Gettoni di presenza
- Possibilità di corrispondere ai consiglieri provinciali lavoratori autonomi un gettone di presenza maggiore rispetto a quello corrisposto ai componenti dell’organo consiliare che possono usufruire dei permessi retribuiti quali i lavoratori dipendenti
E' stato posto un quesito da parte del segretario generale di una provincia in ordine alla possibilità di corrispondere ai consiglieri provinciali lavoratori autonomi un gettone di presenza maggiore rispetto a quello corrisposto ai componenti dell'organo consiliare che possono usufruire dei permessi retribuiti, quali i lavoratori dipendenti.
Come è noto, lo status degli amministratore locali è disciplinato dal capo IV del decreto legislativo n. 267/2000, recante il Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. In particolare, l'art. 82, 2° comma, dispone la corresponsione del gettone di presenza ai consiglieri comunali e provinciali per la partecipazione alle sedute di consiglio e commissioni.
L'art. 79, 1° comma, prevede che i lavoratori dipendenti, componenti dei consigli comunali e provinciali, hanno diritto di assentarsi dal servizio per l'intera giornata in cui sono convocati i rispettivi consigli.
Ciò premesso, considerato che il trattamento economico degli amministratori locali è oggetto di riserva di legge, non è consentito disciplinare la materia con determinazioni difformi da quanto previsto, in assenza, altresì, di una norma di principio che attribuisca all'autonomia locale la facoltà di apportare adeguamenti negli importi, come invece espressamente disciplinato dall'art. 11 del D.M. 4 aprile 2000, n. 119.