L’iniziativa della Regine allo scopo di svuotare il bacino degli LSU è stata già oggetto di approfondimento da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che rispondendo ad alcuni comuni della provincia si è espressa negativamente. Il citato Ministero ha rilevato che le ipotesi di convenzione proposte dalla Regione per il definitivo svuotamento del bacino dei lavoratori LSU/LPU, risultano prive di adeguati riferimenti normativi, pur nella loro diversità e non contengono alcun cenno alla disciplina di contenimento della spesa di personale recata dalla normativa statale. Non sembra possibile per codesta Comunità aderire alla proposta regionale di cui trattasi.
OGGETTO: Assunzione a tempo determinato di LSU con finanziamento a carico di una Regione. Richiesta di parere.
Con una nota una Comunità Montana, con una spesa del personale che supera il 50% delle entrate correnti e la spesa del personale superiore a quella sostenuta allo stesso titolo nel 2004, ha chiesto di conoscere il parere di questo Ministero in ordine alla possibilità di aderire alla richiesta di una Regione di procedere all'assunzione a tempo determinato del personale LSU, già utilizzato dall'Ente in un progetto di pubblica utilità, con spesa interamente rimborsata dalla Regione. A tal proposito, codesta Comunità ha rappresentato le proprie perplessità sull'interpretazione fornita dalla Direzione Formazione e Lavoro della predetta regione, secondo la quale la spesa da sostenere, per l'attivazione delle predette assunzioni a tempo determinato, non rientra nei vincoli sulle spese per il personale, essendo interamente rimborsata dalla Regione.
Al riguardo, si fa presente che l'iniziativa assunta dalla Regione, allo scopo di svuotare il bacino degli LSU, è stata già oggetto di approfondimento da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, fornendo risposta ad alcuni comuni della provincia si è espressa negativamente, con una nota sulla compatibilità della proposta regionale con la vigente disciplina vincolistica in materia di spesa del personale degli enti locali.
Il citato Ministero, ha rilevato che, in tal caso, le ipotesi di convenzione proposte di una Regione per il definitivo svuotamento del bacino dei lavoratori LSU/LPU, risultano prive di adeguati riferimenti normativi, pur nella loro diversità, e non contengono alcun cenno alla disciplina di contenimento della spesa di personale recata dalla normativa statale. Inoltre, la legge regionale n. 21/2002, in attuazione della quale sono stati predisposti detti schemi di convenzione, risulta datata e non contestualizzata nell'attuale cornice di regole dettate da esigenze primarie di finanza pubblica volte al contenimento della spesa di personale complessivamente considerata e che, in ogni caso, sussiste il divieto assoluto di assunzioni a qualsiasi titolo, laddove il rapporto tra spesa di personale e spesa corrente sia pari o superiore al 40%. E' stata rilevata, inoltre, l'esistenza di un contrasto con la disciplina generale che regola le assunzioni a tempo determinato, che fissa in un triennio il periodo massimo consentito, e con l'art. 36 del d.lgs. n. 165/2001 che detta specifiche e rigorose condizioni per l'instaurazione di rapporti di lavoro flessibile, la cui stipulazione deve necessariamente essere compatibile con la programmazione dei fabbisogni e con le effettive e dimostrate esigenze funzionali degli enti.
Sulla base delle considerazioni soprariportate, non sembra possibile, per codesta Comunità, aderire alla proposta regionale di cui trattasi, tenuto conto che non rispettando il parametro della spesa del personale/spesa corrente e quello della spesa del personale riferita al 2004, ha il divieto assoluto di procedere a nuove assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.
Si prega, in ogni caso, il Ministero dell'Economia, cui la presente è diretta per conoscenza, di voler esprimere un proprio parere in merito.