Oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi - Richiesta parere in merito all’art. 86 del decreto legislativo n.267/2000.

Si fa riferimento ad una nota, trasmessa da un comune, tesa a conoscere se il comune debba procedere al versamento degli oneri contributivi e previdenziali ai sensi dell'art.86 del d.lvo. n.267/2000, nei confronti del proprio sindaco in carica, già iscritto in qualità di lavoratore autonomo (commerciante), alla Gestione degli esercenti attività commerciali, ma, che attualmente non risulta svolgere alcuna attività lavorativa. Al riguardo, il citato art.86 attribuisce all'ente locale l'onere di effettuare i versamenti in questione per gli amministratori ivi indicati, che svolgono attività lavorativa. In particolare, il predetto adempimento è previsto al comma 1, in favore degli amministratori, lavoratori dipendenti collocati in aspettativa non retribuita, e al comma 2 per i lavoratori non dipendenti, intendendo per tali i cosiddetti lavoratori autonomi. In attuazione di quest'ultima prescrizione normativa, questo Ministero, di concerto con il Ministero del Lavoro ed il Ministero del Tesoro, ha determinato, con decreto del 25 maggio 2001, le quote forfettarie degli oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi da versare ai regimi pensionistici cui erano iscritti o continuano ad essere iscritti alla data del conferimento del mandato i lavoratori autonomi che rivestono la carica di amministratori locali ,e comunque, a partire dal 21 agosto 1999, data di entrata in vigore della legge 3 agosto 1999, n.265, che ha inizialmente introdotto la disposizione in esame, successivamente recepito dal decreto legislativo n.267/2000. Ciò premesso ed alla luce di quanto rappresentato nel quesito, si ritiene che la carenza della duplice condizione di lavoratore autonomo e di iscrizione ad un istituto previdenziale non consente l'applicazione in favore del sindaco di codesto ente dei benefici previsti dal richiamato art.86 del decreto legislativo n.267/2000.