TAR Piemonte - Torino, Sez.I - Sentenza 18 novembre 2019 n.1150

La natura cautelare e preventiva dell'informazione antimafia, ove considerata in relazione alle pressanti esigenze di sicurezza e di ordine pubblico ed alla delicatezza degli interessi che in tale procedimento vengono in rilievo, non ultimo l'interesse economico collettivo all'esplicazione corretta delle regole della concorrenza, implica che le situazioni sintomatiche di condizionamento mafioso previste dall'articolo 84, comma 4, del d.lgs. n.159/2011, costituiscono un catalogo aperto, in quanto tale idoneo ad afferrare la continua mutevolezza del fenomeno mafioso (Consiglio di Stato-sez.III, sent. 3/5/2016 n.1743).
Pertanto, la Prefettura non è onerata di indicare a quale delle fattispecie elencate nell'art.84, c.4, sia riconducibile la rappresentazione complessiva degli elementi dai quali ha dedotto che l'attività di impresa possa, sia pure indirettamente, essere condizionata dall'attività criminosa o agevolarne la realizzazione.