Un argomento esulante dalle competenze dell’organo consiliare (così come elencate nell’art. 42 del decreto lgs. n. 267/2000) non può essere oggetto di attività deliberativa da parte del consiglio.
Si fa riferimento alla nota suindicata con la quale è stato richiesto l'avviso della scrivente in merito al diniego opposto dal sindaco di . ad un consigliere comunale che chiedeva l'inserimento all'o.d.g. del consiglio comunale di un'interrogazione avente ad oggetto un 'incarico professionale di consulenza'.
Nel premettere che non si conoscono i termini esatti della cennata richiesta del gruppo consiliare di minoranza, non essendo stata la stessa trasmessa a questo Ufficio, non può che concordarsi, in linea di principio, sulla inammissibilità che un argomento esulante dalle competenze dell'organo consiliare (così come elencate nell'art. 42 del decreto lgs. n. 267/2000) possa essere oggetto di attività deliberativa da parte di quell'organo.
Sotto il profilo considerato, pertanto, si ritengono condivisibili le argomentazioni svolte dal sindaco di . a sostegno del proprio diniego.
Si rammenta, per completezza, con specifico riguardo alla trattazione delle interrogazioni, che il legislatore (art. 43, co. 3 del citato T.U.E.L. n. 267), nello statuire che devono essere riscontrate entro 30 giorni, ha demandato a statuto ed al regolamento consiliare la disciplina circa 'le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte'.
E' a tali fonti, pertanto, che occorre fare riferimento allo scopo di verificare la conformità a diritto, sotto il profilo formale, del riscontro fornito dal sindaco.