Compensi: indennità di funzioneDeterminazione dell’indennità da corrispondere ad un assessore- vicesindaco di un comune al di sotto dei 5.000 abitanti, che svolge attività lavorativa in qualità di pubblico dipendente, con contratto di lavoro part-ti

Territorio e autonomie locali
27 Ottobre 2005
Categoria 
13.01.04 Conpensi: indennità di funzione
Sintesi/Massima 

Compensi: indennità di funzione
Determinazione dell’indennità da corrispondere ad un assessore- vicesindaco di un comune al di sotto dei 5.000 abitanti, che svolge attività lavorativa in qualità di pubblico dipendente, con contratto di lavoro part-time, presso il Ministero della Pubblica Istruzione e che nel contempo esercita anche la libera professione, quindi lavoratore autonomo.

Testo 

Sono stati chiesti chiarimenti in merito alla determinazione dell'indennità da corrispondere ad un assessore- vicesindaco di un comune al di sotto dei 5.000 abitanti, che svolge attività lavorativa in qualità di pubblico dipendente, con contratto di lavoro part-time, presso il Ministero della Pubblica Istruzione e che nel contempo esercita anche la libera professione, quindi lavoratore autonomo.
Per quanto riguarda l'aspetto generale della questione, si rappresenta che l'art. 82, comma 1, del decreto legislativo n.267/2000 dispone la corresponsione dell'indennità di funzione in misura dimezzata agli amministratori lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto il collocamento in aspettativa.
Tale norma, che stabilisce un principio d'ordine generale di valore cogente, non può essere disattesa sebbene in concomitanza venga svolta attività lavorativa autonoma.
Si soggiunge, che, la disposizione si applica anche alla fattispecie in esame (lavoratore dipendente in part-time), in quanto la predetta norma conserva la propria autonomia a prescindere dalla tipologia oraria del rapporto di lavoro, sia lo stesso a tempo pieno oppure parziale, semprechè lo specifico contratto di lavoro preveda l'istituto dell'aspettativa, tipico di un rapporto di dipendenza.