Permessi e licenze - Permessi spettanti ad un dipendente presso il Comando dei Vigili del Fuoco, consigliere comunale dello stesso comune, nominato dal sindaco Commissario di una Circoscrizione della città stessa

Territorio e autonomie locali
15 Gennaio 2004
Categoria 
13.01.03 Permessi e licenze
Sintesi/Massima 

Permessi e licenze
- Permessi spettanti ad un dipendente presso il Comando dei Vigili del Fuoco, consigliere comunale dello stesso comune, nominato dal sindaco Commissario di una Circoscrizione della città stessa

Testo 

Sono stati chiesti chiarimenti in ordine ai permessi spettanti ad un dipendente presso il Comando dei Vigili del Fuoco, consigliere comunale dello stesso comune, nominato dal sindaco Commissario di una Circoscrizione della città stessa.
Al riguardo, si fa presente che, per quanto attiene alla carica di consigliere comunale, l'art. 79 del decreto legislativo n. 267/2000, al comma 3, prevede il diritto per l'amministratore in questione di assentarsi dal servizio al fine di partecipare alle riunioni dell'organo di cui fa parte per l'effettiva durata, compreso il tempo necessario per raggiungere il luogo della riunione e rientrare al posto di lavoro.
In aggiunta alle assenze di cui sopra, il successivo comma 5, consente allo stesso lavoratore dipendente il diritto di usufruire di ulteriori permessi non retribuiti, sino ad un massimo di 24 ore lavorative mensili, qualora risultino necessari per l'espletamento del mandato, da utilizzare anche per lo studio preliminare e la trattazione degli argomenti inseriti nell'ordine del giorno delle riunioni.
Per quanto attiene le ulteriori competenze del suddetto amministratore, nominato con provvedimento sindacale, per il temporaneo esercizio delle funzioni della Circoscrizione del comune, in sostituzione del Presidente e del consiglio circoscrizionale le cui elezioni sono state annullate con sentenza del TAR Catanzaro n. 2317/02, all'interessato può essere riconosciuto il diritto alla fruizione dei permessi previsti per il presidente di circoscrizione all'art. 79 del decreto legislativo n. 267/2000, atti allo svolgimento del proprio incarico, nonché a quelli non retribuiti, qualora risultino necessari per l'espletamento delle funzioni dell'organo che è stato preposto a sostituire.
Quanto sopra trova corrispondenza nel diritto, riconosciuto al consigliere nel suddetto atto sindacale, di percepire l'indennità spettante al presidente del consiglio circoscrizionale ai sensi dell'art. 82 del d.l.vo n. 267/2000, nella misura già fissata dal consiglio comunale.