Ineleggibilità- Richiesta parere in ordine all’ art. 60 del decreto legislativo n. 267/2000.

Territorio e autonomie locali
28 Gennaio 2005
Categoria 
12.01.03 Ineleggibilità
Sintesi/Massima 

Ineleggibilità
- Richiesta parere in ordine all’ art. 60 del decreto legislativo n. 267/2000.

Testo 

È stato chiesto se un sindaco in scadenza di mandato è eleggibile alla medesima carica in un altro comune.
Al riguardo si osserva che l'art. 60 del decreto legislativo n. 267/2000 stabilisce che non è eleggibile alla carica apicale il sindaco in carica presso un altro comune.
In presenza di disposizioni legislative attinenti il diritto di elettorato passivo, di stretto rigore interpretativo, questo Ministero ha espresso l'avviso che la presentazione delle dimissioni è necessaria anche per gli amministratori locali il cui mandato è in scadenza naturale, che intendano candidarsi alla stessa carica in un altro comune.
Sulla tempestività del predetto adempimento, la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 2195/2003, ha fra l'altro posto in evidenza la chiarezza delle disposizioni in questione rispetto alla scadenza elettorale alla quale l'interessato intende partecipare.
Sulla necessità che venga posto in essere l'adempimento in questione, al fine di rimuovere la causa di ineleggibilità in cui versa il sindaco che intende candidarsi alla medesima carica in un altro comune, si è recentemente pronunziato il Tribunale civile di Bergamo nella sentenza n. 2578 del 19 agosto 2004, che ha proprio esaminato la situazione di un sindaco in scadenza di mandato che aveva presentato tardivamente le dimissioni dalla carica per candidarsi alla carica apicale in un altro comune.
Per completezza di informazione, si rappresenta che il Tribunale civile di Massa, con sentenza del 10 dicembre 2004, ha deciso di sollevare questione di legittimità costituzionale, per violazione degli artt. 2, 3 e 51 della Costituzione, in ordine alle disposizioni che all'art. 60 del decreto legislativo n. 267/2000, impongono a chi si vuole candidare ad una carica elettiva locale, di rassegnare le dimissioni per rimuovere la causa ostativa prima di conoscere il risultato elettorale, al contrario di chi versa in una situazione di incompatibilità che può esercitare il diritto di opzione dopo l'esito delle consultazioni.