Gettoni di presenza
- Richiesta parere gli emolumenti da corrispondere ai presidenti circoscrizionali ed ai relativi componenti.
Si fa riferimento ad una nota, con la quale un comune chiede chiarimenti in ordine agli emolumenti da corrispondere ai presidenti dei consigli circoscrizionali e ai relativi componenti. Si premette che l'art. 17 del decreto legislativo n.267/2000, recante il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, ha chiarito che le circoscrizioni costituiscono articolazioni interne del comune cui spetta disciplinare, tramite apposite norme statuarie regolamentari, le linee organizzative e le funzioni delle stesse e che le stesse si configurano quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune. Può pertanto individuarsi, da una parte, una tipologia di circoscrizione di decentramento comunale avente una marcata connotazione partecipazionistica, con attribuzioni che si sostanziano principalmente in interventi di tipo propulsivo e consultivo, nelle quali, sul piano organizzativo, è prevalente la valorizzazione del raccordo con le forze sociali e le realtà associative locali; dall'altra, un diverso modello di circoscrizione in cui è privilegiata una scelta finalizzata alla più piena realizzazione del decentramento, nel qual caso si registra il trasferimento agli organi della circoscrizione della responsabilità della gestione dei servizi di base, nonché di funzioni delegate dal comune. Si rappresenta, che in base alle disposizioni recate degli artt. 7 e 8 del D.M. n.119/2000, ai componenti dei consigli circoscrizionali spettano i compensi ivi previsti solo nel caso in cui i consigli siano organi di effettivo decentramento amministrativo, L'applicazione della normativa in questione, che ha evidentemente lo scopo di remunerare gli amministratori circoscrizionali che concorrono effettivamente alla gestione dell'ente locale con conseguente dispendio di energie e assunzioni di maggiori responsabilità, è, pertanto, subordinata non solo alla previsione statutaria e regolamentare del decentramento delle funzioni ai consigli circoscrizionali da parte del comune, ma anche all'effettivo esercizio delle stesse. In base a quanto rappresentato, nel caso di specie, i consigli circoscrizionali, pur non essendo titolari di delega di funzioni, svolgono una importante attività di raccordo e di riferimento tra le comunità che rappresentano e gli organi di Governo e sembrano pertanto comunque costituire articolazioni comunali di decentramento. Ne consegue che codesto ente potrà pertanto determinarsi, nell'ambito della propria autonomia decisionale, per la corresponsione del trattamento economico sancito dal decreto ministeriale citato ai componenti dei consigli circoscrizionali del comune.