Saldo del contributo attribuito ai comuni a titolo di compensazione del minor gettito IMU, per l'anno 2016, a seguito della rideterminazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E.
Si fa seguito ai comunicati del 5 agosto e del 25 novembre 2016 per informare che con il Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro dell'interno del 29 dicembre 2016 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 26 gennaio 2017) si è provveduto al riparto del saldo finale del contributo, per un importo complessivo pari 75.251.331,43 euro, previsto per l’anno 2016 a favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Siciliana e Sardegna, a titolo di compensazione del minor gettito IMU derivante dalla rideterminazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E (art. 1, commi da 21 a 24, della legge 208 del 2015 - c.d. "imbullonati").
Le quote attribuite a ciascun comune delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Siciliana e Sardegna, sono indicate nell’allegato A del Decreto precedentemente citato.
Per le Regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta nonché per le province autonome di Trento e di Bolzano, cui la legge conferisce competenza in materia di finanza locale, è stato corrisposto direttamente l'ulteriore importo complessivo di 2.068.028,80 euro. Le Regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta, nonché le province autonome di Trento e di Bolzano, provvedono direttamente alla relativa ripartizione in favore dei singoli comuni appartenenti al proprio territorio.
L’importo totale del saldo del contributo è pari a 77.319.360,23 euro.
Per una migliore comprensione dei criteri utilizzati per la determinazione dei contributi compensativi è consultabile la nota metodologica (allegato B) assentita positivamente dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 30 novembre 2016.
Si ricorda che l'acconto è già stato erogato in applicazione del precedente decreto del 29 settembre 2016.