Incompatibilità. Il dirigente del circolo scolastico che ha stipulato una convenzione con il comune può ricoprire la carica di consigliere comunale.

Territorio e autonomie locali
30 Gennaio 2006
Categoria 
12.01.04 Incompatibilità
Sintesi/Massima 

Incompatibilità
- Il dirigente del circolo scolastico che ha stipulato una convenzione con il comune può ricoprire la carica di consigliere comunale.

Testo 

Il consigliere del comune di ..., ha chiesto di conoscere se può ricoprire la carica di consigliere comunale il dirigente del circolo scolastico che ha stipulato una convenzione con il comune per l'utilizzo di operatori scelti dall'ente locale in attività parascolastiche. Si rappresenta preliminarmente, al riguardo, che la giurisprudenza della Corte Costituzionale è ferma nel ritenere che il diritto di elettorato passivo, quale diritto politico fondamentale, intangibile nel suo contenuto di valore ed annoverabile tra quelli 'inviolabili', riconosciuti e garantiti dall'articolo 2 Costituzione, può essere unicamente disciplinato da leggi generali, che possono limitarlo soltanto al fine di realizzare altri interessi costituzionali parimenti fondamentali e generali. Per tale motivo, sussiste il divieto di interpretazione analogica delle norme poste in materia di ineleggibilità e di incompatibilità. Alla luce di tali considerazioni, non sussiste incompatibilità tra la qualifica di dirigente scolastico e la carica amministrativa locale né la predetta posizione professionale costituisce causa di ineleggibilità, visto che tale fattispecie non è riconducibile a nessuna delle cause ostative a ricoprire la carica di consigliere comunale previste dagli articoli 60 e 63 del decreto legislativo n. 267/2000. Si soggiunge in proposito che l'art. 78 del decreto legislativo n. 267/2000 impone comunque agli amministratori di improntare il proprio comportamento, nell'esercizio delle funzioni, all'imparzialità e al principio di buona amministrazione e di astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione delle delibere ogniqualvolta vi sia una correlazione immediata e diretta tra la propria situazione personale e l'oggetto del deliberato (intesa come attività volitiva a rilevanza esterna).