Compensi: indennità di funzione- Decorrenza degli effetti del censimento sulla composizione degli organi Istituzionali.

Territorio e autonomie locali
7 Dicembre 2005
Categoria 
13.01.04 Conpensi: indennità di funzione
Sintesi/Massima 

Compensi: indennità di funzione
- Decorrenza degli effetti del censimento sulla composizione degli organi Istituzionali.

Testo 

E' stato trasmesso un quesito che chiede chiarimenti in ordine alle conseguenze della variazione della popolazione residente sia ai fini della composizione del consiglio comunale, sia ai fini della determinazione dei gettoni di presenza e delle indennità agli amministratori.
L'Ente rappresenta che, dalla data dell'ultimo censimento al 5 settembre 2005, la popolazione residente risulta ampiamente aumentata, tanto da superare la soglia dei 15.000 abitanti.
Per quanto attiene alla misura dei gettoni di presenza che della indennità di funzione agli amministratori, il più recente orientamento sulla questione, come pure richiamato da codesta prefettura, è nel senso di ritenere che il parametro cui fare riferimento per la determinazione dei compensi in questione è quello della popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente, secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica, in applicazione dell'art. 156, comma 2, del decreto legislativo n.267/2000.
I dati del censimento, soggetti ad aggiornamento ogni dieci anni, non sono infatti idonei a rappresentare la variabilità nel tempo della consistenza demografica degli enti locali mentre la rilevazione della popolazione in base ai dati dell'ISTAT consente di disporre di un dato dinamico e quindi aggiornato dei residenti.
Per quanto attiene alla elezione e composizione degli organi istituzionali, si condividono le osservazioni formulate da codesta prefettura, per cui, ai sensi e per gli effetti dell'art. 37, comma 4, del decreto legislativo n.267/2000, la popolazione è determinata in base ai risultati dell'ultimo censimento ufficiale e che dal sistema elettorale individuato in forza dell'articolo predetto, consegue l'applicazione o meno per il comune della disposizione recata dall'art. 64, comma 3, del decreto legislativo richiamato.