvalersi direttamente, nell'esercizio delle funzioni di ufficiale di governo e di autorità locale sanitaria, di pubblica sicurezza e di protezione civile, dell'indispensabile supporto delle strutture di polizia municipale dell'ente associativo.
Fuori da questo ambito, tutte le attribuzioni inerenti alla gestione dei servizi, alla amministrazione del personale ed alla organizzazione delle strutture, ivi compresa la facoltà di richiedere l'attribuzione della qualifica di agente di p.s. al personale destinato all'espletamento del servizio in forma associata, ricadono sotto la responsabilità degli organi dell'ente associativo secondo le proprie norme statutarie.
Altro aspetto sul quale è utile soffermarsi attiene alla definizione dei limiti della competenza territoriale degli addetti al servizio di polizia municipale in forma associata.
L'art. 3 della legge n. 65/1986 fa riferimento al 'territorio di competenza', che, nell'ipotesi di forme associative, è quello costituito dall'insieme dei territori dei comuni associati o consorziati. Ne consegue che il personale destinato all'espletamento dei servizi di polizia municipale è legittimato ad esercitarli in tutto l'ambito territoriale delimitato dal patto associativo, si tratti di personale appartenente ai ruoli organici dell'ente associativo, ovvero di personale che, pur permanendo incardinato nell'organico dei comuni consorziati o associati, venga distaccato, secondo la disciplina statutaria, presso l'ente delegato all'esercizio delle funzioni.
Tanto si rappresenta per ogni utile orientamento in ordine alla specifica problematica.