Quesito in merito alla regolarità della consegna dell’avviso di convocazione del Consiglio Comunale.

Territorio e autonomie locali
11 Giugno 2004
Categoria 
05.02 Consigli Comunali e Provinciali
Sintesi/Massima 

Quesito in merito alla regolarità della consegna dell’avviso di convocazione del Consiglio Comunale.

Testo 

Si fa riferimento ad una nota, con la quale una Prefettura chiede di conoscere l'avviso di questa Direzione Centrale in merito alla regolarità della consegna dell'avviso di convocazione del Consiglio Comunale di un ente
Al riguardo, va rilevato che le modalità di convocazione del Consiglio Comunale sono disciplinate, in base al rinvio operato dall'art. 38, comma 2, del T.U.O.E.L. 267/2000, dal regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, 'nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto'.
Nel Comune di Eraclea la materia è disciplinata dall'art. 13 dello statuto, per il quale 'nel caso di convocazione ordinaria e straordinaria l'avviso di convocazione dev'essere consegnato ai consiglieri almeno cinque giorni liberi prima della seduta. Per giorni liberi si intende che non va conteggiato quello in cui avrà luogo il Consiglio Comunale, mentre va considerato quello in cui è avvenuta la consegna dell'avviso di convocazione'.
Considerato che l'avviso di convocazione, secondo quanto risulta dagli atti trasmessi, è stato consegnato ai consiglieri in data 30 gennaio c.a. e che la seduta si è tenuta il 4 febbraio, la norma regolamentare risulta rispettata, secondo quanto afferma l'Amministrazione Comunale, qualora i giorni festivi (nel caso di specie, domenica 1° febbraio) vengano computati nel termine.
In merito va ricordato che alcuni regolamenti comunali prevedono espressamente che nel computo dei cinque giorni liberi e interi prima di quello stabilito per la riunione devono essere inclusi anche i giorni festivi, e la giurisprudenza ha ritenuto legittime tali disposizioni (cfr., in tal senso, T.A.R. Campania, Napoli, 25 marzo 1999, n. 847).
Tuttavia, anche laddove, come nel caso di specie, la norma regolamentare non la preveda espressamente, risultando le disposizioni in questione chiaramente ispirate all'art. 155 del codice di procedura civile, deve ritenersi applicabile tale norma processuale, per la quale (vedi terzo comma) 'i giorni festivi si computano nel termine'.