Gettoni di presenza - Adeguamento dell’importo dell’indennità e del gettone di presenza per i presidenti e i consiglieri circoscrizionali.

Territorio e autonomie locali
3 Febbraio 2005
Categoria 
13.01.05 Compensi: gettoni di presenza
Sintesi/Massima 

Gettoni di presenza
- Adeguamento dell’importo dell’indennità e del gettone di presenza per i presidenti e i consiglieri circoscrizionali.

Testo 

Un comune, nel rappresentare che né lo statuto né il regolamento comunale attribuiscono alle circoscrizioni dell'ente funzioni decentrate, ha chiesto se siano applicabili ai presidenti dei consigli circoscrizionali e ai relativi componenti le norme di cui al decreto ministeriale n. 119/2000, che subordinano la corresponsione dei relativi compensi alla circostanza che le circoscrizioni esercitino funzioni amministrative decentrate.
Premesso che la legge n. 632/79 che regolamentava i compensi dei consiglieri circoscrizionali non è da considerarsi più vigente a seguito dell'entrata in vigore della nuova disciplina dei compensi degli amministratori locali dettata dalla legge n. 265/99, confluita, poi, nell'art. 82 del decreto legislativo n. 267/2000, si osserva che il comune di ....rientra, per fascia demografica, fra quelli che ai sensi del comma 3 dell'art. 17 del decreto legislativo n. 267/2000, sono facoltizzati ad articolare il territorio comunale in circoscrizioni di decentramento.
Quest'ultima norma, nel definire le circoscrizioni di decentramento quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal comune e nel demandarne l'organizzazione e le funzioni allo statuto comunale e all'apposito regolamento, lascia all'autonoma determinazione del comune la scelta del modello strutturale delle circoscrizioni oltre che delle concrete attribuzioni circoscrizionali.
A seconda delle attribuzioni conferite, può pertanto individuarsi, da una parte, una tipologia di circoscrizione di decentramento comunale avente una marcata connotazione partecipazionistica, con attribuzioni che si sostanziano principalmente in interventi di tipo propulsivo e consultivo, nelle quali, sul piano organizzativo, è prevista la valorizzazione del raccordo con le forze sociali e le realtà associative locali; dall'altra, un diverso modello di circoscrizione in cui è privilegiata una scelta finalizzata alla più piena realizzazione del decentramento, nel qual caso si registra il trasferimento agli organi della circoscrizione della responsabilità della gestione dei servizi di base, nonché di funzioni delegate dal comune.
In base a quanto rappresentato, posto che la formulazione testuale degli artt. 7 e 8 del decreto ministeriale n. 119/2000, ha evidentemente lo scopo di remunerare i consiglieri circoscrizionali che concorrono effettivamente alla gestione dell'ente locale con conseguente dispendio di energie e assunzioni di particolari responsabilità, si ritiene che, nella fattispecie in esame, se le circoscrizioni, pur non avendo funzioni delegate, rientrano fra le articolazioni comunali di decentramento della prima tipologia, codesto ente potrà determinarsi per la corresponsione del trattamento economico sancito dal decreto ministeriale citato ai componenti dei consigli circoscrizionali del comune.