- Richiesta parere in ordine al riconoscimento dell’indennità e del gettone di presenza ai Presidenti dei consigli circoscrizionali ed ai relativi componenti.

Territorio e autonomie locali
23 Marzo 2004
Categoria 
03.02.02 Modifiche territoriali
Sintesi/Massima 

- Richiesta parere in ordine al riconoscimento dell’indennità e del gettone di presenza ai Presidenti dei consigli circoscrizionali ed ai relativi componenti.

Testo 

E' stato richiesto l'avviso dello scrivente in ordine alla problematica posta da un comune tesa ad accertare la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento dell'indennità e dei gettoni di presenza nei confronti, rispettivamente, del presidente e dei componenti dei consigli di circoscrizione di quell'ente, tenuto conto delle prescrizioni di cui agli artt.7 e 8 del D.M. n.119/2000.
Al riguardo, si svolgono le seguenti considerazioni.
Tale comune rientra, per fascia demografica (la sua popolazione è compresa tra i 30.000 ed i 100.000 abitanti) fra quelli che, ai sensi del comma 3 dell'art.17 del T.U.E.L. n.267/2000, sono facoltizzati ad articolare il territorio comunale in circoscrizioni di decentramento, recependo tale volontà in apposite norme statutarie e regolamentari, così come disposto dal comma 2 del medesimo art.17.
In particolare, quest'ultima norma demanda l'organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni allo statuto comunale e all'apposito regolamento.
Riguardo agli organi, va evidenziato che il T.U.E.L. n.267/2000, riproducendo le modifiche recate alla legge n.142/1990 dalla legge di revisione n.265/1999, non indica più gli organi 'necessari' delle circoscrizioni e le relative modalità elettive (che la legge n.142 cit., nella sua originaria formulazione, individuava nel consiglio circoscrizionale e nel presidente), lasciando all'autonoma determinazione del comune la scelta del modello strutturale delle circoscrizioni, nonché del relativo sistema elettorale, oltre che delle concrete attribuzioni circoscrizionali.
Con riferimento a queste ultime, può rilevarsi, in conformità a consolidati orientamenti dottrinali, che la scelta fondamentale da compiere, destinata a condizionare le altre opzioni statutarie, riguarda la caratterizzazione che si vuole far assumere alle circoscrizioni.
Posto che, in base a quanto previsto dal comma 1 dell'art.17 del T.U.E.L. n.267, le circoscrizioni di decentramento si configurano quali 'organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune ' si può individuare una tipologia di circoscrizione di decentramento comunale avente una più marcata connotazione partecipazionistica, le cui attribuzioni si sostanziano principalmente in interventi di tipo propulsivo e consultivo mentre, sul piano organizzativo, si prevede la valorizzazione del raccordo con le forze sociali e le realtà associative presenti localmente, l'instaurazione di rapporti di collaborazione con gli organismi di partecipazione ed, in generale, con quelli che rappresentino dirette espressioni della società civile; viceversa, può ipotizzarsi un diverso modello di circoscrizione in cui è privilegiata una scelta finalizzata alla più piena realizzazione del decentramento, nel qual caso si registra il trasferimento agli organi della circoscrizione della responsabilità della gestione dei servizi di base, nonché di funzioni delegate dal comune, con le connesse implicazioni legate alla necessità di disporre di un apparato burocratico e mezzi strumentali adeguati.
Nel caso qui prospettato, sembrerebbe che la scelta operata dall'amministrazione comunale si avvicini al primo modello organizzativo di circoscrizione, atteso che, sulla base di quanto rappresentato, '..i consigli circoscrizionali svolgono una importante attività di raccordo e di riferimento tra la comunità che rappresentano e gli organi di Governo, pur non essendo titolari di delega di funzioni'.
Ad avviso della scrivente, l'unicità dell'istituto in esame, pur nelle sue diverse modulazioni, come sopra illustrate, non consente di operare distinzioni fra organi circoscrizionali (nello specifico, Presidenti e componenti dei consigli circoscrizionali) che hanno titolo al riconoscimento dell'indennità e del gettone di presenza, ai sensi degli artt. 7 e 8 del D.M. n.119/2000, ed altri privi di tale titolo.
Si ritiene, invero, che il testuale riferimento all'esercizio di 'funzioni amministrative decentrate in base a norme statutarie o regolamentari', configurato nelle summenzionate disposizioni quale presupposto per l'erogazione degli emolumenti di cui trattasi, abbia una mera valenza tautologica che si rapporta all'istituto delle circoscrizioni che, ex se, rappresentano articolazioni comunali di decentramento (vedasi la dizione con cui è rubricato l'art.17 del T.U.E.L. cit.) che trovano il loro fondamento nello statuto e nell'apposito regolamento dell'ente locale.